Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Strapotere di Zion Williamson sui Mavs. “La forza di Shaq con le abilità di una guardia”

Strapotere di Zion Williamson sui Mavs. “La forza di Shaq con le abilità di una guardia”

di Michele Conti
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Questa è la prima stagione di Zion Williamson senza restrizione di minutaggio e con una notevole integrità fisica nell’intero percorso. E finora, con 43 partite giocate su 45 totali, ha generato continue dosi di spettacolo ed efficienza offensiva. Attualmente, la prima scelta al Draft del 2019 è in corsa per diventare il primo giocatore nella storia della NBA con la più alta percentuale dal campo con almeno 15 conclusioni tentate di media. L’ultimo aggiornamento si ferma al 62.8% con 16 tiri a partita. Mentre il dato mai raggiunto prima di questo momento appartiene a Kareem Abdul-Jabbar, che nella stagione 1979-80 chiuse con il 60.4%.

Nella gara contro i Denver Nuggets, Zion Williamson ha aggiornato il suo massimo in carriera con 39 punti e l’84% dal campo (16 su 19). In questa gara, alcuni esperti hanno contestato il fatto di non vedere il pallone nelle sue mani nei momenti decisivi della gara. Il successivo back-to-back contro i Dallas Mavericks, al netto delle sue due stelle, ha visto un finale diverso, ma lo stesso dominio nel pitturato di Zion Williamson. Il suo gioco interno è una perfetta combinazione di forza, velocità e tecnica. Spesso, i difensori sul pallone tendono a concedere almeno un passo di distanza, nel tentativo di valutare i tempi di contesto del tiro, poter assorbire meglio il contatto e concedere l’arrivo di un aiuto.

Non possedendo un ampio range di tiro, Zion Williamson sfrutta a proprio vantaggio questa situazione. La verticalità permette di esplodere verso il ferro, a cui aggiunge la capacità di concludere con entrambe le mani e anche in condizioni di poco equilibrio. Nelle recenti gare, ha anche incrementato la qualità nel tiro dalla lunetta, arrivando al 78% su 49 tentativi. Un elemento vitale per un giocatore che attira questa quantità di attenzione.  

Carlisle: “Sfidare Zion Williamson è un problema”

Nonostante le assenze, i Dallas Mavericks vengono guidati da Jalen Brunson e Tim Hardaway Jr e tengono la partita in equilibrio sino ai minuti conclusivi. Con ben quindici cambi alla guida del punteggio e dodici situazioni di pareggio, è Zion Williamson a prendere per mano la squadra. I 14 punti finali di squadra portano la sua firma, non solo come scorer ma anche come passatore. Un altro segnale di crescita personale nella consapevolezza di come le sue avventure in area possano creare conclusioni aperte per i compagni. Proprio come nella situazione che sigla la vittoria dei New Orleans Pelicans. Zion Williamson attira a sé due difensori e l’aiuto dal lato debole di Jalen Brunson. Il risultato è una tripla con spazio per Alexander-Walker che regala il 110-100. La giovane point-guard sta rispondendo in maniera eccellente all’assenza di Lonzo Ball, ed il maggior minutaggio permette di acquisire fiducia.

Come riportato da Andrew Lopez di ESPN, Zion Williamson è l’ottavo giocatore dalla stagione 1954-55 a combinare almeno 75 punti, 10 rimbalzi e 10 assist con il 70% dal campo in un intervallo di due partite. Al termine, Rick Carlisle ha spiegato come, per quanto il gioco di Zion Williamson possa essere meno multidimensionale di altri, in quanto si sviluppa esclusivamente nel pitturato, rimanga una sfida enorme per ogni avversario. “Ha una forza bestiale, ma gioca a questo livello contro chiunque. Tutto questo mette alla prova difensori e arbitri, perché ti colpisce con la forza di Shaquille O’Neal, ma conclude con la tecnica di una guardia. Devi avere coraggio per opporti a lui, perché si eleva con velocità e potenza. È qualcosa di inusuale.”

I New Orleans Pelicans trovano così la terza vittoria nelle ultime quattro uscite e si posizionano al dodicesimo posto ad Ovest (20-25). Con le difficoltà recenti dei Golden State Warriors, il decimo posto dista solamente 1.5 gare. Un traguardo raggiungibile che certificherebbe la crescita della squadra, protagonista di vittorie di spessore quanto di pessime prestazioni. La presenza di Zion Williamson permane una calamita di attenzione, e renderebbe ogni cosa più speciale incontrare un salto di qualità da parte del collettivo.     

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