Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Draymond Green contro Harden: “Fallo? Lui atterra un metro avanti ogni volta…”

Draymond Green contro Harden: “Fallo? Lui atterra un metro avanti ogni volta…”

di Michele Gibin

Un James Harden furente al termine di gara 1 della semifinale della Western Conference chiede a gran voce un “trattamento equo” da parte degli arbitri, colpevoli a dire della star degli Houston Rockets di aver mancato un fischio decisivo nel finale di gara.

104-100 il risultato finale tra Golden State Warriors e Houston Rockets. Steph Curry e Klay Thompson sono regolarmente in campo nonostante due caviglie malmesse, troppo grande il palcoscenico per riposare dopo la logorante serie di primo turno contro i Los Angeles Clippers.

Steve Kerr ovvia all’assenza di DeMarcus Cousins “gettando la maschera” e schierando in quintetto Andre Iguodala. Al miglior Kevin Durant della carriera ed a Draymond Green il compito di supportare gli acciaccati Curry e Thompson.

Se la partita di Durant (35 punti e 15 tiri liberi guadagnati) è – nelle parole dello stesso Steve Kerr – “Jordanesca”, quella di Draymond Green è da leader. Draymond si fa carico delle emozioni della squadra, le veicola. Green rimane in campo per 40 minuti e chiude sfiorando la seconda tripla doppia consecutiva (la prima in gara 6 contro i Clippers).

14 punti, 9 rimbalzi e 9 assist, con 1 recupero ed una stoppata (e 5 palle perse). E la difesa decisiva sul tentativo di pareggio di James Harden a 10 secondi dal termine, col punteggio fissato sul 103-100 Warriors e dopo una palla perse a centrocampo di Durant.

Giocata sulla quale si riversano nel post gara tutte le polemiche sull’arbitraggio. Draymond Green va in marcatura su Harden, la star dei Rockets si crea lo spazio per il suo letale “step back” e si alza. Green contesta il tiro di Harden, a dire del numero 13 di Houston “invadendo” il suo cilindro di tiro e facilitando l’errore.

Sul successivo rimbalzo, Chris Paul sfiora il recupero ma la palla termina fuori, possesso Warriors a 4.4 secondi dal termine. Paul ritiene di aver subito un fallo nel tentativo di liberare Eric Gordon per un secondo tentativo di pareggio, inveisce contro l’arbitro e viene espulso.

Draymond Green su Harden: “Lui si lamenta? Non ha senso”

Le rimostranze di James Harden dopo la gara si concentrano sulla tendenza dei Golden State Warriors a contestare i suoi tentativi di tiro (9 su 28 per 35 punti per Harden, con 4 su 16 dalla lunga distanza) posizionandosi “sotto” il virtuale cilindro di tiro dell’attaccante.

Una giocata pericolosa, che l’MVP in carica paragona all’azione che portò due anni fa all’infortunio di Kawhi Leonard, allora in maglia San Antonio Spurs, atterrato sul piede dell’allora lungo dei Golden State Warriors Zaza Pachulia e costretto a saltare il resto di quella serie: “Sappiamo cosa successe due anni fa a Kawhi (Leonard, ndr), una cosa del genere può cambiare un’intera serie. Chiedo agli arbitri di arbitrare serenamente, e di chiamare i falli quando si sono, nient’altro“.

Una lettura rigettata in pieno da Draymond Green, che al contrario attribuisce a Harden una tendenza a cercare quel tipo di contatto ed indurre gli arbitri a fischiare:

Non è un vero problema: quando salti ed atterri un metro avanti rispetto a dove hai staccato, è un problema tuo (parlando di Harden, ndr). Lui vuole un trattamento equo? Cosa? Lui ha fatto fallo su di me su un tiro da tre punti, oggi ma io non mi lamento, e non starò qui a sentire le sue lamentele“.

Credo che alla fine di ogni partita” Continua Green “Sia noi che loro potremmo lamentarci su almeno 20 azioni diverse, ma è normale che sia così, gli arbitri non possono vedere sempre tutto“.

Steph Curry: “I falli? Starò più attento ma non cambierò approccio”

18 punti e 7 assist per Steph Curry, non al meglio per un problema alla caviglia destra e di nuovo gravato da problemi di falli (5 a fine gara), un Curry che ha comunque trovato la lucidità per chiudere la partita, segnando la tripla del +5 (103-98) a 24 secondi dal termine su un cambio difensivo contro Nenè, e prima dell’azione contestata Harden-Green.

Abbiamo fatto un buon lavoro su Harden, levandogli lo spazio per il tiro” Così Curry a fine partita “Ma abbiamo commesso una serie di falli stupidi su di lui, concedendogli alcuni giochi da tre punti e troppi tiri liberi. I miei falli? Evitabili, per lo più, cercherò partita dopo partita di adattarmi e stare più attento. Devo cercare di non farmi distrarre dai problemi di falli e rimanere aggressivo, quale che sia la situazione“.

Andre Iguodala dà la sua interessante versione dei fatti a fine partita: “Mio fratello è un arbitro” Spiega l’MVP delle finali NBA 2015 “Ed io gli faccio sempre un sacco di domande. Di solito mi dice che gli arbitri fanno bene, ma la questione è sempre la stessa: come si marcano due come Steph (Curry, ndr) e Klay (Thompson, ndr)? Lui mi ha detto che sostanzialmente subiscono un fallo l’80% delle volte, vengo trattenuti, colpiti, spinti…

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