Con una prestazione superlativa di Zach LaVine, i Chicago Bulls passano 118 a 106 a Cleveland sbarazzandosi di Kevin Love e compagni.
I Bulls stanno vivendo l’ennesima stagione mediocre. Non disastrosa: perché qualcosa di buono si è visto a differenza di altre squadre che stanno andando alla deriva (vedi i Cleveland Cavaliers). Da salvare c’è l’apporto difensivo di Dunn, la crescita del rookie Coby White e l’aver trovato un’ottima point guard come Tomas Satoranksy. Delude ancora Lauri Markkanen, sul quale ci sono grandi aspettative. Tuttavia da lui non sono ancora arrivate le risposte richieste. Per di più ora sarà per qualche tempo ai box.
La nota nettamente positiva di questa stagione è senza dubbio l’esplosione di LaVine. Il prodotto di UCLA sta letteralmente trascinando i compagni nelle loro vittorie stagionali. Compresa quella avvenuta nella nottata. Ha confezionato infatti una prestazione da 44 punti, 8 assits e 10 rimbalzi con 16 su 30 dal campo e 5 su 12 da tre punti.
Per il 24enne, è la quarta partita in stagione in cui ha segnato più di 40 punti e le statistiche che ha raccolto sono più che positive. 30 punti di media a partita col 48.4% dal campo e il 37% dall’arco. Ormai è il vero leader della squadra, mentre Markkanen ancora deve ritrovare sé stesso. Coach Jim Boylen non ha potuto al termine dell’incontro non elogiare la prestazione del suo numero 8.
“Una prova da All-Star. Ho pensato che fosse incredibile. Ha fatto qualsiasi cosa”. Ha poi sostenuto che la sua prova di forza, ma anche quella di tutta la squadra, sia stata una reazione all’opaca sconfitta contro i Sacramento Kings. “Era frustrato dallo scorso match. Tutta la squadra lo era. Penso che abbia proprio risposto e lo ha fatto da grande giocatore. Vuole essere grandioso”.
Lo stesso LaVine ha confermato poi come abbia giocato con maggiore cattiveria agonistica per togliere la macchia della scorsa prestazione. “Contro Sacramento non siamo scesi in campo nel modo giusto. Volevo solo essere più aggressivo. Abbiamo avuto una mentalità diversa. L’intera squadra era frustrata dalla sconfitta e mi sono caricato per essere più aggressivo”.
I Bulls sono attualmente al nono posto dell’Eastern Conference con un record di 18 vittorie e 30 sconfitte. Il primo spot disponibile per i playoffs è ora occupato dai Brooklyn Nets con 19 vittorie e 25 sconfitte. Sognare è lecito.