Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsChicago Bulls Bulls, capo allenatore cercasi: tra nomi noti e assistenti di prospettiva

Bulls, capo allenatore cercasi: tra nomi noti e assistenti di prospettiva

di Lorenzo Brancati
chicago bulls

Nei mesi immediatamente successivi la sospensione di marzo della NBA, i Chicago Bulls si sono iniziati ad impegnare in una rivoluzione societaria, che oggi li porta alla ricerca di un nuovo capo allenatore. Dopo l’arrivo del nuovo vice-president of basketball operations Arturas Karnisovas, il posto di Coach Jim Boylen è infatti inevitabilmente saltato.

Boylen aveva lavorato a Chicago dal 2015 come assistente e dal 2018 poi come capo allenatore, ma aveva ormai perso da tempo il sostegno dei suoi stessi giocatori. Il suo licenziamento è però divenuto ufficiale solo un paio di settimane fa, lasciando ad oggi la panchina dei Bulls ancora sguarnita. Ecco che dunque la ricerca di un successore sta entrando nelle fasi calde, quelle dei colloqui con i diretti interessati, proprio in queste settimane.

Come riportato da Adrian Wojnarowski per ESPN, tra i nomi che più fanno gola alla nuova dirigenza ve ne sono alcuni noti, come altri invece provenienti dallo staff di squadre ancora in corsa nella bolla di Olrando. Su tutti, la figura più prestigiosa fin qui designata è stata quella di Kenny Atkinson, recentemente in uscita dai Brooklyn Nets, che ha guidato dal 2016 al 2020 per un record complessivo di 118-190.

Si tratterebbe di una scelta senza troppi rischi, per un allenatore che dimostrato di saper lavorare bene con giovani di talento come D’Angelo Russell. E tra Zach Lavine, Lauri Markkanen, Coby White e diversi altri, la lista di potenziali ancora non del tutto esplorati a roster per Chicago è piuttosto lunga.

L’approfondita ricerca di un capo allenatore per i Bulls

Comunque, quello dell’ex capo allenatore dei Nets non è l’unico nome sul taccuino dei Bulls. La franchigia avrebbe infatti già ottenuto il permesso per intervistare Darvin Ham, Wes Unseld Jr e Dan Craig, tutti assistenti ancora impegnati ad Orlando rispettivamente con i Milwaukee Bucks, i Denver Nuggets e i Miami Heat.

Non mancano inoltre assistenti le cui squadre abbiano già abbandonato o non si siano proprio unite alla bolla, come Jamahl Mosley e Stephen Silas dei Dallas Mavericks, o David Vanterpool dei Minnesota Timberwolves. Discorso a parte invece da farsi per Ime Udoka, membro dello staff dei Philadlephia 76ers che ormai da diversi mesi viene accostato alla panchina dei Bulls.

Infine, a Chicago non si esclude ancora del tutto una soluzione interna, come quella che aveva portato alla scelta di Boylen stesso. Sia infatti Chris Fleming che Roy Rogers, entrambi già membri dello staff proprio del capo allenatore uscente, sembrano ad oggi essere papabili candidati.

Insomma, la ricerca sembrerebbe essere ancora in corso, e i nomi da valutare ancora in gran quantità. Certo è che chiunque arriverà dovrà puntare a riaccendere l’entusiasmo di tutto l’ambiente. E che servirà ancora un po’ per restringere il campo delle possibilità davanti alla nuova dirigenza.

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