Home NBA, National Basketball AssociationLeBron James Lakers Media Day 2024, LeBron: “Ho ancora benzina nel serbatoio”. E Russell… si scusa

Lakers Media Day 2024, LeBron: “Ho ancora benzina nel serbatoio”. E Russell… si scusa

di Michele Gibin

Il media day 2024 dei Los Angeles Lakers non poteva che essere all’insegna della coppia padre-figlio, LeBron James e Bronny che giocheranno assieme nella stagione 2024-25, qualcosa che nessuna… famiglia NBA a questo punto, aveva mai fatto.

Le foto di rito con papà LeBron e il figlio Bronny sono un altro passaggio, il penultimo, dell’operazione egemone che James ha messo in piede. Manca ora il solo momento storico in cui per la prima volta nella storia della lega, padre e figlio scenderanno in campo assieme e in cui James vedrà il suo progetto – ci pensa da almeno tre anni – completo.

Momento padre e figlio con tanto di colonna musicale adeguata che i due avranno, per un lieto fine. Poi ci sarà da giocare seriamente, e anche a 39 anni suonati nessuno sembra più pronto di LeBron James. “Come mi sento? Benissimo, ho passato una splendida estate. Sto benissimo mentalmente, fisicamente mi sento bello tirato e fresco. Non vedo l’ora di rimettermi al lavoro da domani. Del futuro non parlo e non ci penso, penso a vivermi il momento soprattutto ora che c’è anche Bronny qui. Non sono cose scontate (…) cosa voglio per lui? Vederlo crescere come giocatore, che sia qui o in G-League ma vederlo migliorarsi giorno dopo giorno. Comunque, sono davvero entusiasta per la possibilità di venire al lavoro tutti i giorni, lavorare sodo accanto a tuo figlio e vederlo crescere. Ci stimoliamo a vicenda e assieme i nostri compagni. E’ un momento di gioia per la nostra famiglia“.

Bronny a parte, LeBron James attribuisce alla grande estate olimpica con Team USA il valore di un training camp aggiuntivo. “Giocare del basket importante è stato grandioso, contro Serbia e Francia sono state due gare 7 per noi. Giocare così, dopo tutti questi anni, e ancora a quel livello, mi ha dato ancora più certezze di avere ancora un bel po’ di benzina nel serbatoio. E di poter essere ancora una parte importante di una squadra che vince, che sia un oro, o il Larry O’Brien Trophy“.

I Lakers 2024-25 non sono da titolo NBA, ci sono altre squadre davanti a loro. Il roster è lo stesso però dello scorso anno, quello che ha vinto 47 partite e c’è del valore anche nella continuità, una volta tanto. A parte Bronny, che giocherà pochissimo, le novità si chiamano Dalton Knecht e JJ Redick, esordiente con le idee chiarissime in panchina e che muore dalla voglia di dimostrare di non essere un raccomandato incapace (raccomandato lo resterà, ma non è una colpa).

La Western Conference è tosta” dice Anthony Davis come sempre del resto. Per cui non ci si può esaltare per una vittoria e deprimersi per una sconfitta, bisogna volare bassi. La continuità aiuta, ripartiremo in fretta dopo l’anno scorso e penso che se riusciremo a restare sani per tutta la stagione possiamo essere una delle migliori squadre dell’Ovest“.

C’è spazio anche per le confessioni, come D’Angelo Russell che ha giocato lo scorso anno una gran bella stagione, e ha schivato (per adesso) una trade verso chissà dove. “Vorrei scusarmi per aver mostrato di tanto in tanto poca professionalità, a volte poco senso di parlare per la squadra. Quest’anno dovrò tenere a mente che maturità e professionalità sono importanti, tra gli alti e i bassi. E voglio essere più responsabile in difesa, quando vieni sostituito per compiti difensivi, questo mostra quanto un coach si fidi o meno di te. E io voglio guadagnarmi questa fiducia, così“.

You may also like

Lascia un commento