Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Thunder-Lakers: il core gialloviola c’è, rimonta e vittoria in OT

Thunder-Lakers: il core gialloviola c’è, rimonta e vittoria in OT

di Giovanni Rossi
Lonzo Ball, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Chesapeake Energy Arena

Game 46 Recap: Thunder-Lakers

A due settimane dall’equilibrata sfida dello Staples Center, Los Angeles Lakers (24-21) di scena alla Chesapeake Energy Arena per affrontare gli Oklahoma City Thunder (26-17).

Dopo la disastrosa sconfitta patita contro i Cavaliers, il successo contro i Bulls ha riportato un po’ di serenità nell’ambiente gialloviola. La pessima prestazione dello Staples Center – contro una delle peggiori squadre della Lega – aveva riportato dubbi e perplessità sul futuro di giocatori e coach. Brutto momento anche per OKC: la sonora sconfitta di Atlanta è la quarta subita nelle ultime cinque disputate.

I lacustri devono fare ancora a meno di LeBron James – il cui rientro viene posticipato settimana dopo settimana – e Rondo. Walton quindi conferma il nuovo quintetto varato contro Chicago: Zo, KCP, Ingram, Kuz e Chandler. Donovan – privo di Abrines e Roberson – risponde con Westbrook, Ferguson, George, Grant ed Adams.

Thunder-Lakers, avvio di gara tutto per OKC

L’avvio di gara è tutto in salita per i californiani, che soffrono l’aggressività degli avversari e commettono perse a ripetizione. OKC è reattiva sulle linee di passaggio e con quattro recuperi riesce a distendersi in transizione, chiudendole con Steven Adams e dalle triple di George e Ferguson. 7-16 con 7’23” da giocare nel quarto, inevitabile e forse tardivo il timeout di Walton.

I Lakers sembrano tornare in campo più accorti e gestiscono meglio l’attacco. Ingram continua a cercare i compagni, Kuzma si riscalda dall’arco e complice un paio di errori dei Thunder, KCP può segnare il layup del 17-21.

Ma quello lacustre è un fuoco di paglia e viene immediatamente spento dai Thunder, che continuano a capitalizzare tutti gli errori degli angeleni. Ferguson e Jerami Grant colpiscono dall’arco (5/6 di squadra) e dopo un canestro di PG ancora il figlio di The General completa il gioco da tre punti ed il parziale (12-0) che pare chiudere la gara con quaranta minuti di anticipo, 17-33.

Nonostante le incertezze dello spento McGee a rimbalzo, subito sostituito da Zubac…

…i gialloviola riescono ad evitare che il tracollo sia totale grazie alle triple di KCP, a segno due volte prima dei canestri di Beasley e Noel che chiudono la frazione, 27-39.

Tante le seconde chance concesse, troppe le perse commesse. Dagli errori dei ragazzi di Walton, Oklahoma City è riuscita a produrre ben diciassette punti.

Thunder-Lakers, la 2nd unit ricuce lo strappo

Coach Luke Walton cambia tutto e schiera Lance, Svi, Hart e Beasley con Zu. La scelta paga perché le seconde linee riescono ad essere più produttive dei titolari. Patterson segna dall’arco prima che B-Easy ed Hart convertano due and-one. Lo stesso Josh serve Zubac sotto canestro per il 37-42 a 9’31” dall’intervallo, timeout per Donovan.

Il parziale lacustre viene interrotto per un momento da Dennis Schroder, prima che i liberi di Wagner – entrato per Beasley – e l’affondata di Zu facciano da prologo alla tripla…

…del pareggio di Josh Hart, 44 pari. Ottimo l’impatto del prodotto di Villanova, autore di 6 punti, 2 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero ed una stoppata in soli otto minuti di gioco.

Torna in campo Kuzma che realizza il canestro del sorpasso ed i liberi del primo allungo gialloviola (+5) a metà quarto. Rientrato tutti i titolari e quelli di OKC si confermano on fire dall’arco: RW, George e Ferguson rispondono alla tripla di Hart, 54-53.

Ingram segna dalla lunetta i primi punti della sua gara, mentre l’infuocato Terrance Ferguson (5/6 da tre) segna dal perimetro dopo Moe Wagner mantenendo la gara in perfetta parità, 61-61 a 2’33” dall’intervallo lungo. Entrambe le contendenti efficaci da oltre i 7.25: 8/15 per i Lakers, 12/20 dai Thunder.

A causa della difesa di coach Billy Donovan, abile e chiudere le linee di passaggio, Brandon Ingram continua ad incidere cercando…

…i compagni, assistendo la prima delle due triple di Ball che chiudono il tempo, 67-63.

Lakers capaci di ridurre le perse nel quarto (4-3) oltre che prendere il controllo delle plance (17-8). Rischiosa la scelta Walton di schiacciarsi nel pitturato, poiché il perimetro sguarnito è preso d’assedio dai tiratori Thunder.

Thunder-Lakers, George contiene l’allungo lacustre

Il 3/14 dal campo con cui ha chiuso la prima parte di gara non spaventa Russell Westbrook, subito a segno dall’arco. Un paio di errori di Ingram e dei jumper sbagliati consentono ai Thunder di tornare avanti (+2) dopo due minuti di gioco.

Si accende Lonzo che prima serve sull’arco KCP, poi segna la terza tripla della sua gara ed infine pesca ancora sotto canestro Tyson Chandler, che nell’occasione si procura una distorsione all’anulare della mano destra. Con il recupero ed il canestro in transizione di Kentavious Caldwell-Pope, i Lakers toccano il massimo vantaggio, 77-71.

I lacustri però sprecano tutto in nove secondi: The Broodie sbaglia entrambi i liberi, Adams anticipa l’ex Suns e serve Ferguson sul perimetro. T-Ferg subisce il fallo di Zo, segna i primi due e sbaglia il terzo consentendo un altro tip al centro neozelandese. Paul George ringrazia e segna la tripla del -1.

Dopo qualche possesso confusionario, RW e KK smuovono il punteggio segnando entrambi la quarta tripla della propria serata. Ingram non trova il canestro dal campo ma segna dalla lunetta e continua a servire i compagni. Con l’assist per la tripla di Kuzma (85-80) mette a referto l’undicesimo assist della gara, suo nuovo career-high.

La gara continua ad essere equilibrata, i lead changes si susseguono: and-one per Young Trece, scambio di schiacciate tra Westbrook…

…e McGee. Schroder e George provano ad allungare, rispondono Svi Mykhailiuk – dall’arco – e Kuzma. Ancora parità, prima del libero di Nader che chiude il quarto, 95-96.

Thunder-Lakers, it’s overtime!

Dopo aver servito Zubac, Lance Stephenson realizza il layup che gli consente di essere il dodicesimo lacustre ad andare a segno nella gara.

Patrick Patterson colpisce due volte dal perimetro, risponde Ivica Zubac con il terzo canestro del quarto, 103-104 a nove dalla fine. Il centro croato nonostante fatichi a contenere a Adams a rimbalzo continua a farsi valere come finalizzatore – 9/10 dal campo al momento – segnando il canestro del pareggio a quota 105.

Rientrano Kuzma e Ball, Zo serve subito Svi oltre i 7.25, Adams ed un libero di PG mantengono la partita in parità. L’ex Pacers cattura il dodicesimo rimbalzo offensivo per OKC e serve Westbrook (7/23 finora) per la tripla del +3.

Walton ferma subito la gara ed al rientro Kyle Kuzma continua ad essere caldo dall’arco, segnando le due triple che riportano avanti i gialloviola, 114-113 a quattro minuti dalla fine. Reduce da un periodo non brillantissimo dall’arco, serata super per Kuz autore di ben sette triple su dieci tentativi, suo massimo stagionale ???.

Zu risponde all’and-one di Grant prima…

…ed ai liberi di Westbrook poi, 110 pari a 1’37” dal termine. Il #0 dei padroni di casa fallisce il libero, consentendo a Kuzma di segnare il canestro del +1.

Russ sbaglia anche in penetrazione, così come Ball dall’arco. Hart è il più lesto a rimbalzo e subisce il fallo. Josh non trema dalla lunetta, 122-119 a 35” dalla sirena.

RW sbaglia ancora, Grant stoppa Kuzma ed i Thunder hanno la palla del pareggio 6″ dalla fine. Walton sceglie di commettere subito fallo, Ball ci prova ma gli arbitri sanzionano il fallo concedendo tre liberi a Westbrook.

Scelta che non convince nessuno, ne in campo…

…ne  alla TV, ma gli arbitri decidono di non usare il replay. Westbrook non sbaglia ed impatta sul 122 con 2.9″ da giocare, nei quali Kuzma non riesce a segnare. Overtime.

A fine gara, l’arbitro Tom Washington ha dichiarato – ufficialmente – che la chiamata è stata sbagliata ed avrebbero dovuto concedere due liberi. Altro sport, altra mentalità, altro mondo.

Thunder-Lakers, Lonzo trascinatore

Kuz, Ingram e Zo provano invano ad attaccare il ferro, mentre OKC si accontenta dei tiri dalla lunga distanza, fallendone tre. Tocca quindi a Lonzo Ball sbloccare il punteggio.

Il play – dopo aver vinto una jump ball – segna…

…la tripla cui segue una rara esultanza liberatoria. Il prodotto di UCLA alza le marce e segna in penetrazione il canestro del 129-122 a poco più di due minuti dalla fine del supplementare.

Ferguson colpisce da tre, salvo poi sbagliare dopo il canestro di Kuzma. Ball gestice bene il possesso, raggiungendo la doppia cifra negli assist con il passaggio che regala a Zubac (26) il nuovo career-high. 133-125 a 1’09” dalla fine.

George patisce le attenzioni di Slenderman e non segna più, l’unico Thunder a crederci ancora e Grant a segno ancora dall’arco. Zubac serve Ingram che schiaccia…

…il canestro che di fatto chiude la gara, i liberi di Kuz e dello stesso Brandon fissano il punteggio finale, 138-128.

Thunder-Lakers, career-night per lo young core

Ottima prova per Ball, cresciuto nella seconda parte di gara – come tutti gli starter – dopo il brutto primo quarto. Lonzo ha chiuso con 18 punti (7/17 dal campo, 4/10 dall’arco) senza esitare quando si è trattato di prendersi un tiro. Per Zo anche 6 rimbalzi, 10 assist con 4 perse, 1 recupero e 5 falli commessi.

Il 29.6% dall’arco in stagione non ha intimorito Kuzma, che ha tentato 12 triple segnandone 7. Per Kuz 32 punti, 8 rimbalzi, 4 assist, 3 recuperi e 4 perse oltre a segnare con costanza per tutta la durata della gara.

Una delle migliori difese della NBA – anche come deflection, 22 nella gara – si è rivelata ostica per Ingram. L’ala lacustre ha fallito tutte e otto le conclusioni dal campo trovando il canestro solo con la schiacciata negli ultimi possessi dell’OT. Brandon quantomeno non si è intestardito nella ricerca personale ed ha provato, soprattutto nel primo tempo, a mettere in ritmo i compagni. Per Tiny Dog otto punti (1/9 al tiro, 6/6 dalla lunetta), 5 rimbalzi ed 11 assist (nuovo career-high) oltre ad aver contenuto George nell’ultima parte della gara.

Gara energia e sostanza per Hart, che non ha risentito del ritorno in panchina. Per Josh 12+10+5 con 2/4 dall’arco e tre recuperi. Miglior gara in carriera per Zubac – 26+12, 12/14 dal campo – bravo a tramutare in due punti quasi tutti i palloni giocati in attacco.

KCP (13, 3/4 dall’arco) bene nel primo tempo, salvo poi giocare meno a causa – o grazie – della buona prova di Hart. Positivo anche Svi, che mette a segno due triple ed appare sempre più confidente gara dopo gara.

Nonostante il colpo alla mano, Chandler disputa una buona prova pur soffrendo – meno di McGee – la fisicità di Adams. Lo JaVale post polmonite non è ancora quello pre, serata di sofferenza per l’ex Warriors alla ricerca della condizione migliore.

Gara senza particolare acuti ma soprattutto priva di nefandezze per Lance, mentre Beasley – oltre a dimenticare di indossare i pantaloncini da gara – non è stato incisivo come nelle uscite precedenti. Pochi minuti ma solita grinta per Moe.

Ivica Zubac and Kyle Kuzma, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Chesapeake Energy Arena

Ivica Zubac and Kyle Kuzma, Los Angeles Lakers vs Oklahoma City Thunder at Chesapeake Energy Arena (Zach Beeker, NBAE via Getty Images)

OKC segna il nuovo record di franchigia per triple segnate (22) ma l’ossessiva ricerca della conclusione dall’arco (54 tentativi), stimolata anche dalle scelte difensive dei Lakers, alla fine non ha pagato.

Top scorer per i Thunder Paul George (27+7+8, 9/19 dal campo) mentre Westbrook (26+9+13) ha sbagliato troppo (9/30 dal campo). Doppia doppia (17+15) con quattro recuperi per Adams, 21 con 6/12 dal’arco per Ferguson, 14 per Grant.

Box Score su NBA.com

Thunder-Lakers, LeBron e Magic entusiasti

Iniezione di fiducia per i Lakers, sia per la vittoria che per la prestazione. I lacustri non hanno mollato dopo il solito brutto primo quarto di questo momento della stagione, recuperando prima e restando a contatto poi, fino all’allungo finale.

Con Ball creatore primario è tutto l’attacco a giovarne, tuttavia è comprensibile la scelta di Walton di alternare la gestione dell’attacco con Ingram nella prima parte della gara, in modo da preservare Lonzo e Kuzma per il finale.

Ovviamente quando si tira con queste percentuali – 19/40 dall’arco, 19/21 ai liberi – in attacco è tutto più semplice poiché la difesa di OKC ha dovuto necessariamente contestare i tiratori. Importante poi l’aver dato una sterzata alle perse ed al controllo delle plance, cause fondamentali del passivo rimediato nel primo quarto.

Infine, bisogna riconoscere a Walton ed il suo staff la bontà di alcune scelte. Dalle rotazioni al panchinamento punitivo di Kuzma a fine primo tempo, dalla motivazione dei giovanialle lineup schierate, il figlio di Bill ha poco da rimproverarsi.

I difatti ormai noti dei Lakers, non possono risolversi in una sera.

La vittoria è stata ovviamente ben accolta da LeBron…

…e da Magic…

…oltre che da tutti o quasi i fan gialloviola.

I Los Angeles Lakers tornano in campo – 2:30 italiane – nella notte tra Sabato 19 e Domenica 20 Gennaio per affrontare al Toyota Center gli Houston Rockets.

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