Bentornati a questo nuovo appuntamento con la rubrica targata NBA Passion, Top e Flop,
CHI AMA NON DIMENTICA.
Ed i tifosi dei Sacramento Kings di certo non hanno dimenticato il figliol prodigo DeMarcus Cousins, accogliendolo come se fosse ancora il loro beniamino, e dimostrando una riconoscenza ed un amore incondizionato non troppo scontato di questi tempi. E’ lui infatti il nostro Top numero uno di questa settimana. Sta giocando davvero una grande pallacanestro il centro dei New Orleans Pelicans, con un’impressionante doppia doppia di media con 32 punti e quasi 14 rimbalzi a notte che gli sono valsi 3 vittorie, di cui una in casa di Re James, ed una sconfitta. Ma in questo caso i numeri non sono tutto. Counsins infatti sta dimostrando di poter essere finalmente un leader, sia tecnico che emotivo, e noi crediamo che questa possa essere davvero la stagione della sua definitiva consacrazione.
Passiamo ora ad una squadra che ha avuto un inizio di regual season che nessuno si aspettava, guadagnandosi di diritto la nostra Top numero due:
Gli Orlando Magic.
I Magic hanno vinto due delle tre gare giocate nella scorsa settimana, raggiungendo così la terza piazza nella Eastern Conference, con un record di 4 vinte e 2 perse, e col secondo miglior attacco della lega con 117.2 punti di media, dietro ai soli campioni in carica dei Golden State Warriors con 118.1. La squadra di coach Vogel sta giocando a ritmi altissimi grazie all’utilizzo costante dello small ball, cosa che però crea non pochi svantaggi dall’altro lato del campo. L’obbiettivo dichiarato dallo staff è la postseason, che al momento resta davvero proibitivo, ma come si dice, chi ben comincia è alla metà dell’opera.
Chiudiamo la nostra rassegna dei Top con il novello Nostradamus, LaVar Ball.
Come mai lo abbiamo definito Nostradamus? Ve lo spieghiamo subito. Prima del match casalingo di giovedì scorso dei Lakers, squadra dove gioca suo figlio Lonzo, contro i Wizard, lo sciamano LaVar aveva dichiarato che suo figlio non avrebbe perso due gare nella stessa settimana, e che gli avversari erano avvertiti, scatenando così le reazioni di John Wall e Marcin Gortat, che di li a poco avrebbero dichiarato di voler annichilire l’incolpevole Lonzo. E invece sapete com’è finita? Vittoria in Overtime per i Lakers e previsione avverata per il nuovo mago made in California. Se volete una lettura della mano, o le previsioni del tempo, adesso sapete a chi rivolgervi.
Passiamo ora alla sezione dei Flop.
Non potevamo non partire dal dinamico duo Cavs/Warriors.
Entrambe le finaliste delle scorse Finals infatti, hanno avuto un avvio col freno a mano tirato. I Cavs hanno l’al
ibi dei molti nuovi innesti, e di una condizione fisica non proprio al top, mentre i Warriors hanno nell’atteggiamento il loro punto debole. Nessuno poteva immaginare un inizio così complicato per i Cavaliers, che attualmente sono addirittura alla decima posizione della Eastern conference. LeBron costretto a giocare come point guard, ed una panchina costruita per essere l’arma in più che al momento sta deludendo non poco. I Warriors invece qualche segnale positivo lo hanno dato, vincendo entrambi le gare della scorsa settimana, ma sono ben lontani da ritornare la corazzata della scorsa stagione.
Al secondo posto dei Flop di questa settimana si posizionano i Chicago Bulls.
I Bulls sembrano sempre di più una squadra allo sbando, senza un briciolo di progetto. Un avvio imbarazzante per la storia della franchigia, con una sola vittoria e ben quattro sconfitte, e che li vede occupare la penultima posizione della eastern conference. Ma non è solo sul campo il problema, ma anche e sopratutto fuori. La scorsa settimana è scoppiata una rissa tra Nikola Mirotic e Bobby Portis, che ha portato il lungo montenegrino a dover essere ricoverato all’ospedale. La cosa più ovvia sarebbe cedere un giocatore che ha aggredito violentemente un compagno di squadra, dando l’esempio di come dovrebbe comportarsi un atleta professionista no? Sbagliato. I Bulls sembrano più intenzionati a liberarsi di Mirotic che di Portis. Motivo? Sarebbe più utile alla causa. Davvero poco condivisibile, ma che rende perfettamente l’idea della grande confusione che regna oramai sovrana in quel di Chicago.
Fanalino di coda, si fa per dire, della nostra rubrica con un altro aspirante pugile, mr. Bradley Beal.
Ricordate una sua intervista in cui affermava di non saper cosa voglia dire commettere un errore, beh, sarà stato il Karma ma, voi questo come lo chiamate?
Nel secondo quarto della gara di sabato tra Wizards e Warriors, Bradlay Beal ha rifilato un gancio destro a Draymond Green, il quale ha avuto la reazione che tutti potevamo immaginare, ed è scaturita una rissa, con la conseguente espulsioni di entrambi i giocatori. Questo gesto sconsiderato è costato la partita ai Wizards che fino a quel momento conducevano la gara, ed hanno dovuto fare a meno dei 19.5 punti di media di una delle migliori guardie attualmente in circolazione.