“Devo iniziare a farmi vedere“, Chris Paul aveva chiamato in causa sé stesso dopo la sconfitta di gara 2 del primo turno dei playoffs dei suoi Oklahoma City Thunder contro gli Houston Rockets, che senza James Harden avevano piazzato il parziale decisivo per la partita ad inizio secondo quarto.
Ed in gara 3 con le spalle al muro, Chris Paul ha eseguito, servendo prima l’assist per il +1 a 13 secondi dalla fine dei tempi regolamentari a Shai Gilgeous-Alexander, e poi sigillando la vittoria all’overtime per 119-107, dopo il tiro libero del pareggio di Danuel House.
Paul che aveva avuto il tiro della vittoria anche allo scadere dei regolamentari, sfiorando il colpo da biliardo con un layup rovesciato da un angolo difficile. Dopo la partita, CP3 parla di volontà di lottare dei suoi: “Volevamo combattere e dare tutto, sappiamo che da uno 0-3 non si torna indietro ed abbiamo fatto di tutto per non arrivarci. Dopo gara 2 sapevo che avrei dovuto giocare con più ritmo, essere più aggressivo e prendermi i tiri che la difesa concede. E difendere meglio“.
Paul ha chiuso la sua partita con 20 punti e 6 assist, compreso il tiro da tre punti della staffa ai supplementari, scagliato allo scadere dei 24 secondi da 8 metri.
Per i Thunder, anche 20 punti con 8 rimbalzi di Danilo Gallinari, impreciso al tiro ma infallibile dalla lunetta (8 su 8), 23 punti di Gilgeous-Alexander e ben 29 punti in uscita dalla panchina per Dennis Schroeder. OKC accetta la sfida al tiro da tre punti degli Houston Rockets e chiude con 14 su 41 complessivo, mentre dall’altra parte James Harden (38 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) e Eric Gordon sparano a salve dalla lunga distanza (5 su 23 in due).
“Ma siamo stati molto meglio in difesa“, ancora Chris Paul “In gara 1 e 2 avevo concesso troppi tiri dagli angoli, sbagliato alcuni cambi“.
“Chris Paul è lo stesso da 15 anni, è un grande giocatore soprattutto nei momenti decisivi“, così coach Mike D’Antoni. “Paul è un maestro nei pick and roll, contro i Rockets se le spaziature offensive non sono giuste giocare diventa difficile perché loro cambiano su tutto. Oggi abbiamo fatto un lavoro migliore in attacco, ci siamo mossi meglio“, Billy Donovan dopo la partita.
Gara 3 tra Thunder e Rockets è stata anche una partita ruvida, e con momenti concitati come a 1:20 da giocare nei tempi supplementari quando Chris Paul ha commesso un fallo in attacco colpendo Ben McLemore in un punto sensibile, sotto la cintura. Una giocata non sanzionata con un flagrant foul, per la rabbia di D’Antoni che si è visto affibbiare un fallo tecnico per proteste: “Ho solo chiesto agli arbitri di andare a rivedere, quello che so è che uno dei miei giocatori ha preso un colpo proibito. Però dato che c’è la possibilità si deve andare a rivedere. Bolla o non bolla, TV o non TV“.
“Non ho certo fatto apposta“, si giustifica Paul dopo la gara “Ho parlato con Ben (McLemore, ndr) per assicurarmi che stesse bene, D’antoni? Lo conosco, so che si arrabbia un po’ e si prende il suo tecnico, ma poi si va avanti a giocare“.
— OKC THUNDER (@okcthunder) August 23, 2020