La sensazione è che bisognerà attendere per scoprire se Giannis Antetokounmpo deciderà di legarsi a lungo con i Milwaukee Bucks firmano quel contratto al supermassimo salariale cui il due volte MVP ha diritto.
Nelle parole del giocatore greco, le parti non avrebbero al momento alcuna fretta, soprattutto non avrebbe fretta il “camp” di Giannis, col suo agente Alex Saratsis in testa: “Io non ci sto pensando ora, il mio agente, Jon Horst e la proprietà dei Bucks lo stano facendo. Io mi sto solo concentrando su me stesso, su come migliorare, su come aiutare i miei compagni a migliorare e a essere pronto sabato per la prima di preseason“.
Sul suo contratto e sulla decisione che lo attende, Antetokounmpo sppiega che deciderà solo dopo aver pensato “a tutto, a Milwaukee, ai miei compagni di squadra, alla mia famiglia, e alla cosa migliore da fare per me (…) io amo la città e la nostra organizzazione, amo la mia famiglia. Amo vincere, e non sarei oggi in un posto così se non avessi lavorato duro per esserci, se non avessimo vinto tante partite, se non fossi migliorato tanto giorno dopo giorno e se non avessi avuto questo tipo di mentalità. Io devo pensare a queste cose, e il resto verrà da sé. Voi (ai giornalisti, dr) verrete a sapere le cose anche prima di me probabilmente, di solito succede così“.
Giannis Antetokounmpo tenta di mantenere lo stesso candore anche raccontando della sua piccola festa di compleanno passato in squadra la scorsa settimana. Il regalo dei compagni di squadra? Delle penne.
“All’inizio non ci ero arrivato, poi Khris (Middleton, ndr) me ne ha passata una e ho realizzato, volevano che firmassi il contratto. La cosa si è ripetuta per 20 volte, ora ho 20 penne diverse nel mio armadietto in spogliatoio“.
Giannis Antetokounmpo: “Jrue Holiday è un grande rinforzo”
Alla fine della stagione 2019\20, arrivata per i Bucks prima di quanto preventivato già in semifinale di conference, Antetokounmpo si era incontrato con il general manager della squadra Jon Horst e con Marc Lasry, uno dei proprietari. Sul tavolo la richiesta da parte del giocatore greco di rinforzare la squadra, anche a costo di sforare la soglia della luxury tax evitata lo scorso anno per un pelo, e rinunciando a Malcolm Brogdon.
Durante la breve offseason 2020, Horst non è stato a guardare. Dal mercato è arrivato via trade un altro All-Star, Jrue Holiday che prenderà il posto del deludente Eric Bledsoe, e i veterani Torrey Craig, D.J. Augustin e Bryn Forbes con la loro esperienza di post-season. Bobby Portis è la scommessa dopo una stagione difficile passata ai New York Knicks.
Il mercato dei Bucks è stato però anche macchiato dal flop Bogdan Bogdanovic. Un errore grossolano, quello di Bucks e Kings, di ritenere di poter procedere a un accordo di massima per una sign and trade dando per scontato che il giocatore serbo accettasse la destinazione Wisconsin. Così non è stato e la trade è naufragata, non la miglior dichiarazione di intenti per una squadra che attende la decisione del giocatore più forte dai tempi di Kareem Abdul-Jabbar ad aver vestito la canotta dei Bucks.
“Avere Holiday in squadra è una grande cosa“, guarda però avanti Giannis “E’ un leader, una grande persona, in campo sa difendere e segnare. Alzerà il livello della squadra. Tutti qui vogliamo vincere, ma non credo sia una situazione di ‘titolo o morte’. Non esiste nessuno che voglia vincere quanto me, ma ci si arriva per gradi, bisogna migliorare e speriamo di farlo quest’anno“.
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