Per Tyronn Lue e i Los Angeles Clippers si è trattata di una promozione sul campo, l’ex allenatore dei Cleveland Cavs e da un anno assistente di Doc Rivers era la scelta più logica per sostituire proprio il vecchio mentore.
Lue conosce l’ambiente Clippers ed ha lavorato per un anno intero in uno spogliatoio ricco di star (Kawhi Leonard, Paul George) e veterani come Lou Williams, Marcus Morris e Pat Beverley. Un altro aspetto che lo ha reso la scelta più coerente come prossimo capo allenatore della corazzata (affondata in malo modo a Orlando) di LA.
E proprio da chimica e unita di squadra è partito coach Tyronn Lue in sede di presentazione. Per l’allenatore campione NBA 2016 ai Cavs, la poca intesa dimostrata in campo ai playoffs dai Clippers non è stata causata da supposte frizioni in spogliatoio, quanto dai tanti piccoli infortuni e stop che hanno spesso impedito a Doc Rivers di impiegare la squadra al completo in stagione, sia prima dello stop di marzo, che nella bolla di Orlando.
“Parliamo di chimica di squadra, ma la realtà è che Paul George ha iniziato la stagione fuori per le operazioni alle spalle, e non ha potuto neppure prendere parte appieno al training camp“, spiega Lue “Kawhi Leonard non ha svolto per intero il training camp, poi è arrivato lo stop per Berverley, che è entrato e uscito dal quintetto più volte in stagione“.
A Orlando non è certo andata meglio, con l’assenza giustificata di oltre quasi un mese per Montrezl Harrell, accorso al capezzale della nonna, e quella di Lou Williams che ha pagato con 10 giorni di quarantena suppletiva un suo stop in uno strip club di Atlanta durante un permesso di alcuni giorni concesso dai Clippers poco prima dell’inizio della mini-regular season.
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— LA Clippers (@LAClippers) October 21, 2020
Come Rivers, Tyronn Lue è abituato ad avere a che fare con le superstar in campo nelle sue squadre: da LeBron James e Kyrie Irving a Cleveland, oggi si troverà a gestire Kawhi Leonard e Paul George, oltretutto nella stagione che seguirà il fallimento di Orlando ed in cui i Los Angeles Clippers non potranno sbagliare.
“Non è detto che i tuoi migliori giocatori siano anche i tuoi leader in gruppo“, così Lue “Kawhi e George guidano dando l’esempio, la leadership vocale della squadra spetterà a me così come a Pat (Beverley, ndr) a Lou (Williams, ndr) e certamente a Kawhi e Paul George. Deve essere una cosa collettiva. Io dovrò loro mostrare un modo diverso di essere leader, e loro dovranno fare lo stesso con me“.
“Leonard e George? Credo che potranno restare a lungo ai Clippers, a patto che riusciamo a creare un gruppo vincente. Io voglio diventare un grande coach, e per farlo dovrò vincere, è l’unica cosa che conta. La pressione c’è ogni qual volta si è chiamati a vincere, inutile negarlo“.
Uno dei fattori che farà la differenza in un gruppo esperto e ricco di talento come i Los Angeles Clippers, per Lue, resta però l’integrità fisica della squadra: “La salute fisica è la cosa più importante, da quella potremo partire“.