Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsGolden State Warriors Golden State Warriors, i problemi nascono alla Oracle Arena, Kerr: “Mi aspettavo di meglio”

Golden State Warriors, i problemi nascono alla Oracle Arena, Kerr: “Mi aspettavo di meglio”

di Michele Gibin

Dopo la vittoria in trasferta di gara 4 un Klay Thompson fiducioso guardava già al prossimo turno ed alla riedizione della finale della Western Conference dello scorso anno tra Golden State Warriors e Houston Rockets.

La grande partita di Lou Williams, Danilo Gallinari e dei Los Angeles Clippers ha ricordato ai bi-campioni in carica come la serie non sia invece affatto finita.

129-121, e seconda sconfitta in tre gare casalinghe in post-season per gli Warriors, che dopo un gran primo quarto non vedono più la luce, e mancano la rimonta nel finale di partita.

Siamo sorpresi, non siamo abituati a questo, ma niente panico” Predica calma Steph Curry, trovatosi in passato con i suoi Warriors in acque ben più turbolente “Dobbiamo realizzare che quest’anno ci porterà delle sfide diverse, in tanti ci attaccheranno mischiando le carte, variando molto, per noi in questa serie l’obiettivo non cambia: avremmo gradito chiudere stanotte, ora dobbiamo andare a Los Angeles e vincere“.

I Golden State Warriors hanno avuto più di uno stop imprevisto in stagione tra le mura amiche della Oracle Arena. Per i fan di Oakland l’ultima stagione ha rappresentato una situazione particolare: la squadra si trasferirà dal prossimo anno a San Francisco, nel nuovo Chase Center. Un trasferimento noto da tempo, ovviamente, ma è possibile che l’imminente partenza dei bi-campioni abbia creato quest’anno una sorta di distaccamento tra la squadra ed il suo pubblico.

Klay Thompson e Kevin Durant hanno evidenziato più volte in stagione come a tratti sia mancato in campo l’apporto del pubblico. Disamoramento? Non sembra questo il caso. Abitudine all’eccellenza? Probabilmente.

Le difficoltà casalinghe? Non ne ho idea, davvero” Scuote la testa Thompson (22 punti e 4 su 11 al tiro pesante) nel post-gara “Abbiamo comunque vinto tante partite in casa quest’anno, e possiamo vincere ovunque in trasferta, quindi non ci sono grandi problemi. Vinciamole tutte in trasferta“.

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Quest’anno tante cose non sono andate esattamente come preventivato, è un po’ il trend della stagione per noiSteve Kerr critica l’atteggiamento difensivo dei suoi “Nulla mi sorprende più a questo punto. Mi aspettavo che la squadra giocasse meglio e chiudesse la serie. Così non è stato ma sono i playoffs e non ci si può rilassare

Abbiamo concesso ai Clippers 129 punti in casa nostra, hanno tirato con il 54%, segnato 37 punti nel primo quarto… tutto quello che di buono si è visto a Los Angeles non si è visto qui oggi, ed i Clippers sono una squadra vera. Abbiamo dato per scontato che la partita sarebbe stata facile, invece loro hanno lottato, Patrick Beverley è sceso in campo come una furia e ci ha preso a calci subito, dal primo possesso

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