La free agency di Marcus Morris è stata sicuramente molto movimentata: l’addio a Klutch Sports ed al suo ex agente Rich Paul è solamente l’ultimo episodio una serie di scelte piuttosto particolari dell’ex giocatore dei Boston Celtics.
MARCUS MORRIS: PRIMA DEGLI SPURS, NO ANCHE AI CLIPPERS
L’ex Boston ha accettato la proposta dei New York Knicks da 15 milioni di dollari solamente all’ultimo momento, dopo aver dato inizialmente la propria parola ai San Antonio Spurs accordandosi per un biennale da 20 milioni complessivi.
Ma c’è dell’altro: prima degli Spurs, pare che lo stesso Marcus Morris abbia rifiutato un offerta da 41 milioni di dollari dei Los Angeles Clippers. Questi ultimi poi, dopo aver preso atto del rifiuto del lungo, hanno virato su Moe Harkless, arrivato a L.A. via Miami Heat nella complessa trade che ha portato Jimmy Butler in Florida.
Da questo episodio sembra partire la crisi tra il 29enne Morris e Klutch Sports. Paul e Morris hanno lavorato nelle scorse settimane per ottenere un contratto con gli Spurs. A fronte dei tentennamenti di San Antonio, l’ex giocatore di Pistons e Suns ha sostanzialmente cambiato idea, preferendo i Knicks ed un contesto in cui, presumibilmente, il giocatore avrà maggiore spazio. E proprio questa indecisione potrebbe aver provocato la rottura tra l’agenzia di Rich Paul e l’ex Celtics, anche se le reali motivazioni non sono state ancora chiarite.
La stagione 2018\19 è stata complessivamente la migliore in carriera per Morris. In 75 gare disputate, l’ex giocatore di Detroit Pistons e Phoenix Suns ha viaggiato a 13.9 punti e 6.1 rimbalzi di media, in quasi 28 minuti a partita.