James Harden non ha ancora iniziato ad allenarsi con i compagni al training camp degli Houston Rocjkets, e si trova al momento in isolamento fiduciario dopo aver partecipato al party di compleanno di Lil Baby ad Atlanta.
I Rockets hanno iniziato domenica gli allenamenti di gruppo e accolto il nuovo arrivato John Wall, che sostituirà Russell Westbrook in quintetto base per coach Stephen Silas. Harden potrà tornare in squadra una volta superata la quarantena e i test per il coronavirus in settimana, come previsto dai protocolli NBA.
Un inizio non dei migliori per i Rockets, che hanno resistito durante la off-season alle pressioni e deciso di non mettere per ora sul mercato l’MVP 2018, nonostante il supposto interesse dei Brooklyn Nets. James Harden inizierà la stagione a Houston, una squadra rinnovata sia in panchina che nel front office, che soprattutto in campo con gli arrivi di Wall, Christian Wood, DeMarcus Cousins e Sterling Brown. I Rockets, nelle parole di coach Stephen Silas, credono fermamente di poter ancora costruire attorno a Harden una squadra vincente, e attendono di poter ricominciare a lavorare per l’inizio della regular season.
“Dico solo che lo vogliamo qui, e vogliamo che faccia parte di quello che stiamo costruendo qui. Non vedo l’ora di allenarlo e di iniziare a lavorare con lui, vederlo in campo con i compagni che stanno già lavorando duro, ci sono buone vibrazioni in squadra“.
James Harden non è l’unico assente giustificato in casa Rockets: anche P.J. Tucker dovrà passare attraverso i protocolli anticovid per poter riprendere gli allenamenti.
“Se Harden è ancora dei nostri?” prosegue Silas “E’ una domanda che dovreste fare a lui quando arriverà, noi non vediamo l’ora di averlo qui e di iniziare. No, non ci siamo sentiti, la cosa migliore sarà parlarne a quattrocchi“.