Ancora non si vede la luce in fondo al tunnel per Ben Simmons. Fuori da 21 partite per un problema ai nervi lombari, rimediato nella partita contro i Bucks del 6 novembre, ancora sembra lontano da un possibile ritorno in campo. Infortunio simile a quello che lo scorso anno aveva posto fine anticipatamente alla sua stagione. Lo stesso Simmons, intervistato sull’argomento, non ha nascosto la propria frustrazione per la situazione.
“Probabilmente è uno dei momenti più frustranti della mia carriera, perché vorrei essere là fuori ad aiutare la mia squadra a vincere e competere”, ha detto prima che Brooklyn affrontasse i campioni in carica dei Denver Nuggets al Barclays Center. “Ma alla fine, è una di quelle cose che fanno parte dello sport. Non tutte le partite sono perfette. Gli infortuni accadono. Sfortunatamente, succede. Quindi, a me, adesso importa solo di concentrarmi su quello che posso fare ora per tornare in campo.”
Sfortunatamente gli infortuni, da qualche anno a questa parte, sono diventati una costante nella carriera di Ben. Per questo motivo ha imparato a non essere impaziente di rientrare, rischiando di peggiorare le sue condizioni. Al momento non si ha una data esatta per il rientro, ma il giocatore verrà rivalutato tra almeno due settimane.
“Non ho aspettative”, ha detto Simmons riguardo al fissare una data di ritorno specifica. “Vengo tutti i giorni in palestra e lavoro. Penso che sia l’unico rimedio per infortuni come questo. So di non dover esercitare troppa pressione e di non dover velocizzare i tempi. Continuo semplicemente a migliorare e migliorare fino al punto in cui potrò giocare.”
Nelle prime, e fino a questo momento uniche, partite disputate dal giocatore dei Brooklyn Nets, Ben sembrava anche aver ritrovato un pò di quella fiducia in attacco che nelle scorse stagioni era venuta a mancare, ricoprendo il ruolo a lui congeniale di playmaker.