Zach Lavine e lo Slam Dunk Contest, un binomio che negli ultimi anni è diventato naturale assimilare. Il giocatore dei Chicago Bulls, infatti, è stato il vincitore della competizione per ben due edizioni, ossia nel 2015 e nel 2016, saltando però le successive. Tuttavia, stando ad alcuni rumors, Lavine potrebbe tornare nel prossimo All Star Game, per ottenere uno storico terzo successo in carriera.
Zach Lavine e il Slam Dunk Contest: i dettagli
Nello specifico, l’ex giocatore di UCLA avrebbe ammesso di avere diverse nuove schiacciate nel suo arsenale, ma di non essere ancora sicuro se sarà in grado di mostrarle in uno scenario così competitivo e prestigioso quale l’All Star Game.
Ci sto pensando. Anche la mia ragazza me lo ha chiesto, ed io le ho risposto di non sapere se tornerò o meno. Durante le partite mi viene spontaneo provare stupire il pubblico con colpi differenti, mentre diverso è preparare un evento del genere.
Lavine, nella sua prima vittoria allo Slam Dunk Contest nel 2015, aveva impressionato il pubblico con giocate davvero eccellenti, da autentico professionista del settore. Il suo duello con Aaron Gordon, poi, è stato sicuramente uno dei momenti più indimenticabili che l’All Star Game possa annoverare nell’ultimo decennio.
La rottura del legamento crociato nel 2017 ha impedito che il giocatore dei Bulls potesse nuovamente partecipare alla competizione, per evitare possibili tragiche ricadute. Ora però, Lavine potrebbe essere pronto a riprendersi la corona di miglior schiacciatore della lega, eguagliando così il record di maggiori vittorie che attualmente è detenuto da Nate Robinson.
Durante la preseason mi sono allenato per fare nuove schiacciate, anche con l’aiuto di Lauri Markannen. Ho fallito diverse volte, ma c’è sempre un secondo tentativo per tutto.
La speranza di tutti, dunque, di rivedere presto all’attesissimo Slam Dunk Contest uno dei talenti più esplosivi che abbia mai concorso, è quanto mai viva. Nelle prossime settimane, in particolare, si saprà se Lavine si sarà fatto sopraffare dalla voglia di ottenere nuovamente quello scettro che tanti grandi campioni NBA del passato hanno già detenuto ( quali Michael Jordan, Kobe Bryant, Vince Carter).