Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Lakers-Mavericks: Trick or Treat? Questa volta LeBron non sbaglia

Lakers-Mavericks: Trick or Treat? Questa volta LeBron non sbaglia

di Giovanni Rossi
LeBron James. Los Angeles Lakers vs Dallas Mavericks at Staples Center

Game Recap #08, Lakers-Mavericks: avvio di stagione difficile per i Los Angeles Lakers (2-5), reduci dalla sconfitta contro i Timberwolves, incapaci di imporsi nei close game. Allo Staples Center arrivano i Dallas Mavericks (2-5) di Doncic: l’MVP della scorsa Euroleague ha ben impressionato, patendo – al momento – meno del previsto il salto nella NBA.

Walton recupera il rookie Moe Wagner e conferma il quintetto di Minneapolis: Ball, Ingram, Kuzma, LBJ e McGee. I texani sono privi di Harris e Dirk Nowitzki – secondo il tedesco LBJ potrebbe superare Kareem – e rispondono con Smith Jr., Doncic, Matthews, Barnes e Jordan.

Lakers-Mavericks, avvio super di James e compagni

Avvio di gara difficile per Doncic, lo sloveno sbaglia le prime due conclusioni – come Smith Jr. – ed in difesa si accoppia con LeBron che in post prima segna e poi serve Ingram. La veloce transizione lacustre chiusa da Kuzma costringe coach Rick Carlisle a chiamare timeout dopo 150” sull’8-0.

La sospensione giova ai Mavs che – dopo aver sbagliato le prime 5 conclusioni della gara – segnano 3 triple consecutive. Rispondono Ingram e Kuzma per il 20-12 a metà quarto.

I gialloviola continuano a cercare LeBron James che sfrutta i mismatch con gli esterni avversari per colpire dal post medio centrale o laterale oppure per innescare i compagni, 4 punti e 5 assist per LBJ e 15-0 d parziale.

In poco più di un minuto coach Luke Walton schiera la 2nd unit che imita subito gli starter chiudendo con la tripla di Lance Stephenson la transizione lanciata da tre tocchi veloci – Williams to Hart to Rondo – dopo il rimbalzo.

Dallas sfrutta qualche amnesia sotto le plance per ridurre il gap, ma lascia troppo spazio sul perimetro. Ne approfittano prima Hart e poi – allo scadere – Rajon Rondo. 38-21 alla fine della frazione, 6/9 dall’arco per i californiani.

Lakers-Mavericks, Barnes conduce la rimonta

LBJ rientra – per JIII – all’inizio del secondo quarto per tenere a bada la M.U.D. Bench, Lance ne combina una delle sue in transizione costringendo Walton al timeout.

I Mavericks difendono meglio il pitturato – 3 stoppate per Maxi Kleber – e velocizzano l’esecuzione offensiva ben ispirata da J.J Barea (8 punti e 5 assist). I ragazzi di Cuban segnano le prime nove conclusioni e costruiscono il parziale di 13-0 che riapre la gara, 46-42 a -7’07”.

Rientrano i titolari e Kyle Kuzma interrompe subito il digiuno lacustre. Altro buon avvio per Kuz, autore di 13 punti con 5/5 dal campo. L’allungo dei gialloviola

…viene stoppato da 3 falli in attacco – uno per Ingram, due per Kyle – e dalle solite amnesie sulle rotazioni difensive che vanificano il buon lavoro di McGee – come sull’alley-oop per DeAndre Jordan – e lasciano la comoda tripla ad Harrison Barnes, 50-54 a -3’55”.

James viene sostituito da KCP che completa l’insolita lineup con Lonzo, Rondo, Hart e McGee. L’esperimento dura poco a a causa del terzo fallo di Josh. Le triple di Lonzo Ball – 2/2 per Zo – e Barnes (13 nel periodo) chiudono il tempo, 66-59.

Lakers-Mavericks, si sblocca Doncic

Dopo l’intervallo JaVale McGee segna due volte così come Wesley Matthews – quarta tripla – che punisce ancora una volta le lente rotazioni lacustri. Risponde LeBron, a bersaglio due volte – ??? – da oltre i 7.25, 76-64 dopo 3’.

L’attacco lacustre fatica troppo a difesa schierata, quanto meno Ingram e Ball svolgono un lavoro egregio nella propria metà campo, annullando e Dennis Smith Jr.. James continua ad attaccare il ferro e segna i due layup del +16 a metà quarto.

La tripla di Ball sigla il massimo vantaggio, 87-68 a -4’40”, mentre Doncic libero dalle attenzioni di Slenderman, dirottato su Barea – segna i primi cinque punti della sua gara. Dal canto suo, Brandon continua a faticare in attacco peccando nella selezione dei tiri.

Il ritmo della gara è calato notevolmente e gli attacchi sono ancora più statici. LBJ, schierato ancora con i panchinari, segna 4 punti prima del canestro di Dorian Finney-Smith che chiude la frazione, 94-81.

Lakers-Mavericks, black-out lacustre negli ultimi minuti

L’ultimo periodo mostra subito un altro dei problemi che stanno affliggendo l’inizio di stagione dei Lakers: i falli. Josh Hart commette il quarto fallo, costringendo Luke a far rientrare Lance.

Il vantaggio si riduce ad 8 lunghezze causando l’immediato rientro degli starter. Brandon Ingram ha il miglior momento offensivo della gara e trova subito sei punti, prima di lasciare il campo a causa del 5° fallo.

Carlisle legge le difficoltà lacustri sul pick-and-roll e lo propone di continuo per coinvolgere soprattutto McGee, la scelta paga poiché produce diverse penetrazioni e persino qualche alley-oop.  Il lungo gialloviola si disimpegna meglio in aiuto ed a rimbalzo, oltre ad essere presente anche in attacco, +13 a metà quarto.

Dopo il canestro di James, rientra Ingram che viene accoppiato con Barea, scelta discutibile poiché J.J. dal palleggio ha un passo diverso che Brandon fatica a contenere. Inoltre, privo della marcatura di Tiny Dog, Luka Doncic può entrare finalmente nella gara.

Il rookie sloveno segna dall’arco e serve Jordan per il -6. Il crollo dell’intensità lacustre è imbarazzante e la gara che pareva chiusa si riapre. Luka ed Ingram fanno 1/2 dalla lunetta, mentre Jordan non sbaglia. Doncic punisce l’aiuto di LeBron e serve Barnes nell’angolo per la tripla del -1, prima di siglare il pareggio – dopo 1/2 ai liberi di Kuzma – a 7.2″ dalla fine.

Matthews spende – forse convinto di non essere in bonus – un fallo su James, che fallisce il primo e segna il secondo. La preghiera di Barea allo scadere si spegne sul ferro, 114-113.

Lakers-Mavericks, tutti gli starter in doppia cifra

LeBron James chiude con 29 punti (11/19 dal campo, 2/3 dall’arco), 5 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi ed altrettante perse. Il quattro volte MVP dopo aver coinvolto i compagni nella prima parte della gara ha sorretto l’attacco lacustre nei momenti chiave della gara.

A fine gara l’ex Cavs ed Heat è tornato sul brutto finale di gara, stemperando i toni:

È Halloween, dovevamo far spaventare il pubblico, credo.

…missione riuscita, dato che il pensiero di tutti è andato al decisivo 0/2 ai liberi nel finale della gara persa con gli Spurs.

Solida prova per Ball (15+4+7, 3/3 da tre, nessuna persa) bravo a condurre il gioco quando ha potuto, oltre ad aver difeso egregiamente su Smith Jr. Kuzma (18+8+3) dopo un buon avvio è calato alla distanza, meno coinvolto nelle esecuzioni offensive a difesa schierata.

Prova in chiaro scuro per Ingram (17+3, 6/16): in attacco ha faticato quando ha tirato fuori ritmo o da isolamenti statici, in difesa ha svolto un ottimo lavoro su Doncic, mentre ha faticato di più su Barea. Falloso ed impreciso Hart, che paga la presenza in quintetti non sempre calzanti alle sue caratteristiche.

Ottimo McGee (16+15, 8/15 dal campo, 2 recuperi e 5 stoppate), rimasto in campo 35 minuti nonostante i 5 falli e vincitore del confronto con Jordan.

KCP (9, 5/5 dalla lunetta) ha sofferto in difesa, mentre Rondo (2/7 dal campo) e Lance (9 minuti) hanno subito un netto calo del minutaggio rispetto alle gare precedenti.

Per i Mavs il top scorer è Matthews (21 con 4 triple) mentre Doncic (14+5+7, 5/11 dal campo, 3/6 dal tre) è salito alla distanza. Impreciso Barnes (19, 6/16), in ombra Jordan (10+12 con 6 perse) mentre Barea (15 con 10 assist) nonostante passino gli anni continua ad esaltarsi contro i Lakers.

Box Score su NBA.com

A fine gara, mentre Doncic si faceva autografare la canotta da LeBron, JaVale si è presentato ai media travestito da Grinch.

Lakers-Mavericks, ennesimo vantaggio sprecato

Ancora una volta l’arrivo in volata ha rischiato di risultare fatale ai lacustri. L’1/2 dalla lunetta di Ball a 3’42” dal termine, pareva aver chiuso la gara (+13). Invece i gialloviola si sono spenti, sbagliando tutte e cinque le conclusioni tentate dal campo oltre a segnare solo 3 dei 6 liberi tentati (uno a testa per B.I., Kuz e LBJ).

Ne è consapevole Walton:

Le partite nell’NBA non sono mai finite. Devi giocare sempre in un certo modo.

Se scherzi con il gioco, il gioco scherzerà con te.

…che ha dichiarato di aver lavorato sulla difesa e sul controllo dei rimbalzi. Il figlio di Bill si è detto soddisfatto della prestazione dei titolari.

Sono stati bravi questa sera.

Erano coinvolti, hanno capito quando accelerare e quando no. Hanno mosso bene la palla.

Piccoli passi in avanti rispetto alle uscite precedenti, soprattutto nella gestione delle rotazioni e dei minutaggi oltre che alla capacità dei titolari di gestire il PACE, abbassandolo ed alzandolo a secondo del momento della gara.

Il successo in se non cambia molto il bilancio di questo inizio stagione, ma quanto meno porta un po’ di tranquillità in un ambiente perennemente sotto i riflettori e bisognoso ancora di tante ore in palestra.

Prossima sfida per i Lakers nella notte – alle 3:00 italiane – tra Sabato 3 e Domenica 4 Novembre al Moda Center di Portland per la rivincita con i Trail Blazers.

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2 commenti

Giovanni Rossi 1 Novembre 2018 - 10:07

Assolutamente no! ? Recap scritto live, durante la notte, gli errori capitano! Grazie mille per la segnalazione.

Risposta
Tin 1 Novembre 2018 - 8:51

Il rookie croato segna dall’arco e serve Jordan per il -6?
Ma Doncic ha cambiato nazionalita’?

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