Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Lakers-Thunder: i “boo” non fermano lo scatenato Paul George

Lakers-Thunder: i “boo” non fermano lo scatenato Paul George

di Giovanni Rossi
Clippers-Zubac-Paul George and Ivica Zubac, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Staples Center

Game 38 Recap: Lakers-Thunder

Terza gara interna consecutiva per i Los Angeles Lakers (21-16) che allo Staples Center ricevono gli Oklahoma City Thunder (23-13).

I gialloviola sono reduci dalla bella vittoria in rimonta contro i Sacramento Kings e sono chiamati alla sfida più impegnativa da quando LeBron James è indisponibile. I Thunder dopo un brutto avvio di stagione si sono saldamente posizionati nelle posizioni alte della Western Conference, grazie alle prestazioni del duo Westbrook & George.

I lacustri, oltre che di James, sono privi di Rajon Rondo e Beasley, per cui Walton schiera Zo, Hart, Ingram, Kuz e McGee. Donovan – privo di Abrines e Roberson – risponde con Westbrook, Ferguson, George, Grant ed Adams.

Lakers-Thunder, boo dagli spalti per George

Nel primi minuti del quarto ad accendere la sfida è il duello sotto le plance tra Adams e McGee. Il neozelandese sfrutta la stazza per prendere posizione profonda e servire i tagli dei compagni. L’ex Warriors prova a far valere in attacco la maggiore mobilità, mentre in difesa è efficace stoppando, due volte, in aiuto.

Entrambe le squadre faticano a trovare la via del canestro – 5/15 combinato dal campo – ed il punteggio è smosso soprattutto dalla lunetta, 7-8 dopo tre minuti e mezzo di gioco.

La partita continua ad essere caratterizzata dalle difese e dagli errori – 5/17 per entrambe – al tiro. Ingram serve un paio di volte i lunghi lacustri, mentre George – subissato dai fischi dello Staples Center – lascia il campo a Nader a causa del terzo fallo. 16 pari a tre minuti dalla fine del periodo.

Lance pesca nell’angolo KCP che segna – dopo dodici errori complessivi – la prima tripla della gara, l’ex Pistons nel possesso seguente realizza anche i liberi del sorpasso.

A due secondi dal termine Jerami Grant segna dall’arco, prima che un’evitabile fallo di Schroder consenta a Pope di pareggiare dalla lunetta, 25-25.

Lakers-Thunder, KCP e George on fire ?

I gialloviola rientrano con Zo e Kuz insieme a KCP, Lance e McGee. Kyle commette subito secondo e terzo fallo ma Walton preferisce tenere l’ala lacustre in campo.

OKC allunga grazie alle giocate di Abdel Nader, che segna dall’arco ed in penetrazione. I Lakers cercano JaVale McGee che converte due passaggi di Zo…

…ma è insolitamente impreciso (1/4) dalla lunetta, 32-32 a nove minuti dall’intervallo.

Oltre che in attacco, Lonzo Ball riesce a farsi sentire in difesa stoppando prima Diallo e poi Westbrook. Dalle due giocate scaturiscono altrettante transizioni chiuse da KCP, dall’arco prima e schiacciando poi.

L’appena rientrato George va subito a segno, prima della terza tripla ??? dello scatenato Kentavious Caldwell-Pope. 17 per il #1 Lakers, 36-42 il punteggio a 7’15” dalla fine del tempo.

Adams e McGee continuano a battagliare, The Broodie – dopo non essere riuscito a concludere al ferro – trova per la prima volta il bersaglio dal perimetro. 44-43, timeout per Walton costretto a sostituire Kyle Kuzma, fermato da una contusione alla schiena.

RW alimenta la transizione Thunder, chiusa da Big Kiwi e – due volte – da George. Il prodotto di CSU risponde alla tripla di Lance Stephenson, prima dei canestri di Ingram e Chandler – servito da Born Ready con una giocata delle sue – che riportato la gara in parità, 52 pari.

Hart e Slenderman…

…cercano l’allungo, che viene stoppato da Dennis Schroder, grazie alle giocate del tedesco Young Trece può segnare (17 per lui) il canestro del sorpasso, 57-59 alla fine del primo tempo.

Lacustri a contatto grazie alla produzione di KCP (18) e nonostante le tante perse (10 a 5). Fondamentale che i lunghi riescano a contenere Adams (già 11+9), decisivo come bloccante ed a rimbalzo offensivo.

Lakers-Thunder, Ball ed Ingram cercano l’allungo

Al rientro, entrambe le contendenti faticano a trovare la via del canestro. I Lakers riescono a servire qualche buon taglio, mentre i Thunder – dopo aver sbagliato le prime cinque conclusioni – pareggiano grazie al jumper ed alla tripla del solito George, 65 pari.

Dopo il DNP contro i Kings, si rivede in campo Ivica Zubac che schiaccia…

…subito in transizione.

Il #13 è l’unico terminale offensivo della squadra di coach Billy Donovan, l’ex Pacers risponde ai canestri di Brandon Ingram evitando l’allungo dei californiani.

Nonostante l’enorme fatica a tenere il passo di Grant e PG, Hart prova a rendersi utile a rimbalzo ed in aiuto difensivo. Josh stoppa – ottava di squadra – RW, costretto al momento ad un pessimo 2/16 dal campo.

Il ritmo della gara è notevolmente calato, le difese e gli errori al tiro la fanno da padroni. Steven Adams impone kg e cm a Zubac, trova il sesto rimbalzo offensivo della sua partita e segna il libero del 74-76 a 2’24” dalla fine del quarto.

Con Kuzma out for the game, coach Luke Walton schiera Svi con Zo, Hart, Lance e Zu. La scelta paga, perché Svi Mykhailiuk trova subito la via del canestro con il jumper in penetrazione.

I liberi di RW ed il canestro di Zu chiudono la frazione, 82-78.

Lakers-Thunder, George decisivo

I Thunder trovano subito il sorpasso, grazia a Noel – che come Adams sfrutta il fisico contro Zu – e Nader, 85-88 e timeout Lakers.

I lacustri faticano tantissimo contro la difesa schierata di OKC e concedono troppe seconde chance (8 a 15). Ball sbaglia dalla lunetta, Ingram – dopo un pull-up sbagliato – perde un brutto possesso, Schroder segna il +6 a 6’35” dalla sirena.

Oltre ad essere presente a rimbalzo (15), Josh Hart prova a spingere la transizione per far uscire l’attacco, sprofondato nelle sabbie mobili della difesa Thunder. Rientrano prima Chandler e poi Lance – per Ball – nel vano tentativo di contenere la frontline avversaria e aggiungere inventiva ai Lakers.

Ancora Josh – dopo due canestri di George – segna la tripla che tiene in vita in gialloviola, 92-95 e timeout per Donovan a 3’36” dal termine.

KCP ed Ingram – che prova, invano, a scardinare la difesa – non riescono a segnare. Tyson Chandler chiude con troppa foga su Washington e viene sanzionato con un flagrant di tipo 1. Paul George segna i liberi e sul possesso decisivo schiaccia l’assist – della tripla doppia di Russell Westbrook – che di fatto chiude la gara, 92-103.

I canestri di Ingram, KCP ed Hart servono solo a fissare il punteggio finale, 100-107.

Lakers-Thunder, 37 per Paul George

Dopo tre quarti giocati più che bene, Ingram stecca nell’ultimo quarto. Brandon negli ultimi 12 minuti segna solo un canestro, sbagliandone sei, oltre a perdere due palloni. Tiny Dog non è riuscito a scardinare l’arcigna difesa avversaria, oltre a pagare l’elevato minutaggio – oltre 40 minuti – e l’assenza di altri compagni in grado di produrre dal palleggio. Per il prodotto di Duke a referto 17 punti – 8/21 dal campo, 0/2 dall’arco -, 11 rimbalzi, 5 assist e 4 perse.

Hart fatica al tiro (1/8 dall’arco) ed in difesa, soffrendo gli avversari più veloci. Tuttavia Josh prova a limitare i danni lottando a rimbalzo (15) e provando a spingere la transizione, chiudendo con 13 punti.

Ball spende tantissime energie in difesa su Westbrook, risentendone probabilmente in attacco. Lonzo chiude con 3 punti, 4 rimbalzi e 7 assist con solo 4 tiri tentati. Per Zo ancora un brutta serata (1/5) dalla lunetta.

KCP conferma di essere il tiratore più affidabile dall’arco (5/11) e dalla lunetta (8/10), oltre che l’unico panchinaro in grado di produrre. Troppi però – causa infortuni – i minuti giocati ed il volume delle conclusioni.

Seppur non ancora al meglio fisicamente, McGee (15+8, 4 stoppate, 7/16 dal campo) è il migliore tra i lunghi lacustri, nonostante abbia sofferto Adams per tutta la gara. Non il solito impatto per Chandler (7+3), mentre Zubac tanto efficace nel concludere (8 con 4/4) quanto inconsistente a rimbalzo.

Lance prova a giocare per gli altri (3+6+4) anche se ormai viene continuamente canzonato (RW e PG) dagli avversari. Svi (5, 2/3) probabilmente poteva essere schierato prima, già dall’uscita di Kuz.

Solo 16 minuti per Kuzma, che dovrà essere sottoposto nelle prossime ore ad accertamenti per valutare l’entità del problema alla schiena.

Kentavious Caldwell-Pope, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Staples Center

Kentavious Caldwell-Pope, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Staples Center (Andrew D. Bernstein, NBAE via Getty Images)

I 3 falli prematuri e l’accoglienza dello Staples Center non condizionano Paul George, che chiude la gara con 37 punti (15/29 al tiro, 2/11 dall’arco), 4 rimbalzi, 4 recuperi e tutti i canestri decisivi della gara. Tripla doppia per Westbrook (14+16+10) nonostante le 4 perse e la serata disastrosa al tiro (3/20). Ottima prova per Adams (14+15), bene Grant (14+7).

Box Score su NBA.com

Lakers-Thunder, californiani in difficoltà contro la difesa avversaria

Ancora una volta i Lakers crollano nel finale di una gara che pareva alla loro portata. I ragazzi  di Walton pagano le assenze oltre che all’incapacità di produrre contro la difesa schierata.

Ingram ha provato ad assumere il ruolo di go-to-guy, non riuscendo nell’impresa, mentre gli altri esterni – Ball ed Hart in primis – al momento non hanno le skill per mettere in difficoltà una delle migliori difesa della lega.

Emblematica la scelta di Walton, costretto a schierare Lance per Ball nei minuti finali per provare a variare l’attacco fossilizzatosi sulle iso di Brandon. Sorprende, inoltre, la scelta del figlio di Bill di non dirottare – neppure parzialmente – Tiny Dog sulle tracce dello scatenato George.

<In tutte e quattro le gare disputate da quando LeBron è out, siamo stati in vantaggio. Abbiamo giocato bene. Davvero, sono state tutte gare decise da pochi possessi e che avremmo potuto vincere.>

Le parole di Hart a fine gara.

I Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 4:30 italiane – tra Venerdì 4 e Sabato 5 Gennaio, allo Staples Center arrivano i New York Knicks.

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