Slovenia: la conformazione del team
Il cinque giugno scorso la Slovenia ha annunciato i propri pre-convocati in vista di Eurobasket 2017. La lista comprende la bellezza di ben ventinove giocatori arruolabili. Ovviamente, nel corso della preparazione saranno fatte diverse scelte per arrivare a comporre il roster dei dodici che che voleranno ad Helsinki. Ovviamente, non sappiamo ancora dire con esattezza chi farà parte della spedizione, ma possiamo stare certi che coach Jure Zdovc ha dei perni attorno ai quali la squadra dovrà ruotare.
Il talento è concentrato, in particolar modo, sugli esterni. Primo nome su tutti è quello di Goran Dragic, chiamato ad essere il leader e la stella a livello offensivo. Certo di partire per la fase a girone è sicuramente anche un giocatore come Luka Doncic, che a soli diciotto anni sta già dimostrando di poter giocare ai massimi livelli del basket europeo. Nel ruolo di guardia difficilmente saranno lasciati a casa Jaka Klobučar, giocatore esperto e capace di portare il proprio contributo soprattutto in difesa, e Klemen Prepelič, prezioso per la sua capacità anche nel gestire il gioco se utilizzato da playmaker. Certo della chiamata sarà anche Jaka Blažič. Il giocatore del Baskonia è capace di prendersi cura dell’avversario più forte e, in attacco, sa fare male coi tagli e il tiro dall’arco. Il suo ruolo sarà di particolare importanza per sopperire alla pesantissima assenza di Zoran Dragic, che nei piani originari avrebbe dovuto essere il secondo violino alle spalle del più rinomato fratello.
Per quanto riguarda il reparto lunghi, sicuramente la Slovenia potrebbe soffrire in termini di talento contro le migliori formazioni. Proprio per questo, tra le torri del roster, la sfida per partecipare alla fase finale sarà molto accesa. Forse solo tre giocatori possono essere considerati un gradino sopra ai pari-ruolo. Il primo è certamente Alen Omić, che dovrebbe essere il centro titolare di questa versione del team sloveno. Il giocatore classe ’92 è abbastanza esperto e conosce la pallacanestro europea di alto livello. Fa della tecnica sicuramente il suo punto forte. Subito dietro a lui l’imponente Mirza Begić, centro esperto e dal passato prestigioso, le cui condizioni fisiche restano però da valutarsi. Difficile pensare che sarà lasciato a casa Gašper Vidmar, utile per la sua capacità di giocare anche da ala forte e dotato di una perimetrali che, in caso di quintetti piccoli, potrebbe essere utile ad aprire il campo.
Starà ovviamente allo staff tecnico sloveno sciogliere i dubbi e le riserve sulla restante parte della loro truppa.
Ma dove può realmente arrivare la Slovenia?
Due anni fa la Slovenia si fermò, un po’a sorpresa, agli ottavi di finale contro una sorprendente Lettonia. Ai tempi mancava però Goran Dragic, la cui assenza pesò nella capacità di trovare canestri dal nulla della nazionale slava.
A Helsinki la Slovenia sarà inserita in un girone non semplice, dove la Francia è la favorita per il primo posto e la Grecia ha il talento per agganciare il secondo. Non dovrebbero esserci problemi, però, per la Slovenia, nel surclassare Polonia, Finlandia ed Islanda ed assicurarsi il terzo posto. Ancor più importante sarebbe impensierire la Grecia nella lotta alla seconda piazza, che garantirebbe un accoppiamento teoricamente più abbordabile agli ottavi di finale.
Ma, aldilà di questi calcoli, come giocherà la Slovenia e dove può veramente ambire ad arrivare? Una cosa è certa: tutto dovrà ruotare intorno all’estro di Dragic. A livello offensivo tanto partirà dal suo uno contro uno e dalle invenzioni del giovane Doncic. Gli altri dovranno essere bravi a farsi vedere e a muoversi senza il pallone per tenere in allerta la difesa avversaria. Giocatori come Omic e Begic, poi, potranno dare alla Slovenia un’interessante dimensione interna, qualora la nazionale slava decida di giocare su possessi più lunghi. L’assenza di Zoran Dragic, infatti, potrebbe portare ad un abbassamento del ritmo ed è proprio per questo che sarà chiamato ad alzare il proprio livello Blazic. Questi ha caratteristiche molto simili al suo illustre compagno di reparto e potrebbe farne dimenticare l’assenza. Inutile dire che le reali fortune slovene partiranno dalla difesa. Zdovc, grazie ai suoi specialisti, potrà sempre mettere grande pressione sul pallone e la capacità di gettarsi su ogni palla vagante senza mollare di un centimetro potrebbe rivelarsi l’elemento essenziale.
Tanti lavoratori pronti a sacrificarsi per il talento di Goran Dragic, un gruppo compatto attorno ad un leader ben identificato. Potrà sembrare una ricetta banale, ma un gruppo così coeso e, in ogni caso, non privo di talento e fisicità, deve ambire ad entrare almeno nelle prime otto nazionali europee.