Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Kings-Lakers: facile successo per i gialloviola, 25 punti per LeBron

Kings-Lakers: facile successo per i gialloviola, 25 punti per LeBron

di Giovanni Rossi
LeBron James and Tyson Chandler, Los Angeles Lakers vs Sacramento Kings at Golden 1 Center

Game Recap #12, Kings-Lakers

Promette divertimento la sfida tra Los Angeles Lakers (5-6) e Sacramento Kings (7-5). Al Golden 1 Center si affrontano due team che fanno del ritmo elevato e della transizione il proprio credo: PACE 105.58 (3° della Lega), 118.5 punti a partita (3°) con il 49.3% dal campo (2°) e 23.5 punti (1°) in fastbreak per i lacustri contro 107.42 (2°), 117.8 (5°) con il 49.1% e 22.3 (2°) per Sacto. Numeri praticamente identici.

Reduci dal successo contro i T-Wolves, i gialloviola provano a pareggiare, dopo quasi un anno, il conto tra W e L. Walton ha tutti a disposizione e conferma la lineup delle ultime gare: Zo, Ingram, LBJ, Kuz e McGee.

Sacramento – una delle sorprese di questo avvio di stagione – ha finalmente recuperato Bogdanovic e risponde con Fox, Hield, Shumpert, Bjelica e Cauley-Stein.

Kings-Lakers, partenza a tutto gas

L’avvio di gara non tradisce le attese ed il ritmo è subito elevato, i Lakers trovano la via del canestro mentre Hield e Shumpert sono imprecisi. Reduce dalla prima gara stagionale senza stoppate a referto, JaVale McGee si rimette subito in moto bloccando il tiro di prima di schiacciare due volte…

…per il 12-7 a -8’15”.

Subito dopo Walton schiera Chandler che mette in campo tutta la sua esperienza per contestare i pari ruolo avversari. Il secondo and-one guadagnato da Fox non ferma l’allungo lacustre: James dopo il jumper mette a segno anche la tripla, Kuzma in transizione schiaccia il +9 a poco più di metà quarto.

Il ritmo non è quello dell’avvio ed entrambe le squadre manifestano i proprio limiti nell’esecuzione a difesa schierata, i Kings in particolare non hanno pazienza e scelgono spesso soluzioni affrettate (al momento poco meno del 30% dal campo).

I gialloviola trovano la doppia cifra di vantaggio grazie alla tripla dall’angolo di Kentavious Caldwell-Pope, che riceve l’extra pass di Kuz. Sacramento resta a contatto grazie all’ottimo impatto di Marvin Bagley III, che segna in post ed in transizione. La schiacciata di McGee chiude la frazione, 26-20.

Kings-Lakers, i lacustri cercano l’allungo

Il secondo periodo inizia sulla falsariga del precedente: la 2nd unit lacustre si poggia sulle idee di Rondo e le iso di Stephenson, mentre l’attacco di Sacto – quando non riesce a correre – è l’emblema della confusione.

Coach Luke Walton ripropone Hart in marcatura sui lunghi e Josh premia la scelta creando non poche difficoltà alla 2a pick dell’ultimo draft. Il prodotto di Villanova è incisivo anche in attacco e segna il layup preludio alla tripla di KCP, +11 dopo meno di tre minuti.

Nulla di trascendentale, ma un minimo di intensità difensiva consente ai Lakers di prendere il controllo della gara. I Kings non segnano praticamente mai – 25% scarso dal campo, WCS 2/9, Hield 2/8 – oltre a commettere tante perse non forzate (già 10); è solo la scarsa vena dall’arco di LeBron e compagni (3/15) a non trasformare la gara in un blowout. 38-22 a poco meno di metà quarto.

Come altre volte quest’anno, i gialloviola non riescono a piazzare il colpo del KO e regalano due possessi a Sacramento, convertiti dalle schiacciate di Bogdanovic e Cauley-Stein, che riaccendono l’arena.

I padroni di casa tornano sotto (38-35) grazie a due triple di De’Aaron Fox prima che un provvidenziale gioco da tre punti di James interrompa il parziale.

I ragazzi di coach Dave Joerger sembrano aver riacquistato fiducia, mentre i Lakers alternano giocate buona a frettolose. Indicativo in tal senso Lonzo Ball: dopo un bell’assist per McGee tira due airball prima di segnare. LBJ risponde alla terza tripla di Fox e fissa il punteggio all’intervallo, 50-44.

Poco brillanti anche Kuzma – messo in ogni pick-and-roll per farlo attaccare da Fox – ed Ingram, ancora una volta autore di alcune selezioni di tiro poco efficienti.

Kings-Lakers, si rivede Kuzma

La prima azione del secondo tempo – Brandon guida la transizione ed anziché forzare il tiro scarica nell’angolo per la tripla di Kyle Kuzma – è solo un illusione: i gialloviola si intestardiscono e forzano dal perimetro, consentendo ai Kings di rientrare.

Il mini parziale di 7-0 viene interrotto dalla transizione di KCP – entrato al posto di Ingram, out per un problema alla caviglia – prima del floater di Fox che riporta i suoi sul -1.

Kuz si scuote dal torpore e – dopo averlo sofferto per tutta la gara – ribalta il mismatch con Bjelica battendolo dal palleggio, subito dopo Zo…

…può lanciare la transizione che LeBron chiude alla sua maniera, 61-56 a -5’44”. Il quattro volte MVP segna ancora dall’arco, imitato poco dopo da Rajon Rondo che punisce il battesimo ricevuto da Sacramento, riportando i lacustri sul +11.

La presenza nel pitturato di Tyson Chandler rassicura Kuzma, poiché l’ex Suns guida vocalmente il compagno ogni qual volta si trova accoppiato con Fox. Sacto prova a tornare sotto, ma il floater di Rondo ed il jumper di Ingram consentono ai Lakers di raggiugere la doppia cifra di vantaggio in chiusura del quarto, 76-65.

Kings-Lakers, LeBron chiude la gara

Walton sceglie una lineup small e schiera RR, KCP, Lance, Hart e McGee per aumentare l’intesità sugli esterni avversari. Rondo assiste due volte Lance Stephenson che segna da oltre i 7.25 – ??? -, 83-68 dopo 2 minuti.

Sacramento continua ad attaccare male – jumper fuori ritmo, perse – ed I Lakers volano sul +20 dopo la tripla di Josh Hart. Ma ancora una volta i Lakers non riescono a congelare la partita, consentendo ai Kings di rientrare grazie a qualche buona iniziativa di Bagley III ed alla tripla di Justin Jackson, -10 a poco meno di cinque minuti alla sirena.

Brandon Ingram segna…

…ed interrompe il parziale prima che LeBron James prenda il controllo delle operazioni. Il #23 dopo l’1/2 dalla lunetta serve Kuzma e segna il canestro che di fatto chiude la gara, 95-80 a 3′ dalla fine.

Gli ultimi minuti di garbage consentono di rivedere il parquet a Zubac e Mykhailiuk, 101-86 il punteggio finale.

Kings-Lakers, sei gialloviola in doppia cifra

LeBron James chiude con 25 punti – 10/18 dal campo, 3/6 dall’arco -, 7 rimbalzi, 2 assist, 3 perse ed 1 recupero. Il nativo di Akron ha giocato a marce ridotte per tutta la gara – chiacchierando spesso con l’ex compagno Iman Shumpert – salvo poi innescare le marce alte nei momenti chiave della gara.

Serata in chiaroscuro per Ingram – 12+8+2, 5/17 al tiro – che troppo spesso ha preferito jumper fuori ritmo piuttosto che attaccare il ferro per scaricare verso i compagni. Kuzma – 11+3+3, 5/13 – ha sofferto in difesa, soprattutto nel primo tempo, ed è stato discontinuo in attacco.

Bene Hart – 11+5+2, 3/7 dall’arco – che ancora una volta è stato produttivo dall’arco ed importante in difesa, fronteggiando i lunghi avversari. Serataccia al tiro per Ball (4+3+4, 2/10 dal campo, 0/6 da tre) che ha visto tutto l’ultimo quarto dalla panchina.

Marvin Bagley III and Josh Hart, Sacramento Kings vs Los Angeles Lakers at Golden 1 Center

Marvin Bagley III and Josh Hart, Sacramento Kings vs Los Angeles Lakers at Golden 1 Center (Ezra Shaw, Getty Images)

Solida prova per McGee (10+8, 5/6 dal campo e 2 stoppate) mentre Chandler (3+12) in qualche frangente ha ecceduto con le giocate di energia, soprattutto sui blocchi. KCP (11) segna due triple importanti, ma le altre (2/7) le sbaglia in maniera davvero clamorosa.

Rondo (6+4+7) bipolare come sempre: alcune ottime giocate offensive, amnesie difensive e nervi sempre tesi (due tecnici, provocazioni continue col solito cinque all’avversario in lunetta). Il Born Ready visto questa sera è la versione che potrebbe persino tornare utile: 8 punti – 3/3 con due triple -, 5 rimbalzi, 2 sole perse ed 1 recupero.

Top scorer per i Kings il solito Fox – 21+7+2, 8/17 -, unico dei suoi a non sparare a salve. Bagley III 13 con 5/12, WCS 12+12 con 6/14, Hield 3/17.

Box Score su NBA.com

Kings-Lakers, per LeBron difesa decisiva

A fine gara, James – oltre ad elogiare il lavoro della 2nd unit – ha puntato l’attenzione sulle scelte del coaching staff

Abbiamo solo applicato i nostri principi. Avevamo un game-plan e lo abbiamo seguito. Sta a noi eseguirlo e lo abbiamo fatto per 48 minuti.

…che avrebbe pianificato l’aggressività da mettere in campo per fermare uno degli attacchi più produttivi della Lega.

Sicuramente l’aggressività lacustre ha avuto un ruolo importante nella serata nera al tiro di Sacramento – 34.8% dal campo, 24.0 dall’arco – tuttavia si tratta più di un concorso di colpa, dato che i Kings hanno attaccato nel peggiore dei modi possibili. Del resto, anche le percentuali dei Lakers sono state di poco migliori – 41.4% e 31.6% – tralasciando il disastro dalla lunetta (7/17).

Indubbiamente l’arrivo di Chandler ha dato un’altra faccia al pitturato, ma la strada da percorrere è ancora lunga. La gara era da vincere, è vittoria è stata. Ma la prestazione è tutt’altro che da ricordare.

Il Los Angeles Lakers tornano subito in campo questa notte – 3:30 italiane – per affrontare in back-to-back allo Staples Center gli Atlanta Hawks.

 

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