Reduci da un periodo tutt’altro che semplice, contrassegnato dal rendimento negativo di James Harden e da mancanza di continuità in termini di risultati, gli Houston Rockets ad oggi non stanno rispettando le aspettative nei loro confronti, essendo attualmente sesti in classifica ad Ovest, con un record di 29 vittorie e 18 sconfitte, lo stesso dei Dallas Mavericks quinti.
Dopo la convincente vittoria per 126-117 sul campo degli Utah Jazz senza James Harden, Russell Westbrook e Clint Capela, i texani hanno ritrovato i tre titolari in occasione dell’ultima gara della road trip, ma non sono riusciti ad avere la meglio sui Portland Trail Blazers, capaci di sconfiggere Houston per la seconda volta al terzo incontro tra le due squadre nel corso di questa stagione.
La scorsa estate, i Rockets erano considerati da molti tra le favorite per la vittoria finale, ma il loro andamento altalenante non dà indicazioni confortanti in questo senso. La trade deadline è dietro l’angolo: dalle 21 italiane del 6 febbraio, infatti, non sarà più possibile fare scambi. Houston si appresta a recitare un ruolo di primo piano sul mercato in questi ultimi giorni di trattative, con la chiara intenzione di rinforzare una squadra che continua ad avere come obiettivo primario la vittoria del titolo.
Tra le poche pedine scambiabili figura il nome di Nenê, rinnovato la scorsa estate con un contratto annuale da poco più di 2 milioni e mezzo di dollari. Il veterano brasiliano non è mai sceso in campo in questa stagione, ufficialmente per problemi fisici all’anca, con il coetaneo Tyson Chandler e il giovane tedesco Isaiah Hartenstein che si spartiscono i minuti nel ruolo di vice di Clint Capela.
Secondo quanto riporta il beat writer del Houston Chronicle Jonathan Feigen, i Rockets sarebbero intenzionati a migliorare il proprio frontcourt, dato che P.J. Tucker, pur essendo un ottimo difensore e un affidabile tiratore (36.4% da dietro l’arco in 47 partite sin qui), non è un’ala grande naturale, bensì un’ala piccola, e Clint Capela alterna prestazioni convincenti a prove molto deludenti e ha uno skillset piuttosto limitato (assenza totale di gioco in post e tiro dalla media distanza).
Rockets aggressivi sul mercato: chi partirà e chi arriverà?
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— Greg Rajan (@GregRajan) January 30, 2020
Oltre a James Harden e Russell Westbrook, i giocatori che non sembrano destinati a lasciare Houston prima della trade deadline sono il sopracitato P.J. Tucker e il ritrovato Ben McLemore, che si sta facendo valere sia in quintetto che in uscita dalla panchina e attualmente viaggia a medie di 10 punti col 38% dalla lunga distanza. I due si uniscono a una lista che comprende anche Eric Gordon e Chris Clemons, rinnovati rispettivamente a settembre e dicembre e quindi non scambiabili entro il 6 febbraio, Austin Rivers e Gerald Green, che hanno entrambi un’opzione per declinare qualsiasi trade.
Il secondo è infortunato dalla pre-season e sta lavorando duramente per tornare a disposizione di coach D’Antoni il prima possibile, verosimilmente in tempo per dare una mano almeno ai playoff. Rimane dubbia la posizione di Thabo Sefolosha, che nelle ultime gare è tornato ad avere un buon minutaggio nelle rotazioni ed è un elemento di grande esperienza, ma non è escluso che possa essere utilizzato come pedina di scambio.
Discorso simile per Danuel House, che potrebbe risultare appetibile in un’eventuale trade. I Rockets hanno a disposizione anche numerose trade exceptions tra gli 1.5 e i 3.6 milioni di dollari per imbastire degli scambi, mentre vorrebbero evitare di privarsi di una prima scelta al Draft, avendo già ceduto quelle del 2024 e del 2026 agli Oklahoma City Thunder la scorsa estate, più il diritto di scambiare quelle del 2021 e del 2025, nell’ambito dello scambio tra Chris Paul e Russell Westbrook. Tuttavia, il general manager Daryl Morey potrebbe mettere sul piatto la prima scelta del 2020 per un giocatore che possa rinforzare la squadra in ottica titolo.
Tra gli obiettivi in entrata, da tenere d’occhio i gemelli Morris, Marcus (già a Houston dal 2011 al 2013 e attualmente in forza ai New York Knicks) e Markieff, che milita tra le file dei Detroit Pistons e lo scorso anno è stato compagno di squadra di Russell Westbrook a OKC, Jae Crowder, ala dei sorprendenti Memphis Grizzlies ottavi a Ovest, Robert Covington, altro volto noto, che ha indossato la canotta dei Rockets per sette partite nel 2013-2014, e Andre Iguodala, il cui futuro resta ancora tutto da verificare.