Mai banale quando dice la sua, mai compiacente e accondiscendente quando è in disaccordo: Kareem Abdul-Jabbar è una personalità ammirata ed esemplare nel mondo dello sport americano e internazionale, oltre ad essere vero ambasciatore delle politiche di integrazione ed uguaglianza tra esseri umani. Questa volta l’inventore dell’inarrestabile gancio-cielo ha affrontato, in un articolo per il Guardian, un tema che in questi anni è stato oggetto di dibattito negli Stati Uniti: la “sfida” che la NBA e la NFL portano avanti a suon di ascolti e merchandising, per la supremazia nel mercato americano.
Nel condurre la sua analisi, Kareem Abdul-Jabbar ravvisa il fatto che la NBA stia lentamente surclassando la NFL a livello di gradimento da parte degli americani, per svariati motivi. Ad esempio, secondo un sondaggio della compagnia di valutazione performance e management Gallup, la percentuale degli americani che seguono attivamente il football è calata dal 67% nel 2012, al 57% nel 2017; la percentuale dei tifosi della pallacanestro invece è cresciuta dal 37% al 40%. Dati puramente numerici che però testimoniano che, come dice Abdul-Jabbar, “Tutti i segnali portano al rimpiazzo della NFL da parte della NBA come lega del futuro d’America”.
È naturale che il futuro di cui parla KAJ non sia così immediato, ma la recente attenzione del pubblico nei confronti di temi importanti per la salute come i danni (soprattutto permanenti) che il football può provocare alla testa, ha portato una buona parte di tifosi a riconsiderare l’acquisto incondizionato di ticket per partite dal vivo o pay-per-view, così come l’applicazione pratica della disciplina da parte dei più piccoli. Secondo ESPN il football è infatti solo il terzo sport più diffuso tra i giovani americani, mentre proprio la pallacanestro è il primo. Inoltre, ultimamente la NFL è alle prese con un diffuso anti-Trumpismo, che ha trovato un volto in Colin Kaepernick, quarterback inginocchiatosi per protesta in occasione dell’inno americano e per questo motivo ad oggi free agent ma icona per molti sportivi. In NBA, nota Abdul-Jabbar, da questo punto di vista c’è molta più tolleranza e la gente lo percepisce, per cui è disposta ad aprire le porte ad una lega meno intransigente a livello politico.
My thoughts on "take a knee" & athletes and activism https://t.co/zYzcSHBRKy
— Kareem Abdul-Jabbar (@kaj33) September 27, 2017
I numeri del confronto ad oggi continuano ad essere impietosi con il basketball d’oltreoceano. Basti pensare che la media di spettatori delle Finals 2017 sia di 20.4 milioni di spettatori, mentre quella Super Bowl 2016 salga a ben 111 milioni. Kareem Abdul-Jabbar però è fiducioso e convinto del fatto che grazie all’alto livello di spettacolo offerto, al grande impegno sociale e politico di personaggi come LeBron James, Russell Westbrook e Gregg Popovich ma soprattutto all’identificazione di ogni giovane nei valori e nella genuinità della superstar preferita, la NBA stia procedendo a grandi passi verso il titolo di lega del futuro americano. Non sarà infallibile come sul parquet, ma quando parla Kareem è sempre bene dargli retta.