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Lakers-Cavaliers: gialloviola sempre più giù

di Giovanni Rossi
The Los Angeles Lakers, Los Angeles Lakers vs Cleveland Cavaliers at Staples Center

Game 44 Recap: Lakers-Cavaliers

Dopo l’impalpabile prova offerta contra Utah, i Los Angeles Lakers (23-20) tornano allo Staples Center per affrontare i Cleveland Cavaliers (8-35).

Rispetto alla gara dell’Ohio, manca il grande ex LeBron James, ancora ai box per il problema all’inguine. I Cavs, reduci da dodici sconfitte consecutive, sono privi degli ex Larry Nance Jr. e Nwaba, oltre che di Kevin Love e dell’esule J.R. Smith.

I gialloviola schierano gli stessi starter della Vivint Smart Home Arena – Zo, Hart, Ingram, Kuz e McGee – mentre Drew schiera Sexton, Burks, Hood, Osman e Thompson.

Lakers-Cavaliers, ancora un brutto inizio per Kuzma e compagni

Come nelle ultime uscite, i lacustri iniziano la gara molli e senza verve. Tiri aperti sbagliati ed errori gratuiti caratterizzano i primi possessi dalla gara. Hart trova il jolly dall’arco, risponde Cedi Osman che punisce a ripetizione la pigra difesa di McGee e Kuzma sul pick-and-roll. Per il turco-macedone otto easy points, 9-13 al timeout di metà quarto chiesto da Walton.

Al rientro in campo i Lakers mettono subito in mostra l’altra specialità della casa, ovvero la difesa – pessima – sul perimetro: Collin Sexton, Burks ed il neo-entrato Clarkson segnano quasi indisturbati da oltre i 7.25 e solo due layup di Ball evitano che la gara finisca con quaranta minuti di anticipo, 13-28.

Tutto facile per i Cavs: 12/17 dal campo con quattro triple.

Walton inserisce Chandler e KCP proprio per il lungo ex Warriors e Kuz. La tripla di Ball e le giocate di Brandon Ingram

…che dopo l’and-one segna ancora due liberi ed un jumper, consentono ai californiani di ridurre le distanze alla fine del quarto, 24-32.

Lakers-Cavaliers, Hood risponde a Kuzma

Coach Luke Walton schiera la lineup small – Zo, KCP, Lance, Kuz e Beasley – con l’intento di aumentare l’efficacia sui cambi. La scelta paga, perché Cleveland dopo aver segnato dall’arco con Matthew Dellavedova fatica tantissimo a trovare la via del canestro.

Con un minimo d’intensità, la difesa lacustre costringe a diverse conclusioni allo scadere dei 24″ e ad un paio di perse l’attacco avversario. Lonzo segna ancora dall’arco, Kuzma si sblocca e persino Lance si sbatte in difesa tenendo Zizic in post, 31-37 e timeout per coach Larry Drew.

Dopo aver segnato il -4 ed aver contestato un layup di Osman in transizione, KCP è costretto ad uscire a causa di un problema fisico accusato proprio nella giocata difensiva. Per fortuna l’ex Pistons torna subito a disposizione di Walton.

La difesa produce la quarta persa Cavs della frazione ed i gialloviola riescono per qualche possesso a distendersi in transizione. Zo assiste Kuzma, che poi schiaccia…

…il canestro del 39-42 a metà quarto.

Hood muove l’attacco di Cleveland, mentre i Lakers riescono a contestare meglio rispetto all’inizio della gara. Hart e Zubac – due volte – stoppano Sexton e lanciano la transizione chiusa dallo stesso Josh Hart.

Negli ultimi possessi del tempo i padroni di casa non riescono a segnare e subiscono all’allungo firmato dalle giocate di Rodney Hood, 46-51 all’intervallo.

La pessima esecuzione dell’attacco a metà campo, complice l’assenza della transizione, è una delle chiavi del brutto primo tempo dei californiani. Il 3/13 dall’arco e le nove perse sintetizzano la marea di errori commessi.

Lakers-Cavaliers, californiani inconsistenti dall’arco

Con i canestri di Ball e Kuzma nei primi due possessi del secondo tempo, i lacustri riducono lo svantaggio ad una lunghezza. Ma si tratta di un fuoco di paglia poiché gli starter – come nel primo periodo – non riescono a produrre con continuità oltre che a contenere l’attacco avversario.

Kuzma ed Ingram sbagliano due volte a testa ed i Cavs allungano senza troppe difficoltà grazie ad un parziale di 10-0 alimentato dalle triple di Alec Burks ed Osman, 50-61 dopo neppure quattro minuti nel quarto.

Al rientro dal timeout Tiny Dog segna la tripla dall’angolo, cui seguono però cinque errori consecutivi dall’arco distanza, unico set scelto dai Lakers per attaccare la difesa schierata.

Dopo due canestri di Tristan Thompson, Walton schiera Svi Mykhailiuk che trova subito il bersaglio dalla lunga distanza oltre a servire Ingram…

…per la schiacciata del 60-69 con quattro minuti da giocare nella frazione.

Pur non opponendo resistenza contro TT, quantomeno Ivica Zubac converte – al termine di una rara esecuzione – l’and-one che tiene a contatto i gialloviola.

Entrambe le squadre non segnano praticamente più, ad eccezione dei canestri di KCP e Jordan Clarkson che chiudono il quarto, 65-75.

39% dal campo, 5/25 dall’arco e nove rimbalzi offensivi concessi fin qui per i Lakers. Ma ad impressionare e soprattutto l’imbarazzante differenza di effort dei titolari rispetto a quelli Cavs.

Lakers-Cavaliers, Kuzma si scatena ma non basta

Nonostante le difficoltà a trovare la via del canestro, Walton rimette in campo Beasley solo ad inizio dell’ultimo quarto. Beas – per lui solo tre minuti finora – completa il quintetto small con Lance, KCP, Ingram e Kuz.

Osman segna dall’arco, poi ai Cavs basta guardare i Lakers commettere errori su errori. Più che della carità, la linea dei liberi diventa quella della vergogna: 2/8 nei primi tre minuti del quarto.

Una fiammata di Michael Beasley – gioco da tre punti e tip dopo l’errore in transizione di Kuzma – riaccende la gara, 74-80 ad 8’28” dalla fine. Thompson stoppa B-Easy e – dopo uno sfondamento subito da Delly – chiude l’alley-oop che riporta immediatamente il vantaggio in doppia cifra.

Dopo il timeout, Kyle Kuzma segna un libero, realizza un layup ed un runner…

…che dimezzano lo svantaggio, 79-84 a poco più di sei minuti dalla sirena.

Nel momento topico della gara, Burks è autore della giocata che emotivamente chiude la sfida. L’ex Jazz sfrutta l’indecisione di Ingram e McGee a rimbalzo per recuperare il pallone del possibile -2/-3 andando a schiacciare il +7. I Lakers subiscono il colpo e falliscono dal campo con Hart e McGee, viceversa Sexton ed Osman non sbagliano, 79-90 a -3’43”.

Ingram e Kuzma – oltre a combinare 4/6 dalla lunetta – segnano due canestri e due triple illudendo ancora una volta lo Staples Center (93-96) a 22″ dal termine, ma Burks e Hood – a differenza dei Lakers – non sbagliano dalla lunetta (12/13 per i due esterni Cavs) e fissano il punteggio finale, 95-101.

Lakers-Cavaliers, Kuzma top scorer

Snocciolare cifre dopo una prestazione del genere è superfluo oltre che poco indicativo.

Solo 11 punti in transizione, 39% dal campo, 7/34 dall’arco, 11 liberi – di cui nove nell’ultimo quarto – sbagliati rendono meglio l’idea di quanto sia stato disastroso l’attacco lacustre nonostante di fronte ci fosse una delle peggiori difese della Lega.

Per la mera cronaca: Kuzma (29+9+4, 4 perse, 18 nell’ultimo) top scorer, 22+7 per Ingram poco brillante anche in difesa. Ball (13+8+8) è arrivato cotto nel finale dopo aver giocato praticamente tutto il primo tempo, Hart continua a litigare (1/8 dall’arco) con il canestro.

Male KCP (0/6 dall’arco) così come Lance (0/4) mentre McGee e Zubac non reggono l’urto sotto canestro. Pochi minuti per l’acciaccato Chandler, avrebbero forse meritato più spazio Svi e soprattutto Beasley.

Kyle Kuzma, Los Angeles Lakers vs Cleveland Cavaliers at Staples Center

Kyle Kuzma, Los Angeles Lakers vs Cleveland Cavaliers at Staples Center (Andrew D. Bernstein, NBAE via Getty Images)

I titolari di Cleveland hanno avuto la meglio su quelli dei Lakers per tutta la gara. Sexton (17+3+3), Burks (17+13+4), Hood (18), Osman (20+8) e Thompson (15+14) hanno dato la sensazione di avere sempre la gara sotto controllo. Dalla panca, 9 con 4/11 al tiro per l’ex JC.

Box Score su NBA.com

Lakers-Cavaliers, Walton frustato

Al termine della gara, rispondendo ai media su quanto fosse frustato…

<Naturalmente. La frustrazione è davvero tanta.>

…ha cercato comunque di trovare l’aspetto positivo…

<Speriamo che la rabbia per la sconfitta possa diventare un vantaggio per noi.>

…anche se la prestazione è stata davvero troppo scadente.

Il coach infine ha dichiarato che potrebbero esserci dei cambiamenti in vista delle prossime gare:

<Potremmo fare qualche variazione nella starting lineup. Non possiamo continuare a concedere più di trenta punti nel primo quarto.>

I Los Angeles Lakers tornano in campo – 4:30 italiane – tra Martedì 15 e Mercoledì 16 Gennaio per affrontare, allo Staples Center, i Chicago Bulls.

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