A ottobre Adam Silver era stato chiaro. La NBA del prossimo futuro sarà una lega che guarderà con occhio scrupoloso i possibili scenari di espansione.
Las Vegas, che da anni impera tra le candidate, sta progressivamente bruciando le tappe. L’obiettivo è quello di rendersi in tempi brevi, veicolo di interesse per magnati e semplici investitori, intenzionati ad aprire un ciclo cestistico nella città del Nevada.
Difatti, lo sport sta diventando progressivamente tra i maggiori asset di spinta economica della Sin City, la quale negli ultimi anni ha visto prendere luce, franchigie di WNBA, NFL e NHL.
Per l’altro nelle recenti ore la Fia ha annunciato la messa nero su bianco di un accordo che vedrà Las Vegas ospitare dal 2023 una gara del campionato Formula 1.
La gara avrà luogo in un circuito adiacente alla nota Strip Zone, sede del lucroso mercato dei casinò. La pista lunga 6,12 km, vedrà ben 14 curve e tre rettilinei principali.
Insomma per gli amanti delle quattro ruote una lieta notizia che va a completare il ciclo di ufficialità delle tappe americane assieme a Austin e Miami.
Tuttavia, in quella che molti definiscono la capitale mondiale del divertimento, non c’è sosta al piano edilizio e sportivo. Come riferito da Ryan Young di Yahoo Sports, negli scorsi giorni il fondo Oak View Group, facente capo al lungimirante volto di Tim Leiweke, ha acquistato 25 acri di terreno alle porte della Strip Zone. L’intenzione è quella di farne un polo multifunzionale di livello assoluto, completo di teatro, casinò, hotels e di un’arena da 20.000 posti pronta a ospitare una futura squadra NBA.
Il progetto, che vedrà i lavori iniziare il prossimo anno, rischia di essere uno spartiacque di capitale importanza per la vita “agonistica” della città.
Lo stesso Leiweke, Ceo del Oak View Group non ha usato giri di parole per definire l’importanza e le potenzialità dell’investimento, ponendo particolare accento sul nuovo palazzetto.
“L’arena sarà di classe mondiale. Siamo pronti a spendere circa un miliardo di dollari per costruire la nuova arena. Sarà per la musica, sarà per lo sport, sarà per le attività culturali. Se l’NBA decidesse di venire, anche non c’è alcuna certezza o garanzia che l’NBA si espanda mai a Las Vegas,(…) saremo certamente “NBA-ready” e ci assicureremo perché siano rispettati”