Il 16 marzo 2018 i Virginia Cavaliers diventarono la prima numero 1 del tabellone della storia del torneo NCAA a perdere contro una testa di serie numero 16, UMBC.
Un anno dopo, l’8 aprile 2019, la squadra di coach Tony Bennett ha vinto il suo primo titolo nazionale battendo dei solidi Texas Tech Red Raiders allo US Bank Stadium di Minneapolis.
Virginia batte Texas Tech, sfida tra due le migliori difese
Virginia è stata l’unica numero 1 a riuscire ad arrivare alle Final Four quest’anno (Duke, Gonzaga e North Carolina si sono state fermate prima). La finale metteva di fronte 2 delle 3 migliori difese dell’intera NCAA e alla fine la differenza l’ha fatta la miglior precisione ed efficacia al tiro dei Cavaliers.
A spingere al titolo la squadra di coach Bennett ci ha pensato il solito trio composto dal sophomore De’Andre Hunter (27 punti, 9 rimbalzi e 4 su 5 da 3) e dai due junior Kyle Guy (24 punti e 4 su 9 da 3) e Ty Jerome (16 punti, 9 assist e 8 rimbalzi).
I Red Raiders sono andati molto vicini a vincere quello che sarebbe stato, anche per loro, il primo successo nella March Madness. La squadra dell’ateneo di Lubbock è stata a qualche secondo dalla vittoria prima della tripla realizzata da Hunter, che ha mandato il match ai supplementari.
Tra gli 8 giocatori di Texas Tech scesi in campo ieri, ben 5 sono andati in doppia doppia. Da sottolineare le prestazioni di Jarrett Culver (15 punti, 9 rimbalzi e 6 assist), Davide Moretti (15 punti) e Brandone Francis (17 punti). La difesa dei Red Raiders ha comunque ben tenuto contro un ottimo attacco come quello di UVA. A tradire la squadra di coach Chris Beard è stata la poca precisione al tiro dalla lunga distanza (10 su 30 contro gli 11 su 25 di Virginia).
Upset by a 16-seed to national champs!
UVA wins its first title in men's program history ? pic.twitter.com/i94Rmz8Fg5
— Bleacher Report (@BleacherReport) April 9, 2019
Dal +3 dei Red Raiders a pochi secondi dalla fine, alla vittoria dei Cavaliers all’overtime
Virginia era sopra di quattro punti dopo i canestro di Hunter e Guy, quando sul cronometro mancavano poco meno di due minuti alla fine. Nel ribaltamento di campo ci pensa il nostro Moretti ad accorciare il distacco con la tripla del -1, tocca poi Culver a riportare Texas Tech in vantaggio.
Red Raiders che allungano il gap a 3 punti con i due tiri liberi di Odiase nell’azione successiva. A portare la sfida all’overtime ci pensa la stella nativa della Pennsylvania con una tripla allo scadere del quarto quarto. C’è ancora tempo per un ultimo tiro, ma è brava la guardia dei Cavaliers, Braxton Key, a sporcare il tiro sulla sirena del numero 23 di Texas Tech. Virginia prende il sopravvento nei 5 minuti supplementari portando a casa la vittoria.
The Cavaliers make history! ?
Virginia outlasts Texas Tech 85-77 in overtime to clinch its first NCAA DI men’s basketball national title: https://t.co/mFb2ae9QA0 pic.twitter.com/JakDsxMEyl
— NCAA (@NCAA) April 9, 2019
Anche senza scendere in campo durante la finale, e dopo aver giocato solo pochi minuti della prima partita, Francesco Badocchi è il primo italiano a vincere il torneo NCAA. Il rimpianto della stagione dei Cavaliers è indubbiamente quella semifinale persa da favorita contro i Florida Seminoles che non gli ha permesso di giocare la finale per il titolo di Atlantic Coast Conference.
Hunter, Jerome e Culver prossime star NBA viste in campo nella finale tra Virginia e Texas Tech
Con ogni probabilità Hunter e Jerome lasceranno il college già quest’anno per cercare fortuna nella NBA.
De’Andre Hunter sarà un sicuro top 10 (nell’ultimo mock draft di ESPN viene dato come sesta scelta assoluta), mentre il compagno di squadra dovrebbe essere chiamato verso la fine del primo giro (30esimo nell’ultimo mock draft di ESPN).
In casa Red Raiders solo Jarrett dovrebbe fare il grande passo. La guardia texana è una possibile top 5, soprattutto dopo il grande torneo giocato e le quotazioni in ribasso di Cam Reddish di Duke e Nassir Little di North Carolina.
Culver ha a sua volta una serie possibilità concrete di esser chiamato molto in alto. Per chi si domandasse: “E Davide Moretti che fa?“. Farà sicuro un altro anno in NCAA, per ritentare l’assalto titolo e e per acquisire ancora più esperienza. E, alla fine della prossima stagione, potrebbe dichiararsi eleggibile al draft, con la speranza di riuscire a strappare una chiamata al draft 2020.
Stupisce l’assenza dai mock del MVP del torneo, Guy, che però potrebbe esser intenzionato a tornare la prossima stagione a Virginia per il suo quarto e ultimo anno di college.