Kevin Durant è tornato a parlare sull’assunzione della marijuana. Lo ha fatto recentemente in un’intervista con David Letterman, dove ha spiegato i motivi per i quali secondo lui assumere marijuana non è poi così sbagliato. Questa sulla cannabis, è un battaglia molto lunga che, soprattutto in questo periodo storico, diversi stati mondiali stanno intraprendendo. In America, diversi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport, con il passare del tempo, la stanno appoggiando. Complice sicuramente la decisione di diversi stati negli USA di legalizzare l’uso diretto della marijuana.
“Per me, cancella un po’ le distrazioni presenti nel nostro cervello”, dice Kevin Durant. “Ho iniziato a fumare marijuana a 22 anni. Ti calma. È come bere un bicchiere di vino.” A un certo punto dell’intervista, David Letterman chiede al campione NBA se da lì a poco prima della conversazione tra loro avesse fumato dell’erba. La riposta del numero 7 dei Nets è molto schietta e sincera: “Si. In realtà sono sballato in questo momento”, con una risata finale di entrambi.
Kevin Durant, già da qualche anno, si batte per cambiare lo stigma sugli atleti e sulla marijuana. A tal proposito, da ormai circa un anno, la star dell’NBA ha iniziato a collaborare con la WeedMaps. Questa è un’azienda californiana che commercia accessori, articoli e prodotti derivati dalla cannabis. Senza, però, commercializzare direttamente la sostanza.
Da qualche anno a questa parte, il discorso sulla marijuana non è più un tabù da affrontare, anche all’interno della NBA. Negli anni la lega era molto rigida e, nei test antidoping, faceva rientrare anche l’utilizzo della marijuana. Da quando si è andati nella bolla di Orlando, la lega è diventata molto meno rigida, evitando anche di effettuare test a riguardo. Nella bolla fu JR Smith a sollevare il problema, ammettendo il desiderio di fumare erba durante il periodo da trascorrere ad Orlando.
