Vittoria tanto importante quanto inaspettata per DeMarcus Cousins e gli Houston Rockets, che centrano il secondo successo consecutivo, il terzo nelle sei gare disputate dopo la trade che ha portato James Harden ai Brooklyn Nets, imponendosi con un netto 133-108 sul campo dei Dallas Mavericks nel sentitissimo derby texano. Per i Mavs – che nel primo confronto stagionale avevano avuto la meglio (113-100 in loro favore in quel di Houston lo scorso 5 gennaio) – si tratta del primo KO dopo due vittorie consecutive.
Tra le file degli ospiti, spiccano Eric Gordon e DeMarcus Cousins. Il primo si prende la scena a suon di canestri, chiudendo a quota 33 punti (season-high) col 59% dal campo (10/17) e il 67% da dietro l’arco (6/9), mentre il secondo si rende autore di una prestazione a dir poco dominante e per la prima volta torna a giocare in maniera a tratti molto simile al giocatore che era prima dei tanti gravi infortuni, il devastante centro ammirato negli anni tra Sacramento e New Orleans e, in parte, coi Golden State Warriors. Partito in quintetto in luogo dell’indisponibile Christian Wood, infatti, DMC mette a referto una bella doppia doppia da 28 punti, 17 rimbalzi e 5 assist col 60% al tiro (9/15) e il 50% dalla lunga distanza (4/8).
DeMarcus Cousins e Gordon come ai tempi d’oro e i Rockets espugnano Dallas
I Rockets devono fare a meno anche di Victor Oladipo, ma ritrovano John Wall, male al tiro ma capace comunque di lasciare il segno sulla gara con 8 assist. Per ritrovare la forma migliore ci sarà tempo, il suo rientro dopo cinque partite saltate è fondamentale per Houston, che sta dimostrando di potersi tranquillamente giocare le sue carte nel selvaggio Ovest. In uscita dalla panchina, danno il loro contributo alla causa il rookie undrafted classe ‘98 Mason Jones, autore di 16 punti, 5 rimbalzi e 3 assist col 75% al tiro (6/8 dal campo e 3/4 da dietro l’arco), e David Nwaba, che fa registrare 18 punti, 2 rimbalzi, 3 assist e un recupero con l’86% dal campo (6/7) e il 100% da tre (2/2).
“Abbiamo fatto molto bene in queste due trasferte, soprattutto considerando che eravamo in back to back. Cousins sta lavorando tantissimo sul suo tiro da tre e i risultati si vedono, sapevo che prima o poi sarebbe salito in cattedra.”, le parole dell’head coach dei Rockets Stephen Silas, ex membro dello staff dell’allenatore dei Mavericks Rick Carlisle. Quest’ultimo è di tutt’altro umore dopo il pesante tracollo dei suoi Mavs: “Non abbiamo alcuna scusa. L’energia è stato un fattore determinante e loro sono stati molto più determinati di noi. Abbiamo provato a imporre il nostro gioco, ma non ci siamo riusciti.”, ha dichiarato al termine della gara il coach di Dallas.
Quattro giocatori in doppia cifra per i Mavericks, con Luka Doncic che mette a referto 26 punti, 5 rimbalzi, 8 assist e una stoppata col 50% al tiro (9/18) e Boban Marjanovic che fa registrare una doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi col 54.5% dal campo (6/11), sopperendo all’assenza di Kristaps Porzingis. Non riesce a incidere, invece, Tim Hardaway, spesso e volentieri autore di prestazioni a dir poco impressionanti contro i Rockets: per lui, stavolta, soltanto 15 punti con pessime percentuali al tiro (31% dal campo con 4/13 e 17% da tre con 1/6).