La NBA prevede di poter tornare alle arene piene con pubblico pagante a partire dalla prossima stagione, quella 2021\22, e spera col progresso della campagna vaccinale contro il Covid negli Stati Uniti di poter aumentare il numero massimo possibile di spettatori presenti già in questo finale di stagione e ai playoffs 2021.
A rendere possibile il progetto potrebbe essere una partnership con Clear, un’azienda che si occupa di sistemi di tracciamento e raccolta dati biometrici e che è impegnata nello sviluppo dei “passaporti vaccinali” che dovrebbero nelle prossime settimane e mesi rendere possibili gli spostamenti alle persone vaccinate e immunizzate contro il Covid. L’azienda metterà a disposizione della NBA la tecnologia di screening e tracciamento per ognuna delle 30 squadre e delle arene.
Una tecnologia, quella del Clear Health Pass, già in uso in fase sperimentale a diverse squadre NBA tra cui San Antonio Spurs, Miami Heat e Atlanta Hawks come riportato da ESPN, e per ora utilizzata per il personale delle arene e dei tifosi ammessi alle partite.
Tramite una App, i tifosi potranno presentarsi all’arena muniti di “pass” vaccinale oppure con il referto dell’ultimo test anti Covid negativo sostenuto, per poter accedere all’impianto.
Al 6 aprile 2021, sono oltre 108 milioni le dosi di vaccino somministrate negli USA, circa il 33% della popolazione, e oltre 63 milioni le persone immunizzate tramite seconda dose. Il 5 aprile nella MLB i Texas Rangers sono stati la prima squadra di uno sport professionistico USA a riaprire per intero il proprio impianto a oltre 38mila spettatori per la partita contro i Toronto Blue Jays, al Globe Life Field. L’unico obbligo previsto quello della mascherina (obbligo non sempre rispettato dai tifosi).
Una decisione resa possibile in Texas dall’ordine del governatore Greg Abbott, che da inizio marzo ha rimosso per intero le restrizioni anti Covid nello stato, e che è stata però giudicata negativamente dal presidente USA Joe Biden, che l’ha definita “un errore” da irresponsabili.