Home NBA, National Basketball AssociationNBA TeamsDallas Mavericks Mavs, Donnie Nelson: “Non paragoniamo Doncic a qualcosa di già visto”

Mavs, Donnie Nelson: “Non paragoniamo Doncic a qualcosa di già visto”

di Alessandro Dellarocca

Volete iniziare a paragonare Luka Doncic ad un un qualunque giocatore in attività o no? Ecco: dimenticatelo. 

Restando in casa Mavs, questa cosa ha un sapore già sentito, è una sorta di revival. E lo ha ripensando al 1998, a quel fatidico giorno in cui (volente o nolente) si è scritto un pezzo di storia dell’NBA moderna, quando sempre attraverso una trade, quel gigante teutonico chiamato Nowitzki passò dai Bucks ai Mavericks. E già allora, a fatto appena avvenuto, iniziarono i paragoni con la leggenda dei Celtics Larry Bird, cosa che da subito fece storcere il naso a non pochi appassionati e addetti ai lavori.

Proprio per questa ragione, quando è stato chiesto in questi giorni allo staff a chi si potrebbe paragonare il nuovo gioiellino texano, le labbra si sono mostrate piuttosto serrate. Anzi: in tutta sincerità, abbastanza serrate.

Le parole di Nelson:

Non ho intenzione di fare lo stesso errore commesso 20 anni fa; Doncic (così come Nowitzki all’epoca, nda) è un ragazzo di 19 anni, e questo deve essere capito. Avrà a che fare con l’elite dell’elite, non solo al di fuori dei nostri confini, ma anche nello stesso training camp

Questa l’idea del responsabile delle operazioni dei Mavericks, opinione generale di tutto l’ambiente.

Detto questo, però, Nelson non ha potuto fare a meno di elaborare almeno una piccola analisi sul nuovo arrivato:

Siamo ovviamente molto eccitati dall’avere Doncic con noi, ma Luka ha una strada estremamente difficile davanti a sè; sembra ieri che Dirk è arrivato da noi. Era una sorta di “prima volta”, un ragazzo di quella stazza, con quelle movenze, e il paragone con Bird era quasi scontato. Scontato ma sbagliato.

Quale è stata la lezione imparata al tempo? Che nel presente non abbiamo intenzione di costruire sul nulla alcun paragone; Doncic è Doncic, nient’altro. Ha e avrà le sue sfide personali

Nowitzki e Doncic: passato e futuro di Dallas – Clutchpoints.com

L’opinione di coach Carlisle:

A dar man forte a Nelson ci pensa lo stesso head coach di Dallas, Rick Carlisle, che aggiunge che i confronti sono assolutamente non necessari se non dannosi, quando si parla di Doncic e delle capacità che saprà mettere in mostra sul campo.

Questo ragazzo ha saputo mettere in fila un’incredibile serie di risultati. Credo sia giunto in NBA solo per meriti personali, e per questo merita di essere considerato “il primo”, non una copia di un qualcosa già visto, benchè in positivo. E questo non è un regalo gratuito, solo un riconoscimento per ciò che ha fatto fino ad ora

In effetti, i complimenti di coach Carlisle non sono proprio campati in aria. Doncic, nonostante la giovane età, con il Real Madrid nella passata stagione è stato nominato MVP della scorsa Eurolega, avendo impresso il suo marchio in tutte le fasi cruciali della competizione.

Questo per dire cosa? Che malgrado si possa arrivare a pensare che Doncic fosse il miglior prodotto da pescare in questo ultimo draft, è necessario sottolineare che non è così semplice la transizione tra il basket di matrice europea e l’NBA (così come non lo è dall’NCAA al “mondo dei grandi”, assolutamente, ma forse con qualche difficoltà oggettiva in meno).

Nelson aggiunge:

E’ completamente un altro pianeta. Il dislivello tra dove ha giocato e dove giocherà c’è, è rimarcabile, e va detto

Ma queste sono sostanzialmente ” parole”. Parole dette probabilmente anche per alleggerire il carico di responsabilità già presenti sulle spalle del ragazzo. I Mavericks hanno ben chiaro il potenziale di Doncic; la stessa trade che lo ha destinato a Dallas ne è un esempio.

Molto difficilmente una franchigia NBA decide di giocarsi delle scelte di un certo livello al draft, a meno che il finale non permetta di annoverare un giocatore in grado di cambiare le sorti di una squadra, nel presente ma anche e sopratutto nel futuro. E questo è senza dubbio il caso dello sloveno.

I Mavs, già prima della draft night, stavano intravedendo un duo di livello composto da Doncic e Dennis Smith Jr, una coppia capace (almeno sulla carta) di donare a mani aperte mal di testa ai backcourts avversari per i prossimi anni.

E’ un ragazzo speciale. Ce lo ha dimostrato e ce lo dimostrerà. Guardando il suo seppur breve palmares, si può assolutamente capire che stiamo parlando di una perla rara

Queste sono altre parole al miele di Nelson nei confronti del nuovo arrivato. E per questo si augura che Doncic possa evitare le difficoltà incontrate da Nowitzki nelle sue prime stagioni in USA. Difficoltà oggettive, di gioco, ma anche psicologiche dovute ai raffronti a volte quasi inevitabili. Raffronti che avrebbero un solo risultato possibile: il rallentare la sua corsa verso il diventare una vera superstar.

Dobbiamo lasciarlo lavorare, dobbiamo garantirgli i giusti tempi. Il ragazzo (Doncic, nda) ha una possibilità quasi unica, cioè quella di poter crescere a fianco sia ad un giovane come lui dalle grandissime prospettive, sia coadiuvato da una All Star che ha fatto la storia nei suoi anni d’oro come Dirk

Intanto, le prime parole di Doncic fanno già intendere di che pasta sia fatto il ragazzo, e quale sia la sua grande attitudine e l’immensa voglia di diventare “grande tra i grandi”:

Ho iniziato a giocare e da subito mi dovevo confrontare con ragazzi più grandi me; quando hanno cominciato a dirmi che sarei potuto diventare un buon giocatore ho accolto la sfida. In realtà, se mi avessero detto il contrario sarebbe stato lo stesso, anzi.. Avrebbe potuto diventare una sfida ancor più grande per poterli contraddire.

Non importa il numero con il quale si viene scelti. Bisogna sudarsi ammirazione e rispetto sul campo

Intanto, appassionati e curiosi di vedere il suo talento in campo dovranno attendere un pò. I Mavericks hanno infatti comunicato che, visti gli innumerevoli impegni di Doncic nella passata stagione, non hanno intenzione di utilizzarlo in ogni mach della prossima Summer League, al fine di permettergli un pò di meritato risposo.

Insomma: nel giro di qualche mese, Doncic avrà tutte le opportunità di mostrare le proprie immense doti. Nel frattempo: piedi per terra, lavoro, e nessun paragone azzardato.

 

 

 

 

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