Draymond Green sul Difensive Player: il giocatore degli Warriors ha espresso la sua intenzione di voler acquisire nuovamente il titolo di difensore dell’anno.
L’orso ballerino, infatti, aveva già vinto tale titolo nel 2016-2017, ma l’anno scorso è stato inserito soltanto nel secondo quintetto difensivo della stagione. E questa notizia non fu presa benissimo dall’ala piccola, come da lui stesso confermato.
Ora però, motivato anche dall’inizio di stagione travolgente dei suoi Golden State Warriors, Green sembra ampiamente carico per la riconquista di tale titolo, a giudicare dalle sue parole.
DRAYMOND GREEN SUL DIFENSIVE PLAYER: LE DICHIARAZIONI
Ai microfoni di ESPN, nello specifico, il numero 23 degli Warriors, dopo la vittoria contro i Pelicans di stanotte, ha voluto esprimere i concetti sopracitati in parole molto chiare.
Ho bisogno di questo premio. Sono stato davvero male quando l’anno scorso non mi hanno inserito nemmeno nel primo quintetto difensivo. Mi sono arrabbiato, e starò così finché non lo vincerò.
Green, poi, ha voluto ribadire l’importanza di questo premio a livello personale.
Mi sveglio tutte le mattine pensando a quel premio. Sono ancora incazzato per l’avermi messo soltanto nel secondo quintetto. E’ stato irrispettoso.
A dare manforte alle parole dell’orso ballerino, vi sono anche le sue prestazioni sul campo. In particolare, il prodotto di Michigan State stanotte ha prodotto numeri molto interessanti, avvicinandosi alla tripla doppia:
- 16 punti
- 14 rimbalzi
- 8 assist
- 6/10 dal campo (60 FG%)
Oltre alle buone prestazioni sul campo, poi, contribuiscono a dare ulteriori motivazioni al tre volte campione NBA anche i vari membri dell’organizzazione degli Warriors, i quali nutrono molta fiducia in lui.
DRAYMOND GREEN SUL DIFENSIVE PLAYER: LE PAROLE DI COACH KERR E STEPHEN CURRY
Tra i suoi più accaniti sostenitori non può mancare coach Steve Kerr, il quale nel post partita ha speso parole di elogio per la sua ala piccola
Pensavo che stanotte fosse il miglior giocatore in campo. Si, abbiamo chi realizza i punti, ma quando il gioco si fa duro abbiamo davvero bisogno di lui. Ci dà una grande grinta in difesa ed a rimbalzo.
Altro parere di lusso speso in favore dell’orso ballerino è stato quello di Stephen Curry, che ha sottolineato la notevole fiducia che nutre tutta la squadra nei suoi compagni.
Non ha cambiato il suo nome. E’ ancora Draymond Green, il numero 23 dei Golden State Warriors. Non ti preoccupi mai di capire in che modo lui riesca ad influenzare il gioco, perchè lui lo fa. E’ un leader emotivo per noi ed è bello vederlo giocare con così tanto entusiasmo.
Tutto sembra portare, dunque, ad una stagione piuttosto movimentata ed importante per uno dei fattori determinanti per la nascita della dinastia Warriors degli ultimi anni.