The West and the Rest

di Marco Tarantino
Western Conference 2018

Ovest e gli scippi ad Est in NBA, questo il punto cruciale di un mercato NBA all’insegna della migrazione dei maggiori talenti della lega da una confernce all’altra.

I Lakers e il progetto-giovani per la rinascita con il peso delle promesse di LaVar Ball, le Towers Cousins-Davis che sperano di far spiccare il volo ai Pelicans, i Clippers che devono confermare quanto di buono hanno mostrato lo scorso anno con un pacchetto di lunghi tra i migliori della lega e la scommessa Teodosic per sopperire alla partenza verso Houston di CP3, sperando di poter contare sul roster al completo nei giri finali della corsa, e i BIG3 della Western Conference Toronto-San Antonio e Golden State pronte a ripartire senza aver aggiunto al proprio arsenale nomi altisonanti (Paul a parte). Queste sembravano essere le pretendenti al titolo di Conference ad Ovest alla vigilia dei Training Camp NBA, ma gli americani non vanno mai sottovalutati, infatti ad aumentare esponenzialmente l’hype per l’inizio della stagione è intervenuta prepotentemente Oklahoma con un altro scippo ai concorrenti di Est.

Ovviamente la trade del momento riguarda Anthony, che è riuscito a mettere fine alla telenovela infinita nata sulle ceneri di un rapporto ormai logoro tra l’ex uomo franchigia dei Knicks e il proprio allenatore trasferendosi a Oklahoma dopo essere stato corteggiato dai Cavaliers.

Dopo una stagione a detta di molti al di sopra delle aspettative (ma non ditelo all’MVP) e dopo l’ultima trade che ha portato Carmelo Anthony alla corte di coach Donovan, i Thunder si candidano prepotentemente ad un ruolo da primi attori ad Ovest avendo aumentato le bocche da fuoco e non dovendo fare affidamento solo su Westbrook.

Se ad Ovest c’è pane per gli scommettitori, sull’altra sponda della Lega saranno ancora Boston e Cleveland a contendersi il primato, nonché gli unici ad aver realmente infiammato questa offseason con lo scambio Thomas-Irving che ha generato un paio di trame interessanti per i prossimi Playoff. L’unica possibilità di outsider probabilmente è rappresentata dai Wizards di Wall e Bradley Beal.

A poche settimane dall’inizio della Regular Season resta solo da capire con quale squadra Dwyane Wade deciderà di tornare a competere per l’anello dopo aver sfruttato il buyout per uscire dal contratto con i Chicago Bulls, poi sarà solo (finalmente) NBA!

Per NBA Passion,
Davide Miani

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