Donovan Mitchell, fino ad ora, ha giocato una stagione da All-NBA.
Al suo secondo anno con i Cleveland Cavaliers, sta viaggiando con una media pari a: 28 punti, 5.4 rimbalzi e un career-high di 6.2 assist.
Ma il suo recente infortunio, ovvero una contusione ossea al ginocchio sinistro, lo mette a rischio. Potrebbe, infatti, non essere eleggibile per il team All-NBA.
Dopo venerdì, avrà già saltato 16 partite. E i giocatori della lega possono saltare un massimo di 17 partite in base alla nuova policy di partecipazione implementata questa stagione, per essere eleggibili per i premi individuali. Non fanno eccezione, chiaramente, il premio di MVP e l’inserimento nei quintetti All-NBA.
Dopo aver provato a giocare nonostante l’infortunio, era chiaro che Mitchell non era nella sua forma migliore.
Così, lunedì i Cavaliers hanno annunciato che la guardia ha iniziato a sottoporsi a delle iniezioni di plasma ricco di piastrine, e che salterà almeno 3 partite. Martedì ha saltato il match contro i Boston Celtics, mercoledì contro gli Atlanta Hawks e venerdì salterà la gara contro i Minnesota Timberwolves.
“Ovviamente si è sempre preoccupati, ma siamo fiduciosi che i prossimi passi saranno quelli necessari per rimetterlo in piedi” ha detto coach JB Bickerstaff, prima della vittoria di martedì sera per 105-104, contro i Celtics. “Ha cercato di giocare, ma era ostacolato e si vedeva che non poteva fare del suo meglio, non poteva muoversi liberamente a causa del dolore. Non sono un medico ma, in base a quello che vedo, tempo e riposo dovrebbero restituirgli la piena forza”.
Per ora, dunque, non è chiaro se Mitchell salterà altre partite. E coach Bickerstaff ha solo detto che il suo ritorno si baserà sulla rapidità della sua riabilitazione.
“Non mi piace oltrepassare i miei limiti. Dopo queste 3 partite lo rivaluteranno e poi prenderemo una decisione” ha detto. “Ancora una volta, ripeto che sono fiducioso. Non mi aspetto una lunga pausa. Ma faremo sempre ciò che è meglio per i nostri ragazzi, per assicurarci che stiano bene”.
