Secondo Ted Leonsis, proprietario degli Washington Wizards, il roster della squadra della capitale per la stagione 2018\19 è “uno dei più profondi che abbiamo mai avuto”.
Gli Wizards di Scott Brooks hanno chiuso la stagione passata con una eliminazione al primo turno dei playoffs per mano dei Toronto Raptors. Durante una regular season da 43 vinte e 39 perse, minata dai problemi fisici di John Wall (ginocchio k.o. e stop di oltre due mesi) e da dissidi interni, una delle debolezze principali attribuite agli Washington Wizards è stata la poca profondità del roster. Coach Brooks ha spesso utilizzato una rotazione a 7-8 uomini, non riuscendo a trovare in giocatori come Tomas Satoransky, Tim Frazier o Ramon Sessions una quantomeno parziale alternativa a Wall.
In estate, gli Wizards sono dunque corsi ai ripari. Dal mercato dei free agent sono arrivati Jeff Green e soprattutto Dwight Howard. Dai Los Angeles Clippers è arrivato Austin Rivers, in cambio di Marcin Gortat. Il draft ha invece portato in dote la guardia-ala da Oregon Troy Brown Jr. scelto con la numero 15.
Le parole di Ted Leonsis sui nuovi Washington Wizards
Parlando a margine di un evento della sua “Monumental Sports & Entertainment Group“, Leonsis ha raccontato a Candace Buckner del Washington Post che: “Guardando al roster degli Wizards, penso che sia forse il più profondo che abbiamo mai avuto. La Eastern Conference sarà molto competitiva quest’anno, ma noi non siamo da sottovalutare. Credo che vedremo una gran bella squadra, quest’anno“.
La firma di Howard è stata l’operazione di mercato più importante. Dopo una buonissima stagione a Charlotte, Howard è stato spedito in estate ai Brooklyn Nets in cambio di Timofey Mozgov e scelte future (una mossa tesa a scaricare il pesante contratto dell’ex Orlando Magic). Rilasciato dai Nets, “Superman” ha quindi accettato i 5,3 milioni di dollari della mid-level exception offerti da Washington.
In campo, Howard rappresenta di certo un passo in avanti rispetto a Gortat. I dubbi sulla bontà della scelta riguardano la strabordante personalità di Dwight, ed il suo inserimento in un gruppo già in passato turbolento, e guidato da un tipo “tosto” come John Wall.
Le parole di Ted Leonsis su Howard
Ted Leonsis non vede in questo un problema: “Penso che sia un problema creato dai media, più che altro. (Howard) sarebbe potuto andare ovunque (…) è un giocatore che ha sempre ottenuto il massimo salariale, noi abbiamo usato una mid-level exception. Sarà una grande aggiunta alla nostra squadra, ha voluto venire qui e noi abbiamo bisogno delle sue qualità: può correre, andare a rimbalzo e difendere (…) lui ha comunque guadagnato il massimo grazie al buy-out (dei Nets, ndr), così, per la cifra abbiamo speso, credo sia stata la miglior presa possibile in quel ruolo“.
Il proprietario della franchigia di Washington DC passa quindi ai “voti” sull’operato del suo front office: “Penso che entrambi i front office (degli Wizards e dei campioni NHL 2018 Washington Capitals, di cui è proprietario) meritino una bella “A”. Quando la stagione finisce, ci si siede e ci si dice: ‘Questi sono i nostri prossimi obbiettivi’. Per gli Wizards, l’obiettivo era avere più equilibrio e più profondità per essere pronti in caso di infortuni (…) Dai centri alle guardie, ora abbiamo una panchina che può segnare tanti punti, e credo che potremo avere una rotazione anche a 10 o 11 uomini“.