Magic Johnson è stato chiaro, perentorio sulla costruzione messa in atto con Los Angeles. Riassumiamo il concetto in una semplice frase: “I miei Lakers non saranno dei Cleveland Cavs 2.0”. Più chiaro di così non avrebbe potuto essere l’ex playmaker proprio dei Los Angeles Lakers, uno dei migliori giocatori di sempre ed uno dei migliori giocatori della storia della franchigia purple and gold.
Chi è Magic Johnson oggi? Il presidente delle operazioni di basket dei Lakers. Rimasto dunque in casa e la sua mossa principale fino ad ora è stata quella di mettere sotto contratto lui, il Prescelto, uno dei migliori giocatori di sempre, da molti considerato già ora il migliore, il goat. LeBron James.
Il president of basketball operation dei Lakers ha parlato a 360° della franchigia, ma in particolare ha acceso i riflettori su un particolare. Quale? La forza dei Lakers, come franchigia, che non permetteranno a LeBron di trasformarli in dei Cavs 2.0. Chiaro no?
Vediamo cosa è successo in estate e quali sono state la parole di Magic Johnson sulla situazione e sulle aspettative per la stagione in arrivo, accompagnata da grandi aspettative da parte sia degli addetti ai lavori che dagli stessi media e tifosi.
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Hanging out with former Spartan, Laker and NBA Champion, Shannon Brown.
Magic Johnson ed una firma Reale
In estate, i Los Angeles Lakers hanno investito tutto il peso e la storia che accompagnano la maglia giallo-viola nel tentativo di tornare in alto, per farlo si sono affidati al – forse – miglior giocatore di pallacanestro di tutti i tempi: LeBron James.
4 anni e 154 milioni di dollari per un giocatore di 33 anni sono tanti, anche se il 33enne in questione non sembra accusare il peso degli anni (volo pindarico: citofonare Juventus Football Club per una consulenza sui fuoriclasse 33enni).
Il presidente e plenipotenziario dei Lakers Magic Johnson è ben consapevole dell’impresa in cui si è imbarcato nemmeno due anni fa, una volta salito al timone della squadra che contribuì a rendere leggendaria negli anni ’80.
— Bleacher Report (@BleacherReport) November 29, 2018
La sfida è quella di costruire un sistema vincente attorno a LeBron. Per farlo, occorrono rinforzi e cultura di pallacanestro, per far sì che i Los Angeles Lakers non si rassegnino ad essere “James-dipendenti”.
Magic Johnson su LeBron James: “Minuti e possessi, non abuseremo di LeBron”
Intervistato dall’emittente radiofonico SiriusXM Radio, Magic Johnson ha parlato dell’utilizzo previsto in campo per LeBron James quest’anno. L’obiettivo dei Lakers è quello di non “abusare” della presenza del Re, e coinvolgere i tanti trattatori della palla presenti a roster:
“Ci stiamo assicurando di monitorare il suo minutaggio, ma vogliamo far si che il nostro attacco non debba scorrere esclusivamente attraverso LeBron. perché così facedno diventerebbe una Cleveland 2.0. E noi non vogliamo questo”
– Magic Johnson su LeBron James –
Magic si è poi dilungato sulla questione, come riportato da Ohm Youngmisuk di ESPN:
“I minuti per prima cosa: assicurarsi di non farlo giocare troppo. E poi, il rate di utilizzo, quanto tempo la palla sta nelle sue mani (…) abbiamo tanti trattatori della palla, non dobbiamo abusare di LeBron e limitarci a condurre il nostro attacco esclusivamente attraverso di lui. Abbiamo degli ottimi realizzatori – Kuzma, Ingram – e due ottime point-guad come Lonzo Ball e Rajon Rondo, non c’è davvero bisogno che LeBron abbia la palla in mano in ogni azione”
– Magic Johnson su LeBron James –
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