Home NBA, National Basketball AssociationNBA News Wizards, Dwight Howard parla del suo infortunio: “Non sono finito e lo dimostrerò, il recupero una sfida”

Wizards, Dwight Howard parla del suo infortunio: “Non sono finito e lo dimostrerò, il recupero una sfida”

di Michele Gibin
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Wizards, Dwight Howard sull’infortunio: “Non sono preoccupato, ci sono già passato”.

Il grande acquisto estivo degli Washington Wizards, che negli auspici del proprietario Ted Leonsis avrebbero dovuto competere per la semifinale di Conference, è stato sicuramente Dwight Howard.

Il lungo ex Orlando, Lakers e Atlanta era arrivato in estate da free agent dopo la risoluzione del suo contratto con Brooklyn nets, che a loro volta avevano acquisito l’ex Super Man dagli Charlotte Hornets via trade.

Per giocare a Washington, Howard ha accettato la sola mid-level exception da 5.3 milioni di dollari offertagli dal gm Ernie Grunfeld. La campagna 2018\19 di Dwight Howard è iniziata ai box per un problema muscolare ad un gluteo.

Howard ha fatto il suo esordio stagionale il 2 novembre scorso, contro gli Oklahoma City Thunder, ma nemmno un mese più tardi, il 30 novenbre, la notizia di un nuovo stop. Per Dwight, operazione chirurgica alla schiena, un intervento di microdiscectomia alla quarta e quinta vertebra lombare che lo terrà fuori dai giochi per almeno altri due mesi.

Dwight Howard sta affrontando le prime fasi della riabilitazione a casa sua, in Georgia. Candace Bucknee del Washington Post ha raccolto le parole dell’ex Magic, che ha spiegato la sua scelta di rimanere lontano da Washington in questa fase del suo persorso di recupero:

Se fossi rimasto a Washington con la squadra, avrei affrettato i tempi per la voglia di scendere in campo. I nostri dottori hanno adottato la soluzione migliore: mi hanno detto di andare a casa, rilassarmi e rimettermi in forma, per poi ritornare (a Washington, ndr) tirato a lucido ed andare alla caccia del titolo

– Dwight Howard sull’infortunio –

 

Howard non potrà fare rientro in campo prima di due o tre mesi:

Sarò pronto quando riuscitò a scendere in campo senza problemi. Non è questa la cosa che mi preoccupa, ci sono già passato e so cosa mi ci vuole per tornare ad essere quello di prima. Saltare, potermi gettare a terra su una palla vagante, tornare in piena forma. Mi sono sempre paciute le sfide. A 33 anni e dopo un’operazione alla schiena, un sacco di gente dirà: ‘E’ finito, è rotto’. Questa è una grande opportunità per me di dimostrare quanto questa gente si sbagli, e per dimostrare a me stesso che posso superare qualsiasi prova

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