Le persone non appassionate al basket si potrebbero chiedere chi è Chris Paul sentendone parlare, visto che non è tra i giocatori più popolari della lega. Per rispondere a questa domanda, basta dire la parola “genio”, visto che CP3 sul campo da basket è un giocatore intelligentissimo ed è in grado di leggere la partita come pochi altri.
Chris Paul è sicuramente uno dei migliori giocatori della NBA ed uno dei migliori playmaker della storia del gioco, forse anche l’ultima delle point guard “old school”, che prima di essere un buon realizzatore, è un fenomenale passatore. Se queste righe descrivono in breve al meglio Chris Paul su un campo da basket, d’altra parte, tutti noi appassionati di basket NBA ci siamo chiesti almeno una volta chi è Chris Paul nella vita lontana dal parquet, curiosi di conoscere meglio la persona Chris Paul e non il giocatore, che ormai conosciamo a memoria. Andiamo dunque a conoscere meglio la vita fuori dal campo da gioco di Chris Paul, uno dei migliori giocatori della NBA.
Chi è Chris Paul: storia familiare
Christopher Emmanuel Paul nasce il 6 maggio dell’anno 1985 in quel di Winston-Salem (North Carolina) in una famiglia molto affiatata. Figlio di mamma Robin e papà Charles, il quale ha fatto dello sport la sua vita, anche lui è atleta, ed ha incoraggiato quindi Chris ed il fratello CJ nell’intraprendere una carriera in uno sport di squadra insegnando loro i fondamentali del basket e del football.
Nei primi anni di vita Christopher aveva scelto di giocare a football per poi però seguire le orme di suo fratello CJ iniziando a giocare a basket. Nella vita del futuro CP3 un ruolo fondamentale lo ha avuto nonno Nathaniel Jones (che tutti chiamavano Papa Chilly), con il quale Chris aveva un rapporto molto stretto; infatti nel tempo libero, Paul andava a lavorare insieme al nonno in una stazione di servizio sia per aiutarlo ma soprattutto per trascorrere il suo tempo con l’amato nonno.
Chi è Chris Paul: storia sentimentale
Chris Paul è sposato dal 2011 con Jada Crawley, una ragazza che ha conosciuto al college, nel 2003. Hanno due figli, il primogenito di nome Christopher Emmanuel II nato il 23 maggio del 2009 ed il 16 agosto 2012 è nata la piccola Camryn Alexis. Tutti noi abbiamo sempre chiamato Chris Paul col suo soprannome CP3, ma da dove deriva il soprannome dell’attuale point guard dei Phoenix Suns? Chris è stato soprannominato CP3 dalla madre, perchè sia il padre e sia il fratello maggiore hanno le iniziali CP, ed essendo Christopher il terzo ordine cronologico, alle iniziali si è aggiunto il numero 3. Inoltre Paul è un grande appassionato di bowling e infatti possiede anche una squadra nella Professional Bowlers Association, i Winston-Salem Dash.
High School e college: dai 61 punti in onore del nonno a Wake Forest
L’incredibile intelligenza cestistica e il talento sconfinato di Chris Paul attirano i radar di moltissime high school, ma alla fine Chris Paul sceglie e frequenta la West Forsyth High School, dove viene nominato Mr. Basketball dal giornale locale Charlotte Observer e tiene una media spaventosa di 30.8 punti, 8 assist, 5 rimbalzi e 6 palle rubate, arrivando anche a disputare la finale regionale. Il 30 dicembre durante una partita, Chris Paul segna 61 punti e sbaglia di proposito il tiro libero del potenziale punto numero 62 , per poi lasciare il campo.
Il motivo? Il 15 novembre, appena un mese e mezzo prima, nonno Nathaniel era stato pestato e ucciso da 5 ragazzi durante una rapina, ad appena 61 anni d’età. I suoi 61 punti il modo per onorare e ricordare “Papa Chilly”.
Alla High School, CP3 supera numerosi record della storia della scuola, tra cui il record di punti, palle rubate e assist tanto per citarne alcuni. Nel 2003 Chris Paul sceglie Wake Forest University, dove viene nominato Freshman of The Year dell’Atlantic Coast Conference e numerose testate nazionali importantissime lo dichiarano miglior giocatore della nazione.
Draft NBA: La NBA scopre chi è Chris Paul
Il draft NBA 2005 non è stato un draft ricco di talenti esorbitanti, ma in questo draft possiamo trovare giocatori come Marcin Gortat, Ersan Ilyasova, Monta Ellis, Brandon Bass e CJ Miles (queste sono le vere steal of the draft) e nelle prime scelte troviamo Andrew Bogut che con la prima scelta assoluta approda ai Milwaukee Bucks, Deron WIlliams (scelta numero 3, Utah Jazz) i quali hanno tutti avuto una buona, in alcuni casi ottima carriera NBA, e finalmente Chris Paul, quarta scelta assoluta, che approda così ai New Orleans Hornets, con i quali si legherà giocando per loro fino al 2011.
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— Chris Paul (@CP3) 6 settembre 2018
La carriera NBA di Chris Paul
In ogni mese della stagione 2005\06 CP3 vince il premio di matricola del mese e ovviamente a fine anno vince il premio di Rookie Of The Year, dopo essersi posizionato nei primi 10 per numero di assist per partita (7.8).
Nella stagione successiva, Chris Paul viene selezionato per partecipare all’NBA Skills Challenge e il giorno dopo all’NBA Rookie Challenge, in cui chiuderà con 17 assist e 9 palle rubate. Nella stagione 2007\08 arriva la definitiva consacrazione per Chris Paul, che oltre a partecipare alla partita All-Star per la prima volta, chiuderà la regular season con una media di 21.1 punti, 11.6 assist e 2.7 palle rubate a partita terminando così la stagione in prima posizione nelle speciali classifiche di assist e palle rubate; questa stagione permette a CP3 di giocare anche i playoffs NBA per la prima volta, in cui farà registrare medie di 24.1 punti, 11.3 assist e 2.3 palle rubate a partita (venendo eliminato al secondo turno dai San Antonio Spurs per 4-3).
La trade annullata verso i Lakers, e gli anni ai Clippers
Chris Paul nelle stagioni successive continua ad affermarsi come una dele migliori point guard della NBA, se non addirittura la migliore e nel 2011 passa ai Los Angeles Clippers via trade, dove instaurerà un feeling particolare con Blake Griffin.
In realtà, Chris avrebbe dovuto andare nel dicembre 2011 ai Los Angeles Lakers di Kobe Bryant in una complicata trade a tre squadre che avrebbe dovuto comprendere anche gli Houston Rockets. Una trade che fu stoppata dal commissioner NBA David Stern, che per conto della lega aveva in quel periodo l’incarico di traghettare la cessione degli Hornets e faceva le funzioni di proprietario. Stern valutò “non vantaggiosa” per la franchigia la trade verso i Lakers, che naufragò. A farsi avanti furono allora i Clippers, che con l’appoggio dei Minnesota Timberwolves completarono lo scambio.
Ai Clippers Chris Paul non riuscirà mai a superare il secondo turno di playoffs. Infortuni (Paul, Griffin) e crolli inaspettati come nel 2014 contro gli Oklahoma City Thunder, o l’anno successivo contro gli Houston Rockets (una serie di second turno persa per 4-3 dopo aver condotto per 3-1 impediscono a Paul e ai Clippers di raggiungere la finale di conference. L’ultimo tentativo nel 2017, con coach Doc Rivers in panchina e una squadra forte (Blake Griffin, DeAndre Jordan, Jamal Crawford, JJ Redick, Austin Rivers), ma non basta. Al primo turno è eliminazione per 4-3 contro gli Utah Jazz nonostante il fattore campo, e con l’ennesimo infortunio per Griffin.
Da annotare sicuramente negli anni ai Clippers è la prestazione del 10 novembre 2016, in cui CP3 diventa il primo giocatore della storia della NBA a concludere una partita con 20 punti, 20 assist e 0 palle perse.
Chris Paul e la finale NBA sfiorata ai Rockets
Nell’estate 2017, Chris Paul passa via trade agli Houston Rockets formando così un reparto guardie impressionante insieme a James Harden; nonostante i dubbi sulla coesistenza dei due insieme in campo, i Rockets si aggiudicano il primo posto in regular season nella Western Conference e il miglior record NBA di 65 partite vinte e 17 partite perse. CP3 terminerà la stagione con 18.6 punti, 5.4 assist e 5.8 rimbalzi ed approda per la prima volta in carriera alle Western Conference Finals.
I Rockets guidano la serie per 3-2 e la finale NBA sembra a un passo, Paul e Harden stanno giocando meglio del big three degli Warriors Curry-Durant-Thompson ma ancora una volta la sorte si mette in mezzo. Chris Paul si procura un infortunio muscolare in gara 5, non giocherà più nella serie e i Rockets cadono in gara 7 in casa, in una partita in cui sbagliano i primi 27 tentativi da tre punti.
La grande stagione di CP3 gli vale un nuovo contratto da 4 anni e 160 milioni di dollari complessivi, un rischio per i Rockets considerata anche l’età di Chris Paul (33 anni all’epoca) ma mossa obbligata. La stagione 2018\19 di Houston non è però delle più semplici: tanti infortuni, il flop Carmelo Anthony, un James Harden costretto dalle circostanze a “tirare la carretta”. Paul gioca cifre alla mano la sua peggior stagione in carriera e in condizioni fisiche mai ottimali, il suo rapporto con Harden e con coach Mike D’Antoni si deteriora al punto tale che dopo l’eliminazione per 4-2 sempre per mano dei Golden State Warriors (senza Durant) e con un altro crollo casalingo in gara 6, CP3 e il Barba non possono più coesistere.
L’annata d’oro a OKC e il nuovo capitolo ai Phoenix Suns
Il gm dei Rockets Daryl Morey tenta di ricucire, prima di accontentare Harden e spedire via trade Paul agli Oklahoma City Thunder in cambio di Russell Westbrook. La stagione di Paul ai Thunder è fortunatissima: OKC dovrebbe – in teoria – essere in piena rifondazione e l’unico obiettivo dovrebbe essere quello piazzare al più presto i contratti di Danilo Gallinari, Steven Adams e dello stesso CP3 i cambio di giocatori in scadenza di contratto e tante scele future al draft.
Invece il gruppo allenato da Billy Donovan gioca e vince, Chris Paul ritrova la forma degli anni migliori, Gallinari gioca da All-Star, il giovane Shai Gilgeous-Alexander si dimostra maturo sotto l’ala protettrice di Paul, Dennis Schroder è un candidato al premio di sesto uomo dell’anno. I Thunder si qualificano ai playoffs nella bolla di Orlando dopo lo stop di 4 mesi della stagione a causa della pandemia, e vengono eliminati al primo turno e in 7 partite proprio dai Rockets dell’ex compagno James Harden, in una serie ricca di incroci.
A OKC non può però durare. Gallinari è free agent, Adams e Schroder partono via trade e anche Chris Paul viene accontentato e spedito a novembre 2020 verso una squadra di suo gradimento, i giovani e interessanti Phoenix Suns di Devin Booker, Deandre Ayton e Mikal Bridges.
Chi è Chris Paul: caratteristiche tecniche
Chi è Chris Paul sul campo? CP3 è una point guard di 183 cm e 79 kg, ma la sua massa muscolare gli permette comunque di essere un osso duro da affrontare fisicamente per i suoi avversari.
Paul è un giocatore che fa della sua straordinaria visione di gioco e della sua intelligenza tattica e tecnica le sue armi principali, riesce a servire assist anche a occhi chiusi ed è un giocatore in grado di migliorare il rendimento dei propri compagni. Inoltre Paul ha un ball handling impressionante ed è anche dotato di una velocità di piedi fuori dal comune.
CP3 è anche un ottimo realizzatore, dotato di un tiro da 3 punti più che rispettabile ed è anche in grado di attaccare il ferro e finire con un layup la sua penetrazione, ma la sua arma principale come realizzatore resta il suo tiro dalla media distanza; da non sottovalutare comunque, il suo gioco in post, dato che ha un’ottima abilità nel tirare in fadeaway. Al contrario di molte superstar NBA, Chris Paul è anche un ottimo difensore sia sulle linee di passaggio e sia in 1 vs 1. Insomma, se ci stiamo chiedendo chi è Chris Paul sul campo da basket, la miglior risposta è: un giocatore veramente completo, come pochi nel suo ruolo prima di lui.
Titoli vinti
- 2 volte vincitore dei giochi olimpici con la nazionale americana
- 1 medaglia di bronzo ai mondiali con la nazionale americana
- 1 medaglia d’oro ai mondiali Under 20 con la nazionale americana
Premi individuali
- 1 MVP della Partita All Star
- 1 Rookie Of The Year
- 4 volte miglior assist-man della NBA
- 6 volte migliore in palle rubate
- 1 volta inserito nel miglior quintetto Rookie
- 4 volte inserito nel miglior quintetto NBA
- 3 volte inserito nel secondo miglior quintetto NBA
- 1 volta inserito nel terzo miglior quintetto NBA
- 7 volte inserito nel miglior quintetto difensivo NBA
- 2 volte inserito nel secondo miglior quintetto difensivo NBA
- 10 convocazioni all’All-Star Game
Quanto guadagna Chris Paul?
Andiamo a scoprire quanto guadagna un giocatore del calibro di Chris Paul e quanto guadagnerà fino al termine del suo contratto con i Phoenix Suns.
YEAR | TEAM | SALARY | SIGNING BONUS | INCENTIVE | TRADE KICKER | TOTAL CASH |
---|---|---|---|---|---|---|
2005-06 | $3,144,240 | – | – | – | $3,144,240 | |
2006-07 | $3,380,160 | – | – | – | $3,380,160 | |
2007-08 | $3,615,960 | – | – | – | $3,615,960 | |
2008-09 | $4,574,189 | – | – | – | $4,574,189 | |
2009-10 | $15,000,000 | – | – | – | $15,000,000 | |
2010-11 | $14,490,152 | – | – | – | $14,490,152 | |
2011-12 | $13,167,648 | – | – | – | $13,167,648 | |
2012-13 | $17,779,458 | – | – | – | $17,779,458 | |
2013-14 | $18,668,431 | – | – | – | $18,668,431 | |
2014-15 | $20,068,563 | – | – | – | $20,068,563 | |
2015-16 | $21,468,696 | – | – | – | $21,468,696 | |
2016-17 | $22,868,828 | – | – | $661,000 | $23,529,828 | |
2016-17 | – | – | – | $3,640,344 | $3,640,344 | |
2017-18 | $24,268,959 | – | – | – | $24,268,959 | |
2018-19 | $35,654,150 | – | – | – | $35,654,150 | |
2019-20 | $38,506,482 | – | – | – | $38,506,482 | |
2020-21 | $41,358,814 | – | – | – | $41,358,814 | |
2021-22 | $44,211,146 | – | – | – | $44,211,146 | |
Totale | $342,225,876 | – | – | – | $346,527,220 |
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