Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsLos Angeles Lakers Jimmy Butler pronto a diventare un Lakers dall’anno prossimo

Jimmy Butler pronto a diventare un Lakers dall’anno prossimo

di Michele Gibin
Lonzo Ball

Los Angeles Lakers-Jimmy Butler, qualcosa si muove? Secondo Eric Pincus di Bleacherreport.com, la stella dei Minnesota Timberwolves sarebbe “interessata” alla possibilità di raggiungere LeBron James ai Los Angeles Lakers la prossima estate.

Il giornalista cita “fonti vicine” a Butler.

La strategia adottata quest’estate dal duo Magic Johnson-Rob Pelinka, Presidente e GM dei Los Angeles Lakers, è stata decisamente attendista.

Raggiunto l’oggetto del desiderio LeBron James, incassato il no di Paul George ed il rifiuto a trattare lo scambio con Kawhi Leonard da parte dei San Antonio Spurs, i Lakers hanno deciso di puntellare il roster con veterani affidabili e confidare nella crescita dei giovani Ball, Ingram e Kuzma.

Magic Johnson & Pelinka (Lakers.com)

Magic Johnson e Rob Pelinka (Lakers.com)

La free agency 2019 sarà una delle più ricche degli ultimi anni. Giocatori come Kyrie Irving, Kawhi Leonard, Kevin Durant, Jimmy Butler (opzione di uscita anticipata dal contratto per questi ultimi) e Klay Thompson saranno free agent ed eleggibili per firmare nuovi contratti al massimo salariale.

I Los Angeles Lakers hanno dunque sapientemente risparmiato, in attesa di gettarsi nella mischia e trovare la seconda star da affiancare a King James.

Los Angeles Lakers-Jimmy Butler, i conti in tasca ai Lakers

Cifre alla mano, I Los Angeles Lakers non avranno problemi di spazio salariale per ricoprire di dollari la loro eventuale seconda stella. Gli innesti estivi Rondo, Beasley, McGee, Stephenson e Caldwell-Pope (riconfermato) sono sotto contratto per una sola stagione.

Difficile pensare che i Lakers possano scegliere di riconfermare uno o più dei nuovi acquisti oltre il 2019, andando così ad erodere il “tesoretto” di 24 milioni di dollari di spazio salariale necessario per mettere sotto contratto un grande free agent.

Welcome to the #LakeShow, @stephensonlance!

Un post condiviso da Los Angeles Lakers (@lakers) in data: Lug 10, 2018 at 12:15 PDT

L’approccio attendista di Johnson-Pelinka ha riguardato persino la situazione contrattuale di Luol Deng. Il britannico ex Chicago Bulls è sotto contratto per un anno e 18.8 milioni di dollari. I Lakers non hanno ancora scelto quale tra le varie soluzioni applicabili adottare, per liberarsi di un giocatore che non rientra nei piani della franchigia.

Luol Deng ha giocato una sola partita durante l’intera stagione 2017\18

Se il front office giallo-viola non troverà squadre disposte ad assorbire il contratto di Deng tramite trade (scenario improbabile al momento), è possibile che i Lakers decidano di rilasciare il giocatore, andando a “spalmare”, o distribuire la cifra dovutagli su tre anni.

In base a tale soluzione, il contratto di Deng arriverebbe a pesare sul monte salari dei Lakers per soli 6.3 milioni in tre anni, anziché 18.8 in una sola stagione. Ciò significherebbe un aumento dello spazio salariale utilizzabile, che salirebbe sino a 36 milioni di dollari complessivi.

Cifra sufficiente per assicurarsi le prestazioni di chiunque tra il pool di nomi citati in precedenza. Ai Lakers, idealmente, non resterebbe dunque che sfogliare la margherita e decidere su chi puntare.

Free agency 2019, qual è pista più calda per i Los Angeles Lakers?

Un ritorno alla corte del Re di Kyrie Irving è oggettivamente improbabile, per ovvi motivi. Klay Thompson avrebbe giurato fedeltà ai Golden State Warriors, e pensare che il figlio di Mychal possa rimangiarsi la parola data dopo soli dodici mesi… beh, solo un cataclisma (sportivo, s’intende) sulla Baia potrebbe cambiare le cose.

Di Kawhi Leonard s’è già scritto ad oltranza. Losangelino che voleva fortissimamente giocare a Los Angeles, Kawhi si trova ora agli antipodi rispetto alla metropoli californiana, in una nazione che, pur di convincerlo a restare, lo farebbe pure Primo Ministro, seppure ciò significherebbe per i canadesi rinunciare all’altro idolo locale Justin Trudeau.

La situazione di Kevin Durant è diversa ed intrigante. Il suo rapporto con LeBron è solido, ed all’alba dei trent’anni, Kevin interpreta la sua carriera NBA come quella di un ex-agente delle forze speciali da serie TV: prendere in consegna un incarico impossibile, portarlo a termine con successo e volare verso un nuovo contratto, lasciando che i risultati parlino per lui.

Due così nella stessa squadra più di una volta l’anno? Difficile, ma non impossibile

Vedere Durant in maglia Lakers dal 2019 potrà suonare bizzarro, ma non implausibile.

La situazione contrattuale di Jimmy Butler in vista del 2019

Jimmy Butler è padrone del proprio destino, e non ha remore derivate da impegni formali, giuramenti o esperienze pregresse con nessuno attualmente in forza ai Los Angeles Lakers.

Il 4 volte All-Star ha rifiutato l’estensione contrattuale da 110 milioni di dollari in 4 anni offertagli da Minnesota in luglio, e fonti ben informate evidenziano il malcontento di Butler nei confronti dell’ambiente T’Wolves.

Jimmy Butler è stato inserito al termine della stagione 2017\18 nel terzo miglior quintetto della NBA, la sua sesta nomination in un quintetto All-NBA in carriera. Tale traguardo lo ha reso eleggibile per firmare il cosiddetto contratto “supermax”, del valore complessivo di 220 milioni di dollari in 5 anni.

Towns-Butler

Andrew Wiggins e Jimmy Butler.

I Minnesota Timberwolves avrebbero ogni interesse nel fare di Butler (29 anni) il loro giocatore franchigia, e non esiteranno a proporgli il mega-contratto che gli spetta di diritto. Qui, la volontà di Jimmy Butler di trasferirsi altrove giocherebbe quindi il ruolo decisivo.

Per i Los Angeles Lakers, Butler rappresenterebbe la spalla perfetta per LeBron James: un giocatore forte, completo, poco attratto dalle luci della ribalta ed ancora a secco di vittorie.

LeBron James, Jimmy Butler e quale supporting cast?

Il 2018\19 sarà per i Lakers la prova generale per la stagione successiva, la prima alla quale i giallo-viola torneranno – nei loro programmi – a puntare al bersaglio grosso. Chiunque abbia a cuore le sorti dei Los Angeles Lakers, per i motivi più disparati, potrà dunque guardare alla prossima stagione come un lungo casting Hollywoodiano (facile analogia).

La prima annata di LeBron James servirà al Re in primis, a Magic Johnson e Rob Pelinka per capire chi – tra i giovani leoni Ingram, Kuzma, Ball, Josh Hart e la scelta numero 25 al draft 2018 Mo Wagner – avrà le caratteristiche giuste per far parte dei nuovi Lakers.

La presenza nel roster di giocatori futuribili e di talento, e di veterani con contratti brevi fornisce inoltre ai Lakers una grande disponibilità di assett da schierare sul mercato, da qui alla deadline del febbraio 2019.

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