Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsMiami Heat Gli Heat chiudono la pratica Bucks. Butler: “Il meglio deve ancora venire”

Gli Heat chiudono la pratica Bucks. Butler: “Il meglio deve ancora venire”

di Francesco Catalano
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I Miami Heat si sbarazzano definitivamente dei Milwaukee Bucks per 103 a 94 chiudendo la serie sul 4 a 1 e sono la prima squadra che approda alle finali di Conference. Il percorso fatto fin qui dalla squadra di coach Erik Spoelstra è stato quasi perfetto con solo una sconfitta nei primi due turni playoffs giocati contro due avversarie come Indiana e Milwaukee. Ma quello che ha davvero esaltato il pubblico è stato quello che gli Heat sono stati in grado di mostrare sul piano del gioco.

La squadra della Florida sta riuscendo ad esprimere un gioco spumeggiante, preciso e metodico che ha messo alle corde quella che era per tutti la prima candidata al titolo ad Est. Ma per il leader Jimmy Butler non è mica finita qui. “Non penso che abbiamo giocato ancora una vera partita da 48 minuti. E questo è promettente. Non penso che ancora abbiamo giocato al nostro meglio, ma ora ci aspetta un altro turno”.

La forza di questa squadra sta proprio nell’unità e nella coesione del gruppo. Non a caso, anche questa notte Miami ha mandato in doppia cifra ben sei giocatori ribadendo quanto la vittoria passi dalle mani di tutti i ragazzi presenti a roster. Jimmy Butler ha chiuso con 17 punti e 10 rimbalzi con 4 su 6 dal campo; seguono Goran Dragic con 17 punti, Jae Crowder con 16, Tyler Herro con 14, Bam Adebayo con 13 e Kelly Olynyk con 12. La squadra in generale ha tirato col 47.9% dal campo: percentuale più che invidiabile.

Ovviamente il collante di questo gruppo è la leadership di Jimmy Butler. “Per me significa molto”. Ma gli Heat sono ora già contenti di dove sono arrivati? “Non è il mio obiettivo. E nemmeno quello dei miei compagni. Neppure quello della società. Vogliamo vincere: vogliamo vincere il titolo e penso sia quello su cui siamo concentrati. Queste prossime otto partite saranno molto più dure delle precedenti otto. Lo sappiamo; ma siamo pronti”.

Gli Heat aspettano l’altra finalista dopo aver eliminato i Bucks. Spoelstra: “Ora i ragazzi si meritano un giorno di riposo”

Butler, dopo aver peregrinato tra Chicago, Minnesota e Philadlephia, ha finalmente trovato una franchigia che abbraccia pienamente la sua cultura di gioco e le due parti sono entrate come in simbiosi creando un ottimo clima anche per il resto della squadra. “Se guardi la partitaha continuato l’ex Sixersvedi i ragazzi andare avanti e indietro, ma nessuno si lamenta. Quello che amo di questo gruppo è che puoi essere franco con chiunque altro. Nessuno la prende sul personale e si continua a lavorare”.

Uno che è riuscito a trarre il meglio dell’energia che Butler porta in campo è proprio coach Erik Spoelstra. “E’ il livello di intensità che porta che è fuori dal comune” ha confessato l’head coach degli Heat. “Questo permette di avere un livello di confidenza alla nostra squadra davvero alto. E’ totalmente a suo agio con i ragazzi giovani che stanno crescendo. A lui interessa vincere e capisce che ha bisogno di altri giocatori intorno a lui. Tutti i grandi campioni lo capiscono”.

L’avversario che gli Heat dovranno sfidare in finale di Conference uscirà dalla vincente della serie tra Boston Celtics e Toronto Raptors. I biancoverdi sono avanti per 3 a 2 nella serie dopo aver disputato una gara 5 pressoché perfetta ed ora i campioni in carica sono chiamati all’ennesima rimonta per tentare di forzare una gara 7.

Nel frattempo Miami può godersi qualche giorno di riposo prima di entrare nel clima giusto in vista della finale di Conference. “Voglio che i miei ragazzi si prendano una pausa di almeno una notte, o anche due, per starsene un po’ tranquilli” ha detto coach Spoelstra. “Non è facile pensare di essere in finale di Conference e la nostra società lo sa. Però, non è il nostro obiettivo finale: ancora c’è tanto lavoro da fare”.

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