Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Lakers-Timberwolves: successo in volata per LeBron e co. nonostante super Rose

Lakers-Timberwolves: successo in volata per LeBron e co. nonostante super Rose

di Giovanni Rossi
jimmy butler free agent

Game Recap #11, Lakers-Timberwolves

I Los Angeles Lakers (4-6) tornano allo Staples Center – obiettivo dichiarato mettersi alle spalle il blowout subito dai Raptors – per affrontare i Minnesota Timberwolves (4-7).

I gialloviola vogliono provare a vendicare la sanguinosa sconfitta del Target Center, anche in virtù del fatto che gli avversari sono reduci da tre sconfitte consecutive con uno scarto medio di quasi 20 punti.

I lacustri confermano gli starter delle ultime gare – Ball, Ingram, James, Kuzma e McGee – e possono contare sul rientrante Beasley oltre all’ultimo arrivato Chandler. Coach Tom Thibodeau deve rinunciareJeff Teague e schiera Rose, Butler, Wiggins, Gibson e Towns.

Lakers-Timberwolves, Minnie on fire dal perimetro

Nei primi minuti di gara il ritmo è forsennato, Ball spinge al massimo la transizione lacustre mentre a difesa schierata si vede qualche pick-and-roll con James che viene ben contenuto da Karl-Anthony Towns.

Minnesota prova con la circolazione a liberare i tiratori sul perimetro e riesce ad essere subito efficace, segnano 4 delle 6 triple tentate, 15-16 a metà quarto.

Dopo la schiacciata…

…di LeBron che accende il sonnacchioso Staples Center e l’ennesima tripla dei T-Wolves, coach Luke Walton schiera subito Chandler che entra in campo con Rondo ed Hart.

Nonostante la difesa continui ad essere deficitaria e conceda troppi jumper incontestati, i Lakers restano a contatto grazie a Josh Hart, che segna tre triple – ??? – in poco più di due minuti. 30-32 alla fine della prima frazione.

Lakers-Timberwolves, gara in equilibrio

Nei primi possessi del secondo periodo Minnie produce nel pitturato con Gorgui Dieng, mentre l’attacco lacustre viene monopolizzato dalle iso – inefficaci – di Lance Stephenson.

I Lakers muovono il tabellino grazie alla tripla di KCP mentre Chandler è subito efficace piazzando blocchi per i compagni, peccato che l’ex Suns non riesca a convertire diversi tip-shot a rimbalzo. Rientra Ingram che, dopo un’ottima difesa su Okogie, innesca Hart che segna ancora dall’arco – ? – ed impatta a quota 38.

Rondo assiste KCP e McGee ma dimentica di seguire Andrew Wiggins sul perimetro, consentendo all’ex Kansas di segnare per la terza volta da oltre i 7.25, 42-45 a -6’31”. Rajon si redime dopo il timeout, segnando dopo il rimbalzo offensivo prima di causare il fallo offensivo di Rose.

Tyson segna il primo canestro in gialloviola correggendo un errore sotto canestro mentre i suoi compagni continuano faticare in difesa sul perimetro e vengono puniti dai Timberwolves: 10/16 dall’arco dopo le due triple di Taj Gibson, ben servito da Butler. 50-56 a -3’45”.

LBJ, dopo aver provato – con fortune alterne – a premiare i tagli dei compagni, si unisce con Kuzma…

…alla sagra della tripla consentendo ai californiani di chiudere il tempo a due sole lunghezze da Minnesota, 65-67.

Lakers-Timberwolves, Kuzma ed Ingram sorreggono l’attacco

Dopo l’intervallo, Luke sceglie nuovamente di accoppiare Kyle Kuzma a Gibson o Towns preferendo dirottare James su Wiggins, costringendo Kuz ad una lotta impari. Il prodotto di UTAH prova a ribaltare il mismatch in attacco, segnando dall’arco in transizione e colpendo con un bel floater over KAT, 72-71 dopo 5′ nel 3Q.

Il coach lacustre rimescola la lineup scegliendo di affiancare a Chandler lo young core Zo-Josh-B.I.-Kuzma. Libero dalla compagnia di LeBron e Rondo, Brandon Ingram può prendere il timone dell’attacco gialloviola: prima serve l’alley-oop per Ball, poi segna dall’arco.

Dopo le ennesime triple di Rose e Jimmy Butler, Slenderman segna ancora due volte contro J-Buckets e Towns. Basilari per l’esecuzione offensiva i blocchi del veterano di Compton, maestro del fondamentale.

Nella parte finale della frazione, gli attacchi faticano a costruire rifugiandosi in estemporanei isolamenti. Nel mentre, il Defensive Player of the Year del 2012 fa fa valere tutta la sua esperienza contestando e contenendo egregiamente Towns.

Nel finale Walton lancia un altro segnale, rinunciando ai servigi di Born Ready, preferendo schierare LBJ alla guida della second unit. Le triple di Anthony Tolliver ed Hart chiudono il periodo, 88-86.

Lakers-Timberwolves, ancora un arrivo in volata

Come in quello precedente, l’ultimo quarto inizia con entrambe le squadre che palesano tutti I propri limiti nell’esecuzione a difesa schierata. I lacustri provano l’allungo (+6) con LeBron James, che colpisce dall’arco, ed Hart, perfetto dalla lunetta (4/4).

Grazie ad un minimo di applicazione difensiva i Lakers riescono a non concedere canestri ai ragazzi di Tibs per i primi quattro minuti. Rose interrompe il digiuno di Minnie ed il gioco da quattro punti di Butler riporta la gara in parità.

Rientrano i titolari ad eccezione di Rondo per Ball, LeBron – dopo un ottimo extra pass di Kuzma – risponde a Gibson mentre Ingram – dopo aver segnato un difficile jumper contro Towns – colpisce dall’arco: +4 a -4’00” dal termine.

Rose punisce il cambio pigro di Rondo – e solo l’in and out nega il bis a Wiggins… – prima del canestro di James e la tripla di Kuzma che sembrano chiudere la partita.

L’allungo viene strozzato da Derrick Rose che segna due volte dall’arco, 111-110 a 67” dal termine. L’ultimo possesso lacustre è infinito: James, Kuzma ed ancora LeBron sbagliano dal perimetro sciupando il lavoro sotto le plance di Chandler, che guadagna due possessi extra.

I secondi scorrono costringendo Gibson al fallo su Kuzma che segna solo un libero, +2 a -9″. L’MVP del 2011 prova la tripla (7/8 al momento) del sorpasso, fallendola. I liberi di Hart fissano il 114-110 finale.

Lakers-Timberwolves, quattro lacustri oltre i 20 punti

LeBron James sfiora la tripla doppia, segnando 24 punti in 38 minuti con 10/21 dal campo e 3/9 dall’arco. L’ex Cavs ed Heat raccoglie 10 rimbalzi e smazza 9 assist, perdendo 3 palloni. Il quattro volte MVP è parso accendersi a sprazzi durante la gara, segnando in alcuni momenti chiave anche se in alcuni frangenti ha cercato troppo l’hero ball.

Kuzma ha lottato in difesa senza perdere lucidità in attacco: per lui 21 punti con 4/7 dall’arco. Ingram sale di tono nella seconda parte di gara, pur peccando di tanto in tanto della solita selezione non ottimale. Tiny Dog chiude con 20+5+6, 8/14 dal campo, 2/3 dal perimetro, 3 perse, 1 recupero e 2 stoppate.

Brandon Ingram, Los Angeles Lakers vs Minnesota Timberwolves at Staples Center

Brandon Ingram, Los Angeles Lakers vs Minnesota Timberwolves at Staples Center (Ty Nowell, Lakers.com)

Hart è stato fondamentale nella prima parte della gara, segnando le prime quattro triple tentanto evitando che i Wolves allungassero troppo. Per Josh 21+4 con 5/7 dall’arco e 6/6 dalla lunetta. Prestazione in chiaroscuro per Ball, che soffre al tiro (1/6) pur conducendo discretamente l’attacco. Per Zo 3+5+6 con 3 perse ed altrettanti recuperi.

Suddivisione dei minuti praticamente in parti uguali per i lunghi lacustri: McGee finalizza (18+4 con 8/10 dal campo), mentre Chandler si fa sentire con il lavoro sporco. Per il nativo di Compton 2 punti, 9 rimbalzi di cui 5 offensivi e ben 4 screen assist.

Rondo – preferito a Lonzo nel finale – guida l’attacco preferendo abbassare i ritmi. Per Rajon 2+6+10 oltre alle solite amnesie difensive. Lance viene subito panchinato da Walton, mentre KCP gioca 12 minuti senza infamia e senza lode.

Nei Wolves, Rose – dopo i 50 punti segnati contro i Jazz – conferma di vivere una seconda giovinezza. L’ex Bulls mette a referto 31 punti (7/9 dall’arco) e serve 5 assist. 24+5+5 per Butler con 5/8 dall’arco, 19+4+5 per Wiggins, 16+11 per Gibson, 13+9 con 5/16 dal campo e 6 perse per Towns.

Box Score su NBA.com

Lakers-Timberwolves, Walton soddisfatto della prestazione

Gara equilibrata – 20 lead changes, 13 volte in parità – ed a due facce, con il ritmo calato drasticamente nel secondo tempo (PACE 98 contro il 105 del primo). Entrambe le squadre hanno avuto serate di grazia dall’arco riuscendo a sopperire alle difficoltà a difesa schierata.

LeBron: “Che impatto di Chandler, la nostra miglior partita difensiva dell’anno”

Coach Luke Walton ha apprezzato il secondo tempo:

Come abbiamo giocato nel secondo tempo è un ottimo esempio della squadra che vogliamo diventare.

…e – nonostante sia consapevole della volatilità delle prestazioni lacustri – resta fiducioso sul futuro:

Siamo stati quella squadra solo a sprazzi in questo avvio di stagione. Ma è quella su cui potremo contare per fermare gli avversari e riuscire a vincere grazie alla difesa.

L’innesto di Chandler ha consentito al coach di schierare lineup più razionali, potendo contare su due lunghi di fatto complementari: rim runner JaVale, più rim protector Tyson.

L’auspicio è che il figlio di Bill riesca a trovare quanto prima i giusti equilibri nelle rotazioni – dualismo Rondo/Ball, convivenza di Kuzma ed Ingram con LeBron – in modo da poter massimizzare le capacità offensive dei giovani lacustri e costruire quintetti che non siano squilibrati nella fase difensiva.

Il Los Angeles Lakers tornano in campo nella notte – 4:00 italiane – tra Sabato 10 e Domenica 11 Novembre per sfidare al Golden 1 Center i Sacramento Kings.

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