Sembrava una normale partita di regular season NBA quella tra i Minnesota Timberwolves e gli Orlando Magic fino a quando gli animi tra Austin Rivers e Mohamed Bamba si sono scaldati troppo. La lite è scoppiata di fronte alla panchina dei Magic a fine terzo quarto e ha coinvolto anche altri giocatori, oltre i due già citati. Alla fine della rissa, oltre a Rivers e Bamba, Jaden McDaniels e Taurean Prince sono stati espulsi per i Timberwolves e Jalen Suggs è stato espulso per i Magic. La partita poi è finita con la vittoria di Orlando per 127 a 120.
“Questo non è un bel momento per me,” ha detto un pentito Rivers alla fine della partita. “Mi sento imbarazzato. Sono il più vecchio e mi considero un leader, o comunque uno dei leader della squadra. È stata una partita strana e non credo che quello che è successo abbia aiutato affatto. Semmai, in questo momento, sono solo incavolato che abbiamo perso e che ho avuto qualcosa a che fare con questo. E questo non mi fa stare bene. Non ho intenzione di fare la spia o nulla del genere, ma non mi è piaciuto il modo in cui mi ha parlato. Senza motivo poi. Non lo conosco neanche quello lì. Non so niente di lui. So solo che è un giocatore dei Magic. E ha continuato a parlare, quindi nel possesso successivo, quando sono andato a terra, gli ho solo detto di essere più rispettoso.”
A differenza dell’ex giocatore dei Clippers, sia Bamba che Suggs non hanno voluto commentare l’accaduto. “Ovviamente vuoi sempre coprire le spalle del tuo compagno, ma al tempo stesso devi essere un professionista,” ha detto il lungo dei Magic Moritz Wagner, anche lui coinvolto in una rissa a dicembre contro Detroit. “Questa è una sfida per una squadra giovane come la nostra. Penso che questa volta l’abbiamo gestita meglio rispetto alla scorsa. È stata una dinamica strana. Non vuoi davvero essere in quelle situazioni e non è davvero un bel biglietto da visita. Vuoi sempre essere professionale. Allo stesso tempo, c’è qualcosa in me che apprezza la squadra che resta unita così.“
Anche in casa Timberwolves sono arrivati commenti esterni alla situazione, anche loro a difesa della propria franchigia. “Il loro giocatore è uscito dalla panchina e ha cominciato a tirare dei pugni,” ha detto il coach di Minnesota Chris Finch. “Abbastanza eclatante. Poi c’è stata una mischia, e per qualche motivo sono stati i nostri ragazzi ad essere sanzionati più severamente. Uno dei nostri ragazzi è stato buttato fuori per non essere stato un pacificatore. Ho appena guardato i filmati e non ho visto nessuna differenza tra quello che hanno fatto i loro giocatori e quello che hanno fatto i nostri.”