Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsMiami Heat Justise Winslow: “E’ stato come un fratello maggiore”

Justise Winslow: “E’ stato come un fratello maggiore”

di Michele Gibin
Justise Winslow

Justise Winslow, ala dei Miami Heat, si è raccontato al giornalista di SportsIllustrated Rohan Nadkarni per “The Crossover“, rubrica di approfondimento curata dal celebre periodico sportivo statunitense.

Tra gli argomenti affrontati dal prodotto di Duke University durante l’intervista, l’intensa serie di primo turno dei playoffs 2018 contro i Philadelphia 76ers, l’evoluzione del proprio gioco, i rapporti con i compagni di squadra e con Dwyane Wade.

Uno dei passaggi più significativi dell’intervista, Winslow lo riserva alla situazione particolare che vide coinvolti proprio l’ex Duke Blue Devils e D-Wade, all’epoca del passaggio di quest’ultimo ai Chicago Bulls al temine della stagione 2015\16. Justise Winslow era un rookie, e Wade lo aveva subito accolto sotto la sua ala protettrice, comportandosi come “un fratello maggiore”, nella definizione dello stesso giocatore.

Winslow ricorda:

Quando arrivai a Miami, (Wade) mi fu subito vicino, fu come un fratello maggiore per me. Quando se ne andò a Chicago, tra di noi nacque dell’animosità. Ricordo che alla prima partita da avversari gli animi si scaldarono un poco. Ora però è tutto a posto (…) Dwyane è un uomo leale, è stato un privilegio poter giocare con lui ed imparare così tanto (…) è solo pallacanestro, siamo entrambi persone competitive. Si era creata un po’ di tensione, ma abbiamo risolto. Siamo persone adulte che amano ciò che fanno, abbiamo solo avuto bisogno di chiarire alcune cosa tra noi, nulla di che

– Justise Winslow su Dwyane Wade –

Justise Winslow sui playoffs, il suo ruolo a Miami e… James Johnson

Oltre ad approfondire il suo rapporto di amicizia con Wade, Justise Winslow torna durante l’intervista sulla serie di playoffs persa la scorsa stagione contro Philadelphia:”È il livello più alto di pallacanestro, il momento in cui puoi far vedere che giocatore sei. Sono i momenti per i quali si gioca. Ai playoffs, tutti ti guardano, l’attenzione è tutta su di te. Devi dimostrare di che pasta sei fatto (…)

A proposito degli attriti con Joel Embiid e Ben Simmons sorti durante la serie, Winslow racconta: “Niente di che, è stato divertente. Trash talking, competizione. Credo che tutti si siano divertiti (…) i playoffs tirano fuori il meglio da tutti i giocatori. Non c’è niente di personale, si cerca solo di colpire l’avversario nel miglior modo possibile. Che sia tentare di entrargli in testa con qualche parolina, segnare un tiro pesante o dare una stoppata… è stato davvero divertente

Justise Winslow individua quindi gli aspetti del gioco in cui sente di dover migliorare. Coach Spoelstra ha spesso utilizzato Winslow come point forward in uscita dalla panchina.

Sto lavorando tantissimo sul tiro, da tre punti e dalla media distanza. Devo diventare un attaccante più efficace. E mi sto allenando molto sul trattamento di palla, l’anno scorso ho giocato tanti minuti da point guard. Sto cercando di migliorare in tutti gli aspetti del mio gioco. Mi piace avere la palla in mano, sono un giocatore altruista e cerco sempre di coinvolgere i miei compagni. Gestire il pallone e creare per gli altri è una cosa che mi è sempre venuta naturale. Mi piace avere il controllo della partita (…) ho avuto spesso la palla in mano durante i miei primi due anni. Guardando al nostro roster, avevamo tanti giocatori che potevano giocare lontano dalla palla, tanti tiratori, ed avevamo bisogno delle giuste spaziature, dei giusti tempi di gioco. Col tempo, Spo (Spoelstra, ndr) ha iniziato ad affidarmi il pallone, a farmi chiamare gli schemi e gestire l’attacco. È una responsabilità che mi piace (…) lavoro costantemente, giorno dopo giorno, guardo i video e faccio sessioni di tiro. È un lavoro in corso, ma sto facendo buoni progressi

James Johnson dei Miami Heat contro Robert Convington, Philadelphia 76ers (Pedro Portal/Miami Herald/TNS)

Ad una particolare domanda su James Johnson, l’ala ex Wake Forest ai Miami Heat dal 2016, cintura nera di karate ed esperto di arti marziali miste e kickboxing, Justise Winslow risponde così:

In campo è un giocatore intenso. Parla, si pone a muso duro. Fuori, è un padre affettuoso, un ragazzo divertente. Non l’ho mai visto combattere o esibire qualche mossa speciale di karate o MMA. Non so quanto sia effettivamente bravo, ma di certo non mi metterei mai a discutere con lui, questo è sicuro!

Justise Winslow inizierà ad ottobre la sua quarta stagione NBA. Selezionato con la scelta numero 10 al draft 2015 dopo una sola stagione a Duke, nell’estate 2019 Winslow diventerà free-agent. La stagione scorsa ha tenuto una media di 7.8 punti, 5.4 rimbalzi e 2.2 assist in 24.7 minuti a partita. Nel 2016\17 ha saltato larga parte della stagione a causa di un infortunio alla spalla destra.

 

 

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