John Wall e gli Houston Rockets sono arrivati a un punto di non ritorno.
Arrivato nel dicembre 2020, doveva raccogliere il testimone della deludente parentesi Westbrook e affiancare lo scontento Harden, all’epoca già in odore di addio.
Invece, la prima scelta del draft 2010, si è pian piano dissolta tra incomprensioni con coach Silas, e un ambiente poco stimolante, incentrato al massimo nel complesso processo di ricostruzione.
Poco spazio per le ambizioni, esiguo margine per le motivazioni. Wall, spesso alle prese con ricorrenti problemi fisici, è sembrato un corpo estraneo nel cuore del Texas. Un giocatore con un contratto ingombrante, 91 milioni complessivi fino a giugno 2023, in un contesto dove l’unico interesse è quello di lavorare sulla linea verde.
Infatti lo scorso novembre la dirigenza aveva comunicato al trentunenne la scelta di collocarlo fuori dal progetto tecnico. Messaggio recepito dal giocatore con conseguenti prime indiscrezioni sui portali di mezza America.
Nondimeno, trascorsi due mesi ancora nessuna offerta concreta è arrivata sul tavolo della franchigia biancorossa, ma solo assidui rumors.
L’ultimo, per voce dell’insider Mark Stein, vorrebbe John Wall obiettivo concreto dei Los Angeles Clippers e dei Miami Heat, qualora il numero 1 decidesse di diventare free agent in estate, rinunciando così a 41 milioni previsti per l’ultimo anno di contratto.
Il regista nativo di Raleigh, avrebbe l’occasione di tornare finalmente a misurarsi in un lido con prospettive di livello, con un ruolo da comprimario o da gregario di lusso.
Ciò nonostante rimarrà un utopico miraggio lo splendida versione ammirata negli anni di punta in quel di Washington.
La rocambolesca rottura del tendine d’achille, maturata in ambiente domestico, appena due anni fa, sembra una macchia impossibile da celare. Wall ha perso parecchia esplosività, fiore all’occhiello dei tempi migliori, che ha inevitabilmente inciso sul suo gioco.
Tuttavia permane un ottima padronanza dei fondamentali, soprattutto nella conclusione e nel passaggio.Questa stagione, in 40 apparizioni Wall ha fatto registrare 20.6 punti, 7.6 assist di media a partita, con il 40% nei tiri dal campo.
Anche i Celtics fiutano l’affare Wall?, pronto uno scambio immediato con i Rockets
Stando all’ipotesi formulata da Greg Swartz di Bleacher Report, anche i Boston Celtics potrebbero adocchiare l’ipotesi di ingaggiare la point guard dei Rockets.
I biancoverdi faticano sin da inizio stagione nel giro palla (ventesimi nella classifica degli assist), e uno come Wall potrebbe costituire una buona toppa per porre fine al problema.
Inoltre è ormai cosa certa che Dennis Schroder a fine stagione si accaserà altrove, alla ricerca di un contratto più succulento che i Celtics, per ovvie ragioni salariali, non possono garantirgli.
L’ipotetico scambio dovrebbe portare in Texas Horford, Richardson e Langford, con i Celtics che si assicurerebbero oltre all’ex Wizards, anche Jae’Sean Tate e una scelta al primo giro del draft 2023.
