Se ti chiami Carmelo Anthony e sei il 15esimo miglior marcatore NBA di sempre, puoi permetterti di fare 0 su 5 da tre punti in 48 minuti e segnare comunque in agilità la tripla più pesante della serata, quella che manda la tua squadra ai playoffs dopo una rincorsa di due settimane, lunghe ed estenuanti.
E Carmelo Anthony non delude la fiducia che Damian Lillard ripone nell’ex star di Knicks e Nuggets, e deposita sul fondo della retina il tiro del 122-116 a 20 secondi dal termine, di fatto chiudendo i conti. Un tiro che Melo non ha mai avuto difficoltà a prendersi, nonostante gli errori precedenti: “Niente di nuovo…“, come confermato post gara dal diretto interessato.
I Blazers hanno giocato finora 9 “finali” per raggiungere gli agognati playoffs, 9 gare di una tensione tale da far sembrare la serie di primo turno contro gli stra-favoriti Los Angeles Lakers qualcosa di meno impegnativo.
Lakers-Blazers sarà anche la prima volta in carriera in cui LeBron James e Carmelo Anthony, i reduci del draft NBA 2003 (assieme a Kyle Korver) e grandi amici, giocheranno l’uno contro l’altro ai playoffs.
E pensare che Melo, 12 mesi fa, era sostanzialmente un ex giocatore, ripudiato da tante squadre perché in calo ma comunque orgoglioso, poco incline ad accettare un ruolo minore e meno minuti in campo.
Per tornare a splendere, Carmelo Anthony aveva bisogno dell’occasione giusta, occasione arrivata ai Portland Trail Blazers di Damian Lillard, colui che non esita a servire Melo nell’angolo destro quando la squadra ha bisogno di una tripla importante: “Per me, Dame è lì in cima“, spiega Anthony “Non ho mai giocato con uno che sapesse elevare così il rendimento della sua squadra in campo, col suo gioco e la sua leadership, quello che ha fatto qui è stato incredibile. E’ il più forte con cui abbia mai giocato“.
“Ho giocato con tanti grandi giocatori, ho visto gli ultimi anni al top di Allen Iverson, ad esempio. Ma il modo in cui Lillard sa elevare il suo livello di gioco e quello degli altri, è da top assoluto“.
Contro i Grizzlies, che nel quarto periodo hanno tentato di togliere la palla dalle mani di Lillard (31 punti e 12 assist per lui a fine gara), è toccato a Jusuf Nurkic e C.J. McCollum chiudere la partita. Con i Blazers sotto di 3 punti (111-108) 3:08 dal termine, McCollum ha iniziato il suo show personale: 8 punti di fila, in isolamento contro Ja Morant, per portare Portland sul +6 con 1:20 ancora da giocare, prima della tripla della staffa di Anthony.
“Dico sempre che sono come uno squalo, in campo“, così McCollum “Ed è così che bisogna essere, colpisci o vieni colpito. Dico sempre a tutti che non si devono preoccupare per me, io un modo per ‘mangiare’ lo trovo sempre. Cosa ho detto dopo l’ultimo tiro? Lui (Morant, ndr) non mi può marcare per un c***o…“.
Playoffs, sarà Lakers-Blazers al primo turno, Lillard: “Loro sono i più forti ma noi ci crediamo”
C.J. McCollum aveva rivelato nei giorni scorsi di giocare sopra un infortunio, una frattura composta della terza vertebra lombare, problema fisico che la guardia dei Blazers si trascina in realtà da inizio stagione: “E’ acciaccato sin dalla prima partita, ma non è tipo da trovare scuse, è rimasto presente ed io non avevo dubbi che lo facesse“, così Damian Lillard su McCollum “Ed oggi è la spiegazione del perché ho così tanta fiducia in lui“.
“C.J. è diverso, il modo in cui è riuscito a gestire l’infortunio la dice lunga su di lui come giocatore e come uomo, e sulla sua mentalità“, così Carmelo Anthony.
Per i Blazers il premio per l’accesso ai playoffs sarà un primo turno contro Anthony Davis, LeBron James ed i Los Angeles Lakers: “Ne abbiamo sentite tante su quanto possiamo essere pericolosi per loro, ma non dobbiamo dimenticare che sono i Lakers, sono i primi nella Western Conference per un motivo, ed hanno il miglior giocatore del mondo“, Damian Lillard sulla prossima sfida “Quel che posso dire è che noi non abbiamo lottato così duro per farci sbattere fuori al primo turno da ottavi, e va bene così. Sentiamo di avere una chance contro tutti, possiamo battere tutti, e questo sarà il nostro approccio. I Lakers? Rispetto per loro, ma noi crediamo nelle nostre possibilità, possiamo vincere“.