Con la chiusura del mercato degli scambi, l’attenzione di molti front office NBA è già verso la free agency 2022, l’occasione per firmare giocatori senza contratto e dare un nuovo volto al proprio roster. Anche quest’anno, alla free agency si affacceranno atleti di un certo calibro, molti dei quali in cerca di un nuovo ambiente in cui poter giocare.
Ecco una panoramica dei giocatori che, quest’estate, avranno la possibilità di firmare un nuovo contratto, rigorosamente suddivisi in unrestricted e restricted. Il primo caso vuol significare “senza restrizioni”, il giocatore è dunque libero di accettare l’offerta che ritiene più vantaggiosa ed allettante. Nel secondo caso, invece, le restrizioni implicano che la squadra a cui il giocatore apparteneva in origine ha la possibilità di pareggiare le offerte di altre franchigie. Pareggiare l’offerta di un’altra squadra equivale a mantenere il giocatore a roster a quelle cifre.
Nel caso di un free agent con restrizioni, inoltre, prima ancora di pareggiare le eventuali offerte, una franchigia può offrire la qualifying offer, che si traduce in un contratto annuale totalmente garantito, le cui cifre si basano sullo stipendio percepito negli anni precedenti dal giocatore. Terminato il contratto annuale, il giocatore in questione entra nella free agency successiva come unrestricted e non più con delle limitazioni. Per rendere un giocatore restricted free agent, una squadra deve per forza avanzargli la qualifying offer, altrimenti il giocatore muta in unrestricted. Dato che qualsiasi franchigia possiede maggiore controllo sul proprio giocatore se questo è free agent con restrizioni, allora, offrire la qualifying offer è spesso la prassi.
Chiaramente, un giocatore è libero di accettare o rifiutare la qualifying offer, come è libero di scegliere presso quale squadra accasarsi, sapendo che, nel caso dei restricted, la franchigia originaria può, se lo ritiene opportuno, pareggiare un’offerta e mantenersi il giocatore.