Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Phoenix Suns, la siccità è finita: ai playoffs dopo 10 anni, Paul: “Squadra straordinaria”

Phoenix Suns, la siccità è finita: ai playoffs dopo 10 anni, Paul: “Squadra straordinaria”

di Michele Gibin
Suns vs Nuggets

La siccità da playoffs è ufficialmente finita a Phoenix dopo 10 anni, con la vittoria casalinga contro i Los Angeles Clippers i Suns tornano ufficialmente ai playoffs NBA e lo faranno dalla porta principale, con uno dei migliori record in stagione.

Suns-Clippers termina 109-101, i padroni di casa sono trascinati da un Chris Paul da 28 punti con 10 assist e 10 su 15 al tiro, che a fine partita riceve di canti di MVP-MVP dal pubblico della Talking Stick Resort Arena. Una vittoria importante quella contro i Clippers, che avevano vinto i primi due scontri diretti e con cui in stagione si è creata una rivalità. Ancora senza Kawhi Leonard e Serge Ibaka, LA si è affidata a Paul George ma si è trovata subito a inseguire, con un parziale di 39-31 già nel primo quarto.

Col risultato di mercoledì, i Suns hanno messo due partite di distacco tra sé e i Clippers e il primo posto degli Utah Jazz è lontano una sola gara. Le prime due qualificate affronteranno al primo turno chi uscirà dai play-in con le teste di serie 7 e 8.

Per tanti giocatori dei Phoenix Suns sarà la prima volta ai playoffs NBA in carriera, a cominciare da Devin Booker: “Ci è voluto tanto tempo ed è una bella sensazione. Tanti giocatori che negli anni sono passati da qui ci hanno raccontato come i playoffs siano un’altra cosa, e io non vedo davvero l’ora di vedere l’arena piena, se si potrà ovviamente, e vivere quell’atmosfera, quell’energia in tutta la città“.

L’ultima volta che i Suns hanno giocato i playoffs NBA, nel 2010, erano la squadra di Steve Nash, e in panchina sedeva Alvin Gentry. Monty Williams avrebbe iniziato di lì a pochi mesi la sua carriera da allenatore NBA ai New Orleans Hornets, dove avrebbe trovato Chris Paul che oggi dei nuovi Suns è il leader.

CP3 ha segnato 15 dei suoi 28 punti nel quarto periodo, riservando ai Clippers lo stesso trattamento applicato ai Knicks 48 ore prima. “Io so che tipo di giocatore sono, e sapevo che situazione avrei trovato venendo qui. Conoscevo Booker, e lui mi ha parlato dei ragazzi che giocano qui, e naturalmente conoscevo coach Williams e la sua attenzione per i dettagli. Arrivando qui ho toccato con mano la cultura che avevano già stabilito“.

I playoffs? Non è stata certo un’impresa, con il lavoro quotidiano molte cose diventano possibili, te le meriti“.

Phoenix Suns, Paul: “Io finito? Il lavoro paga sempre”

Gli unici giocatori a roster per i Suns con esperienza da playoffs saranno Paul, Jae Crowder e Dario Saric, un potenziale ostacolo per una squadra che in stagione regolare ha però dimostrato solidità soprattutto difensiva, e durezza come testimoniato dalla “guerra d’attrito” innescata contro i Clippers. Dopo la partita, Paul George non ha voluto rispondere a una domanda su Chris Paul.

Paul che dopo la gara ha invece riflettuto sui suoi ultimi due anni di carriera, tra i migliori dopo la fine della sua esperienza a Houston e alcuni problemi fisici che avevano messo in dubbio il suo valore, a 34 anni: “Io so di cosa sono capace, e bisogna sempre scommettere su sé stessi. Come ha sempre detto Isiah Thomas, è il lavoro dietro le quinte, quello che la gente non vede, che fa la differenza. Io sono grato di avere attorno a me una squadra incredibile, il mio legame con coach Williams va oltre, è come una famiglia e assieme ne abbiamo passate tante. Booker? Sono felice per lui, se lo merita. Ora finalmente il mondo vede di cosa è capace“.

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