Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsBoston Celtics NBA, i Knicks la spuntano al secondo overtime contro Boston, Fournier: “Atmosfera pazzesca”

NBA, i Knicks la spuntano al secondo overtime contro Boston, Fournier: “Atmosfera pazzesca”

di Michele Gibin
knicks celtics

I New York Knicks hanno provato a perderla almeno un paio di volte, ma alla fine l’hanno spuntata per 138-134 dopo due tempi supplementari contro i Boston Celtics, nella opening night NBA del Madison Square Garden, tutto esaurito e chiassoso come ai vecchi tempi.

Sono Evan Fournier, Julius Randle e Derrick Rose a sbrogliare la partita per i Knicks nel secondo overtime, dopo che i Celtics li avevano riacciuffati due volte con Marcus Smart, e con un super Jaylen Brown autore di 46 punti (career high) e appena rientrato dal Covid. Randle sfiora la tripla doppia con 35 punti, 9 rimbalzi e 8 assist (con 7 palle perse), Fournier ne segna 32 compresi tutti i canestri decisivi nei due tempi supplementari, con 4 triple.

Ai Celtics non bastano 21 tiri da tre punti segnati (21 su 57). Jayson Tatum trova una serata di tiro difficilissima e chiude con 7 su 30 dal campo.

Una partita spettacolare, con tante triple e anche parecchi errori difensivi, soprattutto nel finale e dovuti all’alto ritmo in campo. “La cosa buona è che dopo una partita così, almeno l’abbiamo vinta“, dice coach Tom Thibodeau alla fine. Evan Fournier parla di “battaglia. E’ stata una partita pazzesca, col pubblico, l’atmosfera. Siamo andati ai supplementari ma potevamo chiuderla prima. Le squadre erano entrambe esauste alla fine“.

I Knicks avevano sprecato un vantaggio di 6 punti (112-106) con 57 secondi da giocare alla fine dei regolamentari, concedendo due tiri da tre punti in 10 secondi a Brown e Smart, servito da Tatum sulla sirena della partita per il 114 pari. A New York il merito di non deconcentrarsi, e di affidarsi in attacco a Randle e Fournier per rispondere nel primo overtime alle triple di Smart, del solito Brown e di Tatum.

Il canestro della staffa, del 134-138 finale, lo ha quindi segnato Derrick Rose in layup, a 22 secondi dal termine.

Non c’è molto altro da fare se non ridere“, così Jayson Tatum, severo con sé stesso dopo la partita “Ogni stagione mi capita una partita così, per fortuna ce ne sono altre 81. Che sia stata anche l’ultima. Brown? Ci ha trascinati oggi, ha segnato un sacco di tiri. Peccato che io non abbia fatto la mia parte“.

Chi non ha brillato, in una partita emozionante per lui, è stato Kemba Walker. Grande ex di giornata e al debutto con la maglia della squadra della sua città, e per cui tifava da ragazzo e giocatore liceale nel Bronx: “Mi è passato di tutto per la testa, ho faticato a crederci, giocare davvero per i Knicks. Io sono un ragazzo del Bronx, cresciuto qui, e sentire il mio nome annunciato al Garden, con questa maglia è stato incredibile. La mia partita? Sono deluso per l’ultima giocata dei regolamentari, è stato un errore mentale il mio, una giocata poco intelligente come altre in passato. Ma abbiamo trovato comunque il modo di uscirne con la partita in pugno“. Walker ha chiuso con 10 punti e 8 rimbalzi in 36 minuti, ma assieme a Fournier e Alec Burks ha compiuto un errore fatale alla fine dei tempi regolamentari: con i Celtics sotto per 113-116 a 5 secondi dal termine e con una rimessa da fondo campo, i Knicks non hanno commesso fallo e concesso a Smart una tripla con spazio, per il pareggio.

Jaylen Brown ha giocato 46 minuti, al suo rientro dopo una pausa di 11 giorni a causa del Covid, segnando 46 punti (di cui 20 nel primo quarto) ma finendo comprensibilmente sulle gambe, sbagliando anche una facile schiacciata nel secondo overtime. “Il mio respiro è stato un po’ irregolare ma senza problemi per quasi tutta la partita, verso la fine ho avvertito la fatica, questo si. Se avessimo vinto, sarebbe stato meglio“.

 
 
 
 
 
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