Gli anni di purgatorio in casa Cleveland Cavs potrebbero presto giungere a termine: una trade per Ben Simmons è possibile? Come riportato da Chris Fedor di Cleveland.com, i campioni NBA 2016 sono convinti di poter imbastire uno scambio con i Philadelphia 76ers nel corso della prossima off-season.
“I Cavs ritengono di avere abbastanza per allestire un pacchetto allettante, specialmente grazie alle prime scelte ottenute di recente. Avranno una delle prime sei ad ottobre ed una futura dei Milwaukee Bucks. Queste scelte, combinate con uno dei giovani giocatori e qualcun’altro per motivi salariali, rappresentano un buon punto di partenza. Questo è anche il motivo per cui hanno speso i primi anni dell’era post-LeBron accumulando assets”.
Fedor ha anche ipotizzato quelli che potrebbero essere i principali indiziati a lasciare l’Ohio, ovvero Kevin Porter Jr e Darius Garland. Incerta anche la situazione relativa al futuro di Kevin Love, mentre resterebbe un punto fermo del roster Andre Drummond, un altro centro dominante da affiancare a Simmons. L’arrivo di Drummond negli scorsi mesi è non a caso dovuto alla volontà del GM Koby Altman di puntare ad un miglioramento importante già dalla prossima stagione.
“Sin dall’inizio di questa ricostruzione, i Cavaliers guardano alla stagione 2020-21 come quella in cui vorrebbero fare un passo avanti, cioè puntare ad uno degli ultimi posti disponibili ad Est per i playoffs. In un certo senso la trade per Drummond ha confermato queste tempistiche”, ha dichiarato Fedor.
La dirigenza dei Cavs potrebbe dunque imbastire una trade intrigante, ma resta da capire se Philadelphia sarà disposta a lasciar andare Ben Simmons. L’australiano è infatti insieme a Joel Embiid la star indiscussa dei Sixers. A soli 24 anni è reduce da tre stagioni di alto livello, in cui ha realizzato 16.4 punti, 8.3 rimbalzi e 8 assist a partita.
Vi sono però buone probabilità che il prodotto di LSU abbia già terminato la propria stagione, a causa di un’infortunio al ginocchio sinistro che richiederà un’operazione. Un’eventuale fallimento nei playoffs, l’ennesimo negli ultimi anni, potrebbe spingere Philadelphia ad un cambio di direzione improvviso. Un occhio di riguardo anche alla complessa situazione salariale della franchigia della Pennsylvania, visti i contratti pesanti di Al Horford e Tobias Harris.