Home NBA, National Basketball AssociationNBA News John Wall, infortunio quasi smaltito. Primo allenamento con la squadra

John Wall, infortunio quasi smaltito. Primo allenamento con la squadra

di Claudio Zagara
John Wall infortunio

Essere un condottiero amato e odiato, bandiera e parafulmine di una squadra che storicamente naviga tra alti e bassi. Nel destino di John Wall c’è tutto questo, ma non solo. Dopo la convocazione per l’All-Star Game nonostante gli altalenanti risultati dei suoi Washington Wizards, per John Wall infortunio al ginocchio sinistro a rovinare, puntuale, la festa. Dal 31 gennaio, giorno dell’operazione, Wall non aveva ancora avuto occasione di riprendere ad allenarsi. Fino a ieri, quando la point guard ha potuto finalmente prendere parte ad un blando allenamento 5 contro 0 coi compagni. Wall non sarà della partita stanotte contro i Minnesota Timberwolves, ma il suo ritorno in palestra è segno che il rientro non sia poi così lontano.

 

Coach Brooks: “Valutiamo giornalmente”. Per John Wall infortunio annoso

Nella prima sessione d’allenamento dopo quasi due mesi di stop, John Wall non ha certo sorpreso per velocità e agilità. I segnali sono stati comunque incoraggianti, e coach Scott Brooks pregusta già il ritorno dell’uomo di punta dei Wizards senza però sbilanciarsi troppo. Al Washington Post, Brooks ha dichiarato:

Mi è parso in forma. Un po’ a corto di fiato, ma era previsto. È stato un altro passo verso il ritorno in campo […]. Non ho certezze su quanti giorni ci vorranno prima che faccia allenamento con contatto, di certo stiamo andando in quella direzione. Per il momento, stiamo valutando giornalmente.

Per John Wall infortunio è una parola che rimanda inevitabilmente alle ginocchia. Da sempre punto debole del giocatore, i guai fisici ora ad un ginocchio, ora all’altro, ora ad entrambe contemporaneamente, ne hanno segnato in maniera pesante la carriera. Per Wall quello del 31 gennaio è stato il terzo intervento in soli due anni, senza troppe distinzioni tra più o meno invasivi. Non proprio una passeggiata per uno che ogni anno inizia la stagione con l’obiettivo dei Playoff.

 

Tra i Wizards si fa quel che si può. Ma nelle gare difficili Beal non basta

È giusto e utile precisare che i Washington Wizards non sono di certo in fondo alla classifica. Quinti nella Eastern Conference (38-29), Bradley Beal e soci continuano a barcamenarsi tra successi e sconfitte; per l’esattezza, in egual misura nelle ultime 10 partite (5-5). Ciò che lascia perplesso Scott Brooks è la totale mancanza di mordente in determinate situazioni difensive. Proprio il mordente che John Wall è in grado di dare quando c’è da scoprire i denti. “Si sono presi gioco di noi. Non c’è da girarci attorno”, ha laconicamente riassunto Brooks la disfatta di domenica contro i Miami Heat per 129-102.

Dall’infortunio di Wall Beal, altro All-Star della capitale, si è caricato la squadra sulle spalle, ma le sue prestazioni non sempre possono supplire l’assenza del leader designato. Contro gli Heat ad esempio, Beal ha realizzato 14 punti lasciando gran parte della scena alla riserva Jodie Meeks (23). Nei mesi scorsi i Wizards hanno avuto anche problemi interni d’altro tipo, tra riunioni “players only” non andate a buon fine e, più avanti, certe liti sui social network. Ora che le acque sembrano essersi calmate, forse ci vuole qualcuno che torni ad agitare il campo. Qualcuno come John Wall.

 

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