NBA, sono 48 i giocatori risultati positivi al test per il coronavirus al rientro in squadra per l’inizio dei training camp di preparazione alla nuova stagione, su 546 test effettuati.
A comunicare i numeri la NBA e il Sindacato dei giocatori (NBPA), i test sono stati effettuati tra 24 e 30 novembre scorsi. Tra questi, ad oggi solo Golden State Warriors e Washington Wizards hanno comunicato di casi positivi (due per Golden State, uno a Washington) in squadra alla ripresa degli allenamenti.
In vista della stagione 2020\21, la NBA ha predisposto un corposo protocollo di 134 pagine con le linee guida per i team e la gestione dei casi positivi tra giocatori e staff. Le 30 squadre NBA riprenderanno dal 22 dicembre la regular season, che durerà fino ad aprile e prevederà – come si consueto – viaggi e trasferte. Secondo tale protocollo, ogni giocatore positivo al test per il coronavirus dovrà essere posto in isolamento e in osservazione per 10 giorni prima di poter riprendere l’attività, e in caso di comparsa dei sintomi, 10 giorni dalla loro scomparsa. Prima di rientrare in groppo, l’atleta dovrà essere sottoposto a test fisici ed elettrocardiogramma.
Sarebbe caduta almeno per il momento la possibilità di riavere il pubblico pagante nelle arene. In diversi stati le autorità sanitarie vietano ancora gli assembramenti di persone nei luoghi chiusi come gli impianti sportivi.