4. Stephen Curry
Sono diversi anni ormai che il leader del super team di Golden State occupa le prime posizioni di questa speciale classifica. Ogni anno la Oracle Arena si riempie sempre più di stelle, e ci si potrebbe aspettare che queste si ritrovino a sgomitare per qualche possesso in isolamento.
Così non avviene sulla Baia, e Wardell Stephen Curry continua a confermarsi il leader, nonché elemento imprescindibile, della squadra bi-campione NBA.
Pur non avendo mai vinto il premio di MVP in nessuna delle tre Finali NBA vinte, il numero 30 degli Warriors ha vinto per due volte il premio di MVP della stagione regolare, di cui uno – il primo – conferito con voto unanime (l’unico a riuscirci, ad oggi).
“Chef” Curry Sta viaggiando a 27 punti, 5 rimbalzi e 5 assist di media a partita in stagione. I suoi Warriors saranno probabilmente la testa di serie numero 1 ai playoffs della Western Conference.
Se la capacità di Curry di primeggiare, controllare e mettere in piedi tali numeri in un squadra forte di altre quattro star potrebbe essere il suo principale vantaggio in questa corsa, allo steso tempo ne è il principale deterrente. Come detto, nel considerare i meriti di un MVP, fondamentale è anche l’apporto di un giocatore alla sua squadra, e quello di Steph rischia di passare in secondo piano nelle valutazioni del successo degli Warriors.