I Los Angeles Lakers travolti senza appello anche a Minneapolis dai Minnesota Timberwolves, una partita chiusasi sul 124-104 e che si fa “apprezzare” solo come l’ennesimo capitolo della rivalità colpi di trash talking tra Patrick Beverley e Russell Westbrook.
In campo ci sono due squadre dallo stato di forma e di morale opposto. I Lakers hanno già di fatto tirato i remi in barca da tempo, già nel primo quarto cedono per 31-17 e nel secondo periodo toccano il -25 (51-26) su una schiacciata di Jarred Vanderbilt. I Twolves (41-30) sono invece in caccia del sesto posto in classifica nella Western Conference, oggi ancora dei Nuggets ma con una sola partita e mezza di vantaggio.
LeBron James segna 19 punti con 5 rimbalzi e 4 assist, e 1 su 8 da tre punti in 37 minuti, dall’altra parte Karl-Anthony Towns e Anthony Edwards sono liberi di fare danni alla difesa dei Lakers. Per KAT 30 punti con 13 su 13 ai tiri liberi in appena 26 minuti, Edward chiude a quota 27 punti con 6 triple a bersaglio.
“L’apoteosi” del trash talking verso Russell Westbrook arriva nel quarto quarto, sul 111-94 Twolves e a partita di fatto chiusa. Westbrook riceve un passaggio di James nell’angolo sinistro ma il suo tiro da tre punti non tocca neppure il ferro. Coach Chris Finch chiama un timeout dopo il rimbalzo, ed è l’occasione per Towns e Beverley di farsi beffe del numero 0 dei Lakers. Karl-Anthony Towns finge di cercare il pallone di Westbrook da qualche parte verso l’alto, Pat Beverley mima invece il gesto di scansarsi per evitare l’airball della star dei Lakers.
“Non m’interessa nulla di quel che dicono, sinceramente“, così Westbrook dopo la partita “Il trash talking non mi ha mai dato particolare fastidio, qui a (Minnesota, ndr) non combinano nulla da anni, figuriamoci se mi perdo a pensare, hey ce l’hanno con me, ora gli rispondo. Oggi hanno vinto loro, bravi loro, noi andiamo avanti“.
Patrick Beverley ha replicato a Westbrook su Twitter, ricordandogli come in carriera abbia “sempre fatto i playoffs, con 2 finali di conference“.
Chi ad andare avanti non riesce proprio più, sono i Lakers, arrivati alla nona sconfitta nelle ultime 11 partite. Dopo la gara, LeBron James ha definito la stagione “una prova per la mia pazienza. E’ così ogni anno in realtà, e quest’anno non fa eccezione, anzi è una prova ancora più dura per via del modo in cui stiamo giocando e delle sconfitte che arrivano una dopo l’altra. E’ difficile perché ti richiede di continuare a restare concentrato, a provare a migliorare i tuoi compagni di squadra e a non cedere a una mentalità perdente“.
“Quando le cose vanno male, di solito mi trovo sempre a mio agio per cui non sono così preoccupato. Certo, voglio sempre vincere e quando vedi certe cose accadere in campo ti arrabbi, ma non si può controllare tutto“.
